Licola, S come Scuola, A come Agricoltura, un altro mondo è possibile: Istituto Falcone


allievi e docenti durante i 4 giorni della festa di primavera: agricoltura sostenibile, canti e balli recuperati

a cura di Giulia Cannada Bartoli

Isis Falcone
Via Domitiana 150, Licola – Pozzuoli
Tel.39.081.8678156

Da anni vado dicendo che il nostro futuro è nell’Agricoltura e nel turismo; la certezza che il modello si possa realizzare l’ho avuta durante la quattro giorni (29.4-01.5) realizzata da studenti e corpo docente del FALCONE DI Pozzuoli, al confine  con il territorio di Giugliano. Il comprensorio è guidato da un preside tanto giovane, quanto illuminato: prof.Antonio Curzio, sostenuto dall’intero corpo docente  che comprende Agrario, Turistico e Scientifico. Circa 800 ragazzi dai 13 ai 18 anni, che si occupano orgogliosamente della difesa e promozione del proprio territorio.

L’istituto possiede tre ettari di terra ad ortaggi e legumi e uno di serra; con il lavoro di tutti, si produce e si vende, tanto da  autofinanziare quasi in toto le iniziative e i materiali per esse necessari.

 

uno scorcio della terra dell’Istituto Falcone

 

ancora un gruppo di allievi durante la festa: c’è chi suona, chi canta e chi balla

 

la serra piante ornamentali e spezie

La festa della primavera è alla sua terza edizione, l’anno scorso ha fatto registrare in 3 giorni circa 20.000 visitatori:un gran risultato per una scuola che si trova alla periferia della periferia, sulla millenaria via Domiziana.

lungo l’antica via Domiziana si è svolta la festa con tante osterie, canti e antichi balli; i menù tutti a prezzo politico, manco a dirlo, con prodotti solo della scuola

Tutti si sono impegnati: Preside, Docenti, Allievi e Bidelli, ognuno ha fatto la sua parte con passione e allegria. Si respirava aria goliardica, senza distinzioni di ruolo. Circa  dieci osterie con altrettanti menù di territorio: docenti ai fornelli, o meglio alle “caurare”, i ragazzi al servizio.

l’osteria dei “puverielli”: zuppa di fave e trippa e patate

 

la taverna del ragù, per ogni osteria una grossa “caurara” (pentolone) sul fuoco

Due appassionati docenti, Guido Ferretti e Angela Rafaela Colandrea si sono dedicati al repertorio di antichi canti, danze e novelle, tra il sacro e profano.

docente e alunno impegnati in un acrobatica tamurriata

L’antica Domitiana è gremita, lo spettacolo ci pare  surreale, se pensiamo ai giovani di oggi, trash food e red bull…

gnocchi fatti a mano per un grande ragù

 

involtini di provola e pancetta su foglia di limone

L’ angolo di tutti i prodotti freschi in esposizione è emozionante:

 

 

 

Percorrendo la Domitiana a ritroso, in direzione della Bottega del Falcone, vero e proprio spaccio aperto al pubblico, per conserve, rosoli, vino, olio, legumi e mostarde, c’imbattiamo ancora in qualche antica golosità…

fegatini int’ ‘a rezza e alloro

 

orecchiette fatte a mano al momento e broccoli

 

trippa e patate

 

pasta e fagioli

 

fagioli della Regina e scarole  

 

zuppa di fave

 

È stata un’esperienza indimenticabile, assistere alle spiegazioni entusiaste dei ragazzi, leggere nei loro occhi finalmente la speranza di un futuro certo: Accoglienza e Agricoltura sostenibile. Soprattutto la convinzione che non si tratta di esperienze estemporanee, ma, della vita vissuta quotidianamente all’ITIS FALCONE nei Campi Flegrei.

la deliziosa Bottega del Falcone, prezzi imbattibili

 

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