Serata alle Macine di Ascea Marina con Quintodecimo
di Enrico Malgi
Dopo la pausa estiva, con il mese di ottobre si ritorna alle vecchie abitudini ed al ripristino delle normali attività. E così anche al Ristorante Le Macine di Ascea Marina del patròn Luciano Ferolla sono ripresi gli incontri enogastronomici, che fino a maggio scorso hanno ottenuto lusinghieri riscontri con la partecipazione di numerosi ospiti. Ed il vernissage è stato caratterizzato da una serata importante, perché accanto agli squisiti piatti elaborati dalla sempre brava cuoca Grazia Marra sono state abbinate due famose etichette dell’azienda vinicola irpina Quintodecimo del professore Luigi Moio e di sua moglie Laura Di Marzio.
Il sommelier Oreste Angelico ha provveduto a mescere e poi servire ai commensali presenti l’Irpinia Falanghina Via del Campo Doc 2015 e poi l’Irpinia Aglianico Terre d’Eclano Doc 2013.
La Falanghina Via del Campo, ispirata nel nome ad una famosa canzone di Fabrizio De Andrè, è frutto di un cru ottenuto esclusivamente con le uve provenienti da una sola vigna a Mirabella Eclano. La fermentazione avviene per il 70% in tini di acciaio e per il restante 30% in barriques di rovere nuove e poi il vino matura per otto mesi.
Alla vista si presenta con un colore giallo paglierino, quasi dorato a dispetto della giovane età. L’impatto olfattivo riesce a scuotere le narici con profumi nitidi ed intensi. Creptii fruttati di banana, ananas, mela, litchi e frutto della passione. Florealità bianca e gialla. Raffinati toni sapidi e minerali. Delicate percezioni odorose di un tostato fumé. Sussurri vegetali in sottofondo. In bocca entra un sorso fresco, avvolgente e scorrevole e connotato da una distinta morbidezza quasi mielosa. Silhouette elegante, affascinante ed aggraziata. Fraseggio gustativo profondo, dinamico, reattivo e seducente. Slancio finale vivido, scattante e persistente. Grande vino connotato da lunga serbevolezza. Prosit!
L’Aglianico Terre d’Eclano dopo la fermentazione è maturato per un anno in barriques di rovere per il 50% nuove e poi viene affinato in vetro.
Nel bicchiere si scorge un colore rubino già abbastanza concentrato e tendenzialmente luminoso. Profilo aromatico espansivo e conturbante, che sprigiona tutta una complessità odorosa di frutti del sottobosco, di marasca e di prugna, intrecciata ad ardenti sospiri floreali e vegetali. Richiami speziati, balsamici, cioccolatosi, liquiriziosi, cenerini e tostati. Sulla lingua plana un sorso etereo e calibrato, tannicamente giovanile, caldo, pieno e scalpitante. Timbrica sontuosa e materica. Pregevole la freschezza a supporto di un’evoluta sapidità, che insieme alla glicerica morbidezza riesce a ricamare una voluttuosa e lunga chiusura. Longevità infinita. Prosit!
Quintodecimo Vignaioli in Mirabella Eclano (Av)
Via San Leonardo, 27 – Tel. 0825 449321 – Fax 0825 438978
[email protected] – www.quintodecimo.it
Enologo: Luigi Moio
Ettari di proprietà: 15 – Bottiglie prodotte: 50.000
Vitigni: aglianico, falanghina, greco e fiano
Ristorante Le Macine
Ascea Marina (Sa) – Via Grisi, 14
Tel. 0974 972142 – Cell. 338 7732156
[email protected] – www.ristorantelemacine.eu
Sempre aperto a pranzo e cena
Prezzi: 25,00 – 30,000 euro pasto completo, escluse le bevande
2 Commenti
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Tanto per dire il “terre d’Eclano irpina aglianico doc 2013″nella classifica dei migliori 100 vini del mondo secondo James Suckling si è classificato prima del Sassicaia sempre 2013.Di sicuro i piatti di Luciano avranno fatto onore a questo grande vino “cugino povero del più blasonato Taurasi “.Ad maiora semper professor Moio.PS.Per gli appassionati della materia uscirà ,edito da Mondadori,i primi di novembre (IL RESPIRO DEL VINO)scritto naturalmente da Luigi Moio.FM.
Grazie per il tuo sempre puntuale e competente intervento caro Francesco. Abbiamo rimpianto la tua assenza.