L’Isola di Graziella Capitale della Cultura nei piatti di Ieri, oggi, domani a via Nazionale a Napoli
Meritatamente innalzata agli onori della gloria e della cronaca per il titolo di “Capitale della Cultura 2022”, Procida, o per meglio dire, la celebre “Isola di Graziella”, ritrova i suoi profumi e le sue essenze anche tra i piatti e le pizze di “Ieri, oggi, domani” in via Nazionale a Napoli. Ricordando la mesta storia d’amore del giovane scrittore francese Alphonse de Lamartine, rimasto incantato dagli occhi neri e dalle lunghe trecce della giovane procidana Graziella, nel ristorante di Pasquale Casillo, già da tempi non sospetti, le fragranze e le tipicità della bella isola sono praticamente di casa. E proprio ricordando il romanzo “Graziella” dato alla luce da un Alphonse disperato dopo la prematura morte della sua giovane amata e (vista la vocazione cinematografica della casa) ripensando all’omonimo film del 1955 diretto da Giorgio Bianchi, lo chef Antonio Castellano e il pizzaiolo Gianni Ostetrico, propongono delle delizie tutte animate dai profumi procidani. Tra queste, ad opera degli artisti del gusto impegnati nella Trattoria e Pizzeria sorta dove anni addietro dettò legge “La Fila” della mitica signora Elvira, la “pizza” di Gianni con le essenze della magica buccia dei limoni della famosa isola del Golfo di Napoli e la “bruschetta” con stracciata di bufala, alici procidane e zeste di limone.
E sempre a proposito delle caratteristiche del limone di Procida, da “Ieri, oggi, domani”, eccezionali per gusto e armonia di profumi sono le altre creature dello chef Antonio, sapiente nel mettere a punto le doti di un agrume ben indicato per la preparazione di diverse pietanze. In carta, ad esempio, pronti a deliziare i clienti più esigenti, è possibile trovare gli “spaghetti al pesto di limoni” in grado di restituire al palato tutto il profumo intenso e il sapore gradevolmente acidulo del frutto e ancora, i tipici “spaghetti con alici, pomodorino e pecorino”. Tra i secondi, invece, a fare bella figura, interviene anche il “calamaro imbottito” con patè di olive caiazzane. Sempre vicino alla tradizione e ai piatti della cucina campana, il ritrovo del patron Pasquale Casillo, anche parlando di Procida non smette mai di mostrare i suoi assi nella manica. Da sempre ispirato ai piatti e alle pizze di una Partenope senza tempo, “Ieri, oggi, domani”, continua a imporsi grazie ai fasti del suo passato e grazie a una ricerca culinaria pronta fondersi con le usanze popolari. Con una carta ricca di specialità giornaliere divise tra il mare e la terra e con una buona selezioni di vini, nel ritrovo napoletano a rivivere sono i sapori di una terra millenaria così, come nel caso dei luoghi di Graziella, quei profumi simbolo di storia e di cultura.