Le Mamme dei Vicoli sono l’invenzione dell’anno: torniamo a sorridere a tavola


Le Mamme dei vicoli

La Vittoria al Contest festeggiata dalla squadra di Cagnano Varano

Stanchi dei menu degustazione che durano tre ore? Dei conti salati? Dei piatti di cui non vi ricordate più niente? Beh, se prima ci si vergognava a dirlo per non fare la figura degli ignoranti, adesso è un continuo rimbalzare di lamentele, dal passa parola ai social, nonostante l’aria dopata immessa da Masterchef, gli italiani hanno voglia di semplicità, di tornare alle cose di un tempo. E questo vale anche per le manifestazioni pubbliche di promozione del food che hanno ripreso vigore in tutta Ialia.
Alcuni comuni del Gargano che ricadono nell’onirico territorio dei laghi di Lesina e Varano, famosi per le anguille, la bottarga di muggine e gli allevamenti di cozze e frutti di mare hanno puntato sulle…mamme. Si, avete capito bene, da una idea di Ester Fracasso, grande promotrice di territorio, si è infatti realizzata un ricerca tra le signore che cucinano, specializzate nelle ricette di cui si è ormai quasi persa memoria. Già l’anno scorso tennero banco nel corso delle manifestazioni di cucina. Stavolta si è creata una giuria che ho avuto l’onore di presiedere per una gara in cui ogni gruppo doveva preparare un piatto tradizionale accompagnato da uno rivistato da una food blogger.

Il Raviolo del lago, il piatto vincitore del Contest

Alla fine ha vinto il Raviolo della Laguna accompagnato da una salsa allo yogurt della tradizione albanese preparato dalle Mamme dei Vicoli del comune di di Cagnano Varano. Il giudizio degli esperti è stato unanime e premia la loro “capacità di reinterpretare la tradizione in maniera coraggiosa”. Le vincitrici hanno portato a casa un piatto di ceramica dipinto a mano dal maestro d’arte Antonio Robustella di Manfredonia.
Hanno sbaragliato la concorrenza delle ormai collaudatissime Mamme dei Vicoli di Lesina, che hanno preparato un cous cous del lago, delle colleghe di Carpino con la loro pecora acqua e sale con hummus di fave, e di Ischitella con il cavicione (calzone) marocchino.

Lo show cooking delle Mamme dei Vicoli

Il recupero della manualità delle mamme in cucina non è stato l’unico aspetto interessante della manifestazione di quest’anno. Non a caso, infatti, il titolo era migrazioni: delle genti, dei cibi, dei piatti, della flora e della fauna. Un fenomeno di attualità politica e culturale che può essere vissuto con fastidio e con paura per i rischi che comporta, oppure come opportunità per chi parte e per chi, suo malgrado, ospita. Ecco dunque perchè la presenza di mamme marocchinee  albanesi alla manifestazione: un esempio di inclusione pratico e molto intelligente. Una lettura coraggiosa e originale che ha portato ad un arricchimento generale della cultura gastronomica.

Le Mamme dei Vicoli alla Presentazione

Tutti noi abbiamo la percezione di essere una fotografia, in realtà è un fotogramma di un film, qualcosa che è sempre in movimento, così è anche per i piatti che non stanno mai fermi ma in continua evoluzione. Speriamo solo che questa associazione si estenda presto tutto il Resto de Paese.