Le Stelle sul Lago d’Orta con Cannavacciuolo per la solidarietà
di Jacopo Fontaneto
Per una sera sul lago di Cannavacciuolo. La Klugmann, che di Antonino è ‘collega’ sul palco gastronomico di Masterchef, ma anche gli chef stellati che, lo scorso lunedì, hanno composto un’inedita brigata di altissimo livello: arrivano tutti dalle province di Novara e Verbania (che il Lago d’Orta se lo contendono da una sponda all’altra) e, insieme, hanno dato vita a una cena a altissimo livello e un ancor più nobile obiettivo, quello di coniugare cibo d’autore e solidarietà. Loro sono Marco Sacco (Piccolo Lago**, Verbania), Fabrizio Tesse (Locanda di Orta*, Orta San Giulio), Marta Grassi (Tantris*, Novara), Massimiliano Celeste (Il Portale*, Verbania). Oltre, ovviamente, all’Antonino nazionale che qui è davvero di casa, dato che all’Approdo di Pettenasco non solo ci ha lavorato, ma pure ha conosciuto sua moglie Cinzia Primatesta, che ai tempi gestiva con la sua famiglia questo piccolo gioiello affacciato sulle acque del Cusio.
Ci torna ogni anno, per la Cena de ‘Le Stelle sul Lago d’Orta’, insieme a una brigata che, peraltro, annovera con Fabrizio Tesse uno dei migliori allievi che, col tempo, hanno fatto strada e si sono conquistati stella e cappelli (due, quest’anno, per la Guida dell’Espresso, uscita pochi giorni fa con l’edizione dei 40 anni).
La cena? Un susseguirsi di sapori, contrappunti e armonie che hanno conquistato il palato dei 200 commensali presenti alla 12° edizione di un evento gastronomico che anche quest’anno ha saputo stupire. E fare ‘bene’ in tutti i sensi: gli utili dell’evento saranno infatti devoluti alla Comunità di Sant’Egidio e ai frati di San Nazzaro della Costa di Novara.
L’evento ha alcuni punti fermi, come il premio allo chef ’“emergente dell’anno” del territorio: Vincenzo Manicone quest’anno, che ha preparato i finger-food serviti in aperitivo insieme alla specialità casearie di Eros Buratti e alle immancabili ostriche di Bretagna accompagnate dallo champagne Duval Leroy.
Come detto, l’attesa ospite ‘in rosa’ è stata Antonia Klugmann – chef dell’Argine a Vencò * (Dolegna del Collio, Gorizia) – mentre il premio Alessi alla carriera è stato assegnato all’executive chef Alfredo Marzi, per anni ambasciatore della cucina italiana nel mondo sulle navi della compagnia Princess Cruise, della quale è stato il primo chef negli Anni Novanta, e che tuttora ancora collabora per l’organizzazione delle cucine.
Il menu, come detto, è stato unico e irripetibile: insalata di rape rosse in agrodolce e uova di trota; ‘il ricco e il povero’, frittata di cipolle con caviale Volzhenka; plin di burrata e lemongrass, gamberi rossi, pistacchi e mandarino acerbo; baccalà… baccalà… baccalà…;
wafer di maialino da latte, aglio nero, frutto della passione e zenzero candito; spuma al lime, gel al rum, crema bianca e pane aromatico.
La serata ha avuto, come sempre, una lunga ‘coda’ dopocena con le pizze creative di Antonello Cioffi de ‘La Piedigrotta’ di Varese.
Foto di Alex Chichi