Luigi Lionetti da Capri a Venezia
di Marco Milano
“Da Capri a Venezia la costante della mia vita è il mare, mia fonte di ispirazione, mia musa”. Luigi Lionetti primo chef caprese a ricevere l’ambita stella Michelin quando era alla guida del ristorante “Monzù” dell’Hotel Punta Tragara a Capri si trasferisce ora a Venezia come executive chef al Ca’ di Dio e del ristorante fine dining Vero. Una nuova perla nella ristorazione del Ca’ di Dio, cinque stelle della collezione VRetreats, brand di hôtellerie di VOIhotels, divisione alberghiera di Alpitour World che si rivolge al luxury italiano e internazionale. Luigi Lionetti, caprese doc, che tanto ha fatto sull’isola azzurra con la sua straordinaria capacità di emergere, il suo talento e la passione tra i fornelli porterà in Laguna la sua cucina mediterranea, “fatta di leggerezza e intensità, pulizia e tecnica, selezione degli ingredienti, rispetto del territorio e attenzione ai collaboratori”.
A far parte della sua squadra, talentuosa, che, come dice lui, “è tutto”, sarà il sous chef Gabriel Collazzo. Un nuovo importante tassello, dunque, si aggiunge nella carriera del caprese Lionetti, oggi quarantenne ma già giovanissimo in cucina al ristorante Da Paolino, la storica limonaia di Palazzo a Mare della famiglia De Martino a Capri, e poi in trasferta, in cucine del calibro de “La Stüa de Michil” dell’Hotel La Perla di Corvara, a fianco dello Chef Arturo Spicocchi, prima del ritorno in patria, nel 2008 all’Hotel Punta Tragara di Capri, diciassette anni di soddisfazioni e traguardi, su tutti nel 2019 la prima stella Michelin con il ristorante Le Monzù (Guida Michelin 2020). E in questo percorso nel 2010, l’incontro tra Lionetti e Chef Gennaro Esposito, con il quale c’è stato un processo professionale di ricerca continuo.
Da Capri a Venezia, dunque, ora il viaggio prosegue, così come una delle sue volontà più ferree ovvero quella di portare avanti “la sostanza della nostra cucina tradizionale”, come spiega Luigi, che sostiene la necessità di recuperare la memoria di un luogo, rispettando il territorio e le materie prime, e realizzare proposte che possano esaltare la nuova identità “tradizionale” della cucina contemporanea del Mediterraneo.
La nuova avventura veneziana di Luigi Lionetti prevede per tutti coloro i quali vorranno provare la sua proposta di viaggio, tre menù degustazione, ovvero “Incontro” (sette portate), “Arsenale” (cinque portate), “Vero”(quattro portate), completamente vegano. E infine il menù “A scelta sua”, (due portate e un dessert dai menù degustazione). E come spiegato dallo stesso chef Luigi Lionetti si potranno gustare “pochi selezionati ingredienti”, utilizzati in modo da esaltare il sapore, conservandone proprietà e gusto e con l’esaltazione dei profumi delle erbe dell’orto, dal timo al rosmarino ed alla maggiorana. Il tributo al suo nuovo territorio è rappresentato dall’Anguilla Foie Gras, bernese e limone, ma anche dai Bottoni, stracotto di vitello e spuma di Asiago stravecchio, dall’Agnello del Montello, aglio nero, arancia amara e pak choi, e dalla Triglia all’acqua pazza. Tra i primi dello chef lo spaghetto ai cinque pomodori, a base di prodotti campani, dall’olio alla pasta. Da non perdere i Bon bon di Gamberi rossi alias Bon bon di gamberi rossi di Mazzara del Vallo, zuppetta di olive di Nocellara all’acqua di pomodoro, mandorla e caviale, ma anche i cappelletti di Parmigiano Vacche Rosse, tartufo nero, astice e il suo consommé, il risotto riserva San Massimo al profumo di limone con burrata, scampi, alghe e capperi. La proposta dei vini prevede una carta con una selezione di etichette nazionali, dal Veneto alla Campania, dal Piemonte alla Toscana e poi anche tante francesi.
“L’arrivo dello Chef Luigi Lionetti è un momento emozionante per il Ca’ di Dio – ha detto Christophe Mercier, general manager dell’hotel – Siamo fiduciosi che la sua visione e il suo talento porteranno la nostra ristorazione ad alti livelli di eccellenza culinaria nella suggestiva cornice della Laguna”. E Roberto Oldano, operation
manager della collezione VRetreats ha sottolineato come “la presenza dello Chef Luigi Lionetti al Ca’ di Dio segna un significativo passo avanti per la nostra esperienza nel mondo della ristorazione. Dopo l’inaugurazione del ristorante gourmet Blum a Taormina presso il Mazzarò Sea Palace nel 2023, questa scelta rappresenta un altro importante traguardo nel nostro percorso verso la maestria nel fine dining”. Il servizio in sala è stato affidato a Redha Marzo, nuovo restaurant
manager del Vero, ristorante dal design contemporaneo by Patricia Urquiola, in un ideale “racconto intimo della più moderna tra le interpretazioni della cucina veneziana”.
L’esperienza al “Vero” sarà possibile a cena dal martedì a domenica, (dalle ore 19 alle 21.45).
Vero
Riva Ca’ di Dio – Venezia