Le Lingue di suocera: il dolce tipico dell’isola di Procida del Bar Roma
di Floriana Schiano Moriello
La tiepida estate di San Martino ci ha concesso una piacevole passeggiata nelle prime ore del pomeriggio a Procida, ‘l’isola di Arturo’, sul porto di Marina Grande detta anche marina di Sent’Co ( Sancio Cattolico) su cui si snoda la lunga via Roma che dal porto turistico arriva fino a quello commerciale passando per l’ area dedicata ai pescatori, davanti alla chiesa di Santa Maria della Pietà. Lungo la strada gli edifici dai colori pastello un po’ rovinati dalla salsedine ospitano tanti negozietti, bar pasticcerie e in corrispondenza della darsena dei pescatori numerose pescherie, spicca in fondo tra i colori l’ imponente Palazzo Catena o Palazzo Merlato. Al pomeriggio con l’ arrivo dei pescatori, con “Cianciole” e “Paranze” l’ andirivieni lento e tranquillo dei procidani si mescola a quello dei turisti e dei pendolari, come noi, che giungono sull’ isola proprio per fare incetta di pesce fresco riversandosi sulla banchina e nelle pescherie.
Dopo una interessante visita alle barche e alle pescherie, ci accorgiamo, richiamati dal profumino dolce che è anche l’ora giusta per gustare la specialità dolciaria dell’ isola: le Lingue dette di suocera o anche di bue, così tappa obbligata al bar Roma, storico bar pasticceria dell’ isola, alle spalle della chiesa.
Il bar Roma attivo dagli anni trenta del Novecento era anche conosciuto come “O cafè re Barone” dal nome del suo primo proprietario, negli anni settanta con il nuovo proprietario e pasticciere Pasquale Mazziotti è diventato una famosa pasticceria per l’invenzione della Lingua, che oggi è annoverata fra i dolci tipici dell’isola. Accomodati all’ esterno del bar aspettiamo un pochino prima di assaggiare le Lingue poiché le stanno sfornando; è un’occasione speciale in quanto gustare questo dolce caldo è un’altra storia.
Questo è un dolce semplice dalla forma ovale e per l’appunto simile ad una grossa lingua, preparato con un’asciutta e leggera pasta sfoglia rigorosamente tirata a mano, ripiena della classica crema pasticcera o di crema al limone , preparata con i particolari limoni di Procida e ricoperta in superficie da granella di zucchero.
La sfoglia dorata e croccante si frantuma in tante piccole schegge, sprigionando la fragranza delicata degli aromi. Sicuramente ci sta bene un buon caffè, ma non perdiamo l’ occasione di gustare la granita ovviamente al limone , che sa di limoni veri!
Dai tavolini si gode il passeggio rilassato e discreto di una Procida che brilla sotto il sole di novembre, restituita ai locali e ai silenziosi amanti dell’ isola dopo l’ affollamento estivo.
Bar Roma, via Roma 164, 80079 Procida, Napoli
Telefono: 081 8967460
5 Commenti
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Grazie Floriana per il tuffo nelle atmosfere di casa mia. La mia meta’ isolana si risveglia alla vista dell’isola gia’ dal mare. Ritornano alla mente i profumi dei limoni, delle pescherie ricolme dei pesci delle zaccalee, delle reti stese ad asciugare e di vecchi intenti a rammendarle a mano. Quando ero piccolo e giravo in bici l’isola questi erano i profumi, inconfondibili e unici come quello del forno del bar Roma dove cuocevano le lingue e che invadeva tutto il vicolo. Mi fermavo sempre a mangiarle o a comprarle per consumarle ancora calde nel giardino di casa prima di andare a mare. Procida che sogno che era….e speriamo resti ancora tale. Brava e grazie!
le lingue procidane portano con sé il profumo dell’estate… non c’è bagno a Procida che non si concluda con una lingua e una granita di limone!!!
Un sentito GRAZIE a Floriana per avermi fatto conoscere tramite il suo eccezionale articolo questa prelibatezza dell’isola di Procida , sicuramente la prossima volta andrò ad assaggiarla e ciò contribuirà a rendere ancor più piacevole la mia giornata sull’Isola. Procida un ‘isola stupenda che a mio parere purtroppo non è troppo apprezzata !!
Brava Floriana ed io lo posso dire a voce forte perchè a scuola davvero studiavi !!!
mi piacerebbe assaggiarle, sono sicura che mi piacerebbero. E in attesa di una gita a Procida, provo a farle home made!
Grazie per le indicazioni.
…che dire!! Il nostro negozio è a due passi e il profumino che invade il vicolo quando si sforna questo dolce, arriva fino a noi, che ovviamente cediamo puntualmente a questa tentazione!!!