L’Olio buono si capisce a Luglio


di Diana Niglio

Così mi disse lo scorso febbraio un amico fiduciario di Slow Food quando gli chiesi di organizzare per i Soci una degustazione di Oli Evo.

La motivazione si intuisce. L’olio evo esprime il suo massimo appena dopo la spremitura e nei mesi freddi successivi. Alla distanza e al caldo sopravvivono le eccellenze.

L’occasione di verificare tale lapidaria affermazione mi è data dall’opportunità di degustare in questo torrido Luglio 2023 gli Oli Evo della ditta Basso di San Michele di Serino in provincia di Avellino.

Selezione di Oli Basso e Sabino Basso

Selezione di Oli Basso e Sabino Basso

Siamo in Irpinia terra verde e feconda che vanta una grande tradizione enologica con le tre DOCG: Fiano di Avellino, il Taurasi e il Greco di Tufo.

Nel 2004 La Olio Basso ha festeggiato il suo centenario dell’attività avviata da Felice Basso nel 1904, continuata poi da Fedele Basso che ha fondato La “Basso Fedele e Figli” e da Sabino Basso che con grande lungimiranza trasforma l’Azienda e le conferisce un respiro internazionale esportando30 milioni di bottiglie in 80 Paesi nel mondo.

La quarta generazione è già in campo con Fabrizio e Federico, figli di Sabino, a rappresentare la continuità e a traguardare l’Azienda verso il futuro.

Diversificare e valorizzare i prodotti sono la linea maestra per lo sviluppo del marchio e dunque alla storica linea Olio Basso (www.oliobasso.com)  si affianca la linea Sabino Basso (www.sabinobasso.it)

Gli Oli a marchio Olio Basso sono 4: Gli Extra Vergini (di cui 1 BIO), I Vivaci. Gli Aromatizzati e i Frittò, prodotti con selezionate olive italiane,spagnole o greche

Oli per ogni palato e per avvicinare sempre di più i consumatori all’olio di oliva di qualità, promuovendo uno stile di vita sano.

Nasce invece da una lungimirante intuizione di Sabino la linea Sabino Basso: una selezione di Cultivar italiane che si sposano con la crescente richiesta di valorizzazione delle piccole ed eccellenti produzioni locali anche in una ottica di abbinamento cibo – olio che già si è dimostrata vincente con il vino.

Alcuni Ristoranti stanno promuovendo la Carta degli Oli, ed è una delle strade da percorrere per dare all’olio evo di qualità e alle piccole produzioni di eccellenza il giusto risalto.

La selezione Sabino Basso comprende:

Dop Penisola Sorrentina

Dop Cilento

Monocultivar Ravece

IGP Sicila

IGP Calabria

100% Italiano.

Anche le confezioni sono state studiate in un design accattivante e offerte in vendita sul sito anche in abbinamento con i vini irpini di grande qualità di Villa Raiano (www.villaraiano.com)  ed altri prodotti del territorio come la Pasta di Ivan e Marco Graziano (www.pastaidiserino.it)  o la passata di pomodoro Monache Rosse.

Un esempio di Best Practice di Marketing Territoriale e cross selling aziendale.

Una cura particolare è stata messa nello studio dei packaging con riconoscimenti anche a livello internazionale.

Finalmente l’olio evo esce dallo stereotipo di “commodities” grazie ad imprenditori illuminati

Oli Basso e Sabino Basso

Oli Basso e Sabino Basso

Cosa ho degustato?

 

Linea Olio Basso:

OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA (100% Italiano)

Al naso risulta fruttato di foglia di olivo e mandorla, gusto equilibrato ma deciso con un amaro di media intensità.

E’prodotto da olive provenienti da Calabria e Puglia (Coratina, Carolea e Ogliarola). Un olio evo versatile e di uso quotidiano.

 

OLIO EVO BIO (italiano)

Da olive Coratina e Ogliarola da colture certificate Bio di Puglia, raccolte anticipatamente. Profumo intenso e vegetale con note di carciofo persistente con finale amaro e piccante e mandorlato.

A crudo dà il meglio di se senza travalicare i sapori delle pietanze.

 

Olio Evo Bio Basso

Olio Evo Bio Basso

 

Linea Sabino Basso:

DOP PENISOLA SORRENTINA

Prodotto con olive “Minucciola” nella Penisola Sorrentina. Una produzione limitata ai terrazzamenti dei 13 Comuni della Penisola.

Una vera chicca profumata di rosmarino e menta, leggero e dolce con un piccante di bassa intensità .

Dopo averlo degustato in purezza l’ho abbinato ad una insalata di limoni di Amalfi, con capperi di Pantelleria, menta e peperoncino fresco.

Dop Penisola Sorrentina - Sabino Basso

Dop Penisola Sorrentina – Sabino Basso

Insalata di Limoni di Amalfi

Insalata di Limoni di Amalfi

 

DOP CILENTO

L’olio nel Cilento ha radici antiche e l’area di produzione comprende 62 Comuni nell’area del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il paesaggio tutto ne è caratterizzato.

Il mix di Frantoio, Leccino ed Ogliarola conferisce sentori vegetali e di mela verde, al gusto è gradevole con un amaro e piccante di media intensità e un finale di resina molto gradevole.

Dopo averlo degustato in purezza l’ho abbinato ad una omelette morbida con tocchetti di pomodoro, erbe aromatiche e peperoncino fresco. Il tutto appoggiato su fette di pane cotto a legna non tostato.

Dop Cilento - Sabino Basso

Dop Cilento – Sabino Basso

 

MONOCULTIVAR RAVECE

Con questo Monocultivar Ravece siamo in piena Irpinia di cui è un prodotto di eccellenza

Fruttato intenso con aromi vegetali e di pomodoro verde che si conferma al gusto, insieme al carciofo, e ben accompagna l’amaro e il piccante che lo caratterizza.

Dopo averlo degustato in purezza ho irrorato in abbondanza 2 fette di pane casereccio con e senza pomodori. Ma mi riprometto di riassaggiarlo con una passata di ceci cilentani appena possibile.

Monocultivar Ravece - Sabino Basso

Monocultivar Ravece – Sabino Basso

 

Tutti gli Oli Sabino Basso sono acquistabili sul sito anche in abbinamento con altri prodotti.

Oggi la morsa del caldo ha ceduto un po’, ma gli Oli Basso che ho degustato con 38 gradi all’esterno hanno superato le mie aspettative.

Confermo: l’olio buono si capisce a Luglio.