L’Irpinia, tra greco e Nolurè, la novità tipica nel centro del Avellino
di Marco Contursi
La Campania è tutta bella e a girarla si scopre sempre qualcosa di nuovo, a patto di avere la guida giusta. La mia mattinata, iniziata a Tufo, Angelo Muto, titolare della Cantine dell’Angelo, come cicerone e un tour tra le varie frazioni di questa cittadina famosa per l’omonimo greco docg, è stata l’occasione per scoprire la vecchia vocazione mineraria (zolfo) di questa zona, e il perché i sentori sulfurei caratterizzino questo vino, così simile ad un rosso, pur essendo fatto con uve a bacca bianca.
Il susseguente aperitivo con un calice di “Miniere”, minerale e sapido, chiude il cerchio di una mattinata interessante.
Ma lo stomaco reclama, e un salto da Nolurè, nuovissimo lounge bar, con vini e piatti, nel centro di Avellino, si rivela una scelta felice. Qui la mattina puoi fare colazione, a metà giornata una sosta veloce per un tè e una fetta di torta, mentre a pranzo e cena trovi una selezione di piatti davvero particolare
Ai fornelli, Domenico Landolfo e Gennaro Caravano, fautori di una cucina dai sapori netti, territoriali, con qualche interessante digressione extra regionale, mentre Alessio Cristaudo si occupa della area panificazione. In più c’è la supervisione di Mirko Balzano, chef di talento, che ha reinterpretato il concept del locale, modulandone l’offerta.
La focaccia e i grissini, già annunciano una esperienza felice, e accompagnati da un piacevolissimo calice di “Il Gheppio”, elegante fiano della Masseria Alfano, arrivano nell’ordine, gustosi salumi di Re Norcino, zuppetta di cicerchie e crusco, lingua con salsa verde e maionese speziata, un hot dog, molto pig e poco dog, torta di erbe di campo con pinoli ed uvetta, trippa in umido, rape e patate, ed un assaggio di vitello tonnato.
Tutto molto buono, su tecnica e materia prima non si discute, la palma d’oro del mio gusto, va alla torta di erbe, semplicemente deliziosa e all’hot dog che mi ha riconciliato con un prodotto da cui mi sono allontanato quando ho iniziato a studiare i salumi: il wurstel. Questo qui, invece è saporito, e la maionese fatta dallo chef regala quel quid in più. A voler essere pignoli, avrei messo un cucchiaio di sugna nelle rape e patate, leggermente asciutte. Ma sono dettagli.
Potrei alzarmi contento ma non si può dire di no allo squisito gnocchetto allardiato, piatto tanto goloso quanto calorico. Ma la successiva lunga passeggiata su corso Vittorio Emanuele mi farà far pace con la mia coscienza che mi ripete la parola “dieta”. Una fetta di cassata irpina, e via a camminare sul bel corso pedonale di Avellino.
E’ tenuto bene, si incontrano visi interessanti, peccato solo per qualche palazzo fatiscente che andrebbe subito abbattuto. Il decoro urbano passa per scelte di campo nette.
Sulla strada del ritorno, un salto a Tenuta Monte Laura a Forino mi permette di salutare Luigi e prendere due salumi e una bella bottiglia del loro fiano, questo è fermo, a me piace quello frizzante e Lello, mi ha promesso che me lo farà avere a breve.
Ed io alle promesse degli amici ancora ci credo….
Nolurè lounge bar via Giacomo Matteotti 32 Avellino
Sempre aperto dalle 7
Tel 0825 191 0484
Cantine dell’ Angelo via Santa Lucia 34 Tufo AV
Tenuta Monte Laura Via Due Principati, 85, Forino AV
Un commento
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Grande Marco, UP!!