Lume chiude e Taglienti lascia MiIano. Il caso fa discutere
Taglienti va in Liguria? Oramai la notizia c’è, nonostante lo chef stellato, da noi interpellato, resti ancora abbottonato: “Al momento non riapriamo, stiamo valutando quando”.
Il primo a lanciare la notizia è stato Andrea Guolo su Pambianco News verificato e rilanciato da Emanuele Bonati su Scatti di Gusto.
In base alle notizie di cui disponimo, la società proprietaria del ristorante sarebbe stata messa in liquidazione dagli imprenditori. Per il momento Taglienti tornerebbe nella sua regione di nascita per una sorta di ristorante estivo che pare sia diventata la moda post covid.
Ma al di là dellla ufficialità la vicenda finisce nel tritatutto di Facebook con un intervento di Dominique Antognoni che non le manda a dire.
Ecco la parte più succosa saltati i preamboli:
Come cuoco a noi piace: i suoi guizzi creativi sono ben poggiati su una solidità tecnica indiscutibile. Ma non credo sia questo il tema, quanto, piuttosto, quello che ha scritto Antognoni nel suo post che, come tutti i post del genere fa pochi like pur essendo tra i più letti perché molti, non consci del crollo del circuito mediatico-gastronomico accelerato dal Covid, preferiscono “non esporsi”.
Parole che sottoscriviamo in toto e che speriamo siano da monito a chi, stupidamente e commercialmente sbagliando, ha affidato le sale del ristorante non alle proprie idee e alla propria bravura, ma solo alla copertura mediatica.
Noi non possiamo che ripostare un intervento e autocitarci, siamo stati facili profeti.
In bocca al lupo a Luigi Taglienti, ospite a Lsdm 2016 e che avremmo rivisto con piacere anche ad Ego 2019 di Lecce.
Un commento
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Riflessione più che opportuna. Direi necessaria, ora che il post (?) Covid ha allargato la forbice tra copertura mediatica e ‘copertura’ dei tavoli nell’alta cucina.