Mangiarozzo 2012: le 10 trattorie italiane da non perdere per Carlo Cambi
Torna in libreria il Mangiarozzo di Carlo Cambi edito da Newton Compton. È un viaggio per biografie, luoghi e sapori nella vera cucina italiana. È un libro dei primati: è il più venduto, il più autorevole e il primo che ha posato gli occhi sui piatti territoriali e le gestioni familiari ora che va di moda il revisionismo gastronomico.
Il 40 per cento delle trattorie e osterie recensite offre ai lettori uno sconto o un omaggio. Un modo di fare un baedeker gastronomico diverso: i ristoratori invece di spendere in pubblicità fanno risparmiare i clienti.
ROMA – Torna in libreria Il Mangiarozzo l’antiguida alla cucina di territorio e di tradizione che è giunta alla settima edizione. Anche quest’anno, con il convinto sostegno dell’editore Newton Compton, Carlo Cambi ha compiuto un viaggio per biografie, racconto dei luoghi, narrazione dei piatti nella vera cucina di tradizione e di territorio dell’Italia. Spenti i fornelli dei tanti emuli della molecolare e della cucina “astrusiana” ora che tra i critici va di moda il revisionismo gastronomico con la riscoperta della cucina di tradizione Il Mangiarozzo rivendica i suoi primati: è il più venduto, il più autorevole, il primo che ha posto attenzione e dato giusto protagonismo alle trattorie e osterie d’Italia dove la gestione è familiare, la consuetudine con il far da mangiare storica, i piatti sono quelli legati all’agricoltura di specialità e il conto è leggero. Anche nell’edizione 2012 Il Mangiarozzo non fa classifiche, si limita alla narrazione di un’Italia buona e ha imposto questo modo di raccontare la cucina per il piacere di farlo anche ad altri, visto che molte delle cosiddette guide stanno abbandonando i rating.
Al proposito Carlo Cambi afferma: “Prometto che i locali recensiti sono tutti buoni: li ho visitati personalmente o li hanno visitati i miei collaboratori, ma quanto siano buoni spetta al lettore volta per voltastabilirlo. Il rapporto con il cibo e con la piacevolezza di un locale poiché ha una forte componente sensoriale è altamente soggettivo. Pretendere di fare classifiche è ergersi a giudice e io sono solo un cronista”
Ma Il Mangiarozzo rivendica anche un altro primato: quello di essere il primo libro anti-crisi. Non solo per il fatto che le oltre mille tavole recensite dalla Valle d’Aosta alla Sicilia praticano prezzi (bevande escluse) che devono stare sotto i 45 euro, ma perché offre reali vantaggi ai lettori. Per scelta dell’autore condivisa dall’editore nel Mangiarozzo non c’è pubblicità, né alcuna recensione che comporti il pagamento di alcunché da parte dei ristoratori. C’è invece un concreto vantaggio per i lettori. Oltre il 40% dei locali recensiti ha aderito alla proposta dell’autore di praticare uno sconto (varia dal 5 al 20%) o di offrire un prodotto (dall’olio ai biscotti, dal vino ai salumi) ai lettori che si presentano nei ristoranti con l’edizione 2012 de Il Mangiarozzo.
È unmodo nuovo di fare un libro diverso che si propone con una triplice chiave di lettura: è un racconto per medaglioni dell’Italia più vera e buona, è utile per trovare il pasto giusto nel posto giusto, è un saggio sulla cucina come valore culturale e antropologico.
Immutati sono i criteri di selezioni: i locali devono essere storici o trovarsi in località storiche, devono praticare una cucina di tradizione e di territorio, devono essere a gestione familiare, devono far pagare un pranzo non più di 45 euro a persona (bevande escluse).
Immutata è anche la mission che Il Mangiarozzo si è data: quella di difendere e valorizzare la cucina di tradizione come ha sempre fatto in tutti questi anni. E per diffondere talecultura in libreria torna, sempre a cura di Carlo Cambi, Le ricette d’oro del Mangiarozzo, il primo e più ampio compendio della cucina di territorio italiana. Sonooltre mille le ricette che raccontano la cultura del cibo di ogni provincia del nostro Paese. Anche Le Ricette d’Oro sono a triplice chiave di lettura: ogni ricetta è infatti eseguibile quindi il libro è di immediata valenza come ricettario, ogni ricetta è commentata e quindi il volume è un saggio complessivo sulla nostra cultura gastronomica, ad ogni ricetta è abbinato un vino e dunque Le Ricette d’Oro è anche un efficace strumento per orientarsi nelle scelte della “Cantina Italia”.
Tornando a Il Mangiarozzo come ogni anno Carlo Cambi si è preso la libertà di indicare i “Dieci da non perdere”. Come dice l’autore: “Non vuole affatto dire che siano le migliori tavole d’Italia, né che siano le migliori di quelle recensite nel libro. Sono soltanto i locali che mi hanno emozionato”. E persoddisfare la curiosità di chi si appresta a leggere e acquistare Il Mangiarozzo 2012 ne diamo l’elenco:
Ristorante Clemente di Sulmona (AQ)
Oasis Sapori Antichi di Vallesaccarda (AV)
Trattoria Antichi Sapori di Andria
Ristorante Pret a Porter di Bagno di Romagna (FC)
Il Coccorone di Montefalco (PG)
Da Delfina di Carmignano (PO)
Ristorante Il Goccino di Lucignano (AR)
Casa del Vino della Vallagarina a Isera (TN)
Il Cantuccio di Matera, Ristorante La Vecchia Cartiera a Fabriano (AN).
Sono solo indicazioni del cuore, niente di più perché per Il Mangiarozzo più che una questione di etichetta è una questione di forchetta!
Il Mangiarozzo 2012 di Carlo Cambi edizioni Newton Compton ppgg 1005, euro 19,90.
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2 Commenti
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Oooooohhhhhh.
Finalmente hanno trovato la giusta collocazione per l’Oasis.
Il problema è che continua dai più ad essere considerato come un ristorante stellato.
L’uscita dell’ultima edizione del Mangiarozzo mi mette sempre allegria, proprio come per l’ultimo novello con le castagne.
Mi rimane sempre il dubbio, però, che dietro ci siano velate raccomandazioni, amici degli amici, interessi più o meno sentimental/gastronomici a dare suggerimenti o spintarelle. Spero di non scoprirlo mai; sarebbe come quando mi dissero che Babbo Natale era il nonno. Certo, basta fare come San Tommaso :assaggiare per credere, ma quanto preferirei una sana e semplice fiduci!a!