Mammut 2015 Montepulciano d’Abruzzo doc Cascina del Colle
In questo momento così particolare è decisivo non lasciarsi andare, mantenere le proprie abitudini. Per noi la domenica è sempre il momento della famiglia e allora a casa, pur non potendo fare il pranzo con tutti, abbiamo ugualmente allestito la tavola e deciso di stappare una bottiglia di vino.
Già, il vino. Adesso che lo beviamo con più calma si possono ritrovare le ragioni di questa passione travolgente per tanti di noi: il motivo è da ricercare già in quello che scrissero i lirici greci che tanto ci appassionarono al Ginnasio: Alceo, Ipponatte super star, Anacreonte: perchè il vino non è solo alimento o bevanda, è qualcosa che, come ben sintetizzò Veronelli, ci porta dalla realtà alla irrealtà. Restando però sotto controllo (gli antichi aggiungendo acqua, noi tarando le dosi. Il vino ti ricorda una persona, un luogo un incontro. Ti può portare indietro nel tempo oppure spostarti nello spazio.
Così quando mi sono trovato, indeciso come sempre cosa stappare, la bottiglia del Montepulciano di Cascina dei Colli, una azienda biologica di sedici ettari in provincia di Chieti non ho avuto più esitazioni. Molti la giudicheranno una cretinata retorica, ma ho pensato all’Aquila e alla difficoltà delle popolazioni di questa terra a ripartire, dello Stato incapace di ricostruire una delle più belle città del mondo, alle difficoltà di tanti amici impegnati nella ristorazione.
E, poi, cosa c’è di meglio di un Montepulciano quando hai di fronte un piatto di carne? Credo forse solo il Primitivo può essere altrettanto vocato.
Occhio, carne e pasta. Un fusillone di Gragnano con la salsiccia e una idea di peperone con scaglie di Provolone del Monaco. Alè, un piatto più domenicale di questo?
Abbinamento perfetto. Il Montepulciano realizzato dall’enologo Vittorio Festa è un vino di potenza ma anche di agilità. Si chiama Mammut per via di un antico ritrovamento n loco. Un naso fruttato è la premessa di una beva materica importante ma ben sostenuta da un’agile freschezza che non fa sentire i 15 gradi dichiarati. La lavorazione avviene soltanto in acciaio e questo protocollo ci sembra particolarmente centrato non solo perché i tannini di questa uva non sono irrequieti e difficili come quelli dell’Aglianico e del Sangiovese, ma anche perchè il vino ha già tanto di suo che non ha certo bisogno di null’altro.
Una beva piacevole, un pensiero a tanti amici, la gioia di stare a casa, nonostante tutto, in uno Stato che, grazie ale fondamenta della nostra amata Costituzione e alle ideologie che hanno guidato la mano degli estensori, ritiene etico non lasciare indietro nessuno. Vecchi o deboli, hanno pari dignità di sani e giovani. Del resto, è questa la fondamentale diversità fra gli uomini e gli animali.
Ah no, c’è anche il vino a fare la differenza. L’unico caso in cui l’uomo fa bene a forzare la Natura!
Cascina del Colle sede a Villamagna. Via Piana, 85/A. Tel.0871.301093. Enologo: Vittorio Testa. Ettari: 16 vitati. L’azienda produce anche olio.
Prezzo del Mammut in rete: sui 17 euro. Bottiglie prodotte: 40mila.