Marco Contursi: perché McDonald’s funziona?
Me lo sono chiesto più volte, passando davanti a dei Mc e trovandoli pienissimi, quando semmai altri locali, pizzerie comprese, nelle vicinanze erano vuoti.
Ora, però, dopo una domenica pomeriggio, con 45 gradi in auto lasciata parcheggiata al sole, alle ore 15.02, a cercare invano un gelato, poi trovato solo al Mc, mi sono fatto una idea.
Ovvio, non vai a cercare una esperienza di gusto, ma sotto certi aspetti ha un suo perché….
Anzi, 10:
- Gli orari. E’ l’unico posto dove mangiare dalle 15 alle 18.30 e dopo le 23. Addirittura venerdi sabato e domenica è aperto h24. Chi sta in giro in questi orari per lavoro e ha fame o mangia qui o digiuna.
- L’attenzione al cliente. Gli operatori sono gentili, se vedono qualcuno in difficoltà si fanno in quattro e questo in tutti gli store. Le patate fritte dopo 7 minuti vengono tolte se invendute per offrirle sempre calde. Una volta mi sbagliarono un panino e mi omaggiarono di una porzione di patatine per scusarsi. Insomma, fanno quello che dovrebbe fare qualsiasi attività commerciale, ossia coccolare il cliente.
- Qualità accettabile. Come multinazionale c’è un controllo serrato sui fornitori, alcuni di questi mi hanno parlato di visite e analisi a sorpresa. Certo non trovi il culatello di suino nero o il caciocavallo da pascolo brado ma mangi cose che hanno una filiera controllata.
- Prezzo basso. Con circa 10 euro mangi panino, patatine e bibita. Oggi non ci mangi una pizza. Certo non è salutare e i grassi sono tanti ma una tantum non fa male e risolvi con poca spesa il problema di un pranzo fuori.
- Bagni puliti e attrezzati. I bagni vengono puliti spesso. Una volta segnalai che necessitavano di una ripassata e subito venne un addetto. In quanti locali succede la stessa cosa?
- Si sa già quello che mangi. Chi va da un Mc sa già il sapore di quello che prenderà. Non c’è interpretazione dello chef che può piacere o meno. Non dici “questo big mac è meno buono di quello mangiato la settimana scorsa a Milano”. Perché da Palermo a Torino il sapore è lo stesso. Ergo, o non ti piace e non entri, o se entri sai già cosa troverai.
- Ambiente family friendly. Diciamocela tutta, i ristoranti non sono posti per bambini. Si annoiano, hanno spazi ristretti e pieni di cose che si possono rompere, non sempre la cucina ha piatti per loro. Qui invece trovano spazi e menu dedicati. Mica poco se hai dei pargoli.
- Il cono gelato alla vaniglia. Allora non è un gelato minimamente paragonabile a quelli artigianali ma per chi è stato negli anni ’90, come me, nei paesi anglosassoni è una madeleine, ha lo stesso gusto e consistenza di quelli che mangiavo, una vita fa a Celbridge, vicino Dublino, con la sola differenza che lì mi mettevano anche una stecca di cioccolato infilata dentro, il cui sapore ricordo benissimo. Lo confesso, non vado quasi mai a mangiare il panino del Mc Donald’s perché non amo il bun come tipologia di pane, ma il cono gelato almeno 1 volta al mese lo mangio. Operazione nostalgia al costo di 1 solo euro, roba che neanche un ghiacciolo confezionato costa più così poco ed è fatto con latte 100% italiano.
- Non devi scendere neanche dalla macchina per ordinare e ritirare. La cosa è salvifica quando fuori fanno 45 gradi e tu hai il clima a palla, finestrini chiusi e sei fresco come una rosa con 16 gradi interni.
- All’estero ti salva. Sei all’estero, appena arrivato, hai fame e non sai dove mangiare? Al Mc ovviamente.
Un’unica domanda: A quando un bel McPig con salsiccia e bacon di maiale nero?????
Per i puristi che magari dovessero scandalizzarsi: non c’è niente di male a evidenziare i punti di forza di una catena che cmq ha raggiunto un successo indiscutibile.
Mi piace sottolineare l’attenzione al cliente. Spesso nelle trattorie tradizionali, dove questa dovrebbe essere il punto di forza, il “Prego, si accomodi” o anche il “Buonasera” all’entrata rappresentano spesso un optional, specie nei WE.
Per me ben venga l’offerta differenziata. Vuoi una trattoria: OK. Vuoi una pizzeria: OK. Hai bisogno di un fast food: OK. Puoi permetterti uno stellato: OK.
Ognuno deve soddisfare agli standard, della propria categoria però.
Edit: per non parlare della problematica che tu e altri hanno già sottolineato e che accade spesso all’entrata o in prenotazione:
Lei è da solo? (reprimenda con sottostante commento “sei uno sfigato”).
Non possiamo darti un tavolo, ci perdiamo. Oppure c’è il supplemento per i single che inizia a comparire in nord Europa e presto si affermerà anche in Italia.
McDonald credo che non adotterà mai questo tipo di discriminazione.