Le Intrepide di Laura Donadoni: il suo ultimo libro sulle storie di donne, vino e libertà


Laura Donadoni

Laura Donadoni

di Chiara Giorleo

Conosco Laura da tempo, le nostre strade si sono incrociate in diverse fasi dei nostri percorsi. E ho seguito la lavorazione e la promozione del libro tramite i social, da cui emergono la passione e il coinvolgimento rispetto a un tema delicato e molto caldo in questo periodo storico ma molto più complesso da districare di quanto molte stesse donne, ma non solo, pensano; spesso più per ignoranza – ho notato – che reale consapevolezza.

Laura Donadoni è giornalista, wine educator, scrittrice e autrice. Vive tra Italia e California dove ha fondato
“La Com Wine Agency”, agenzia di comunicazione focalizzata sulla promozione del vino e The Italian Wine Girl, un blog e una community social con oltre 70 mila iscritti. Ha pubblicato quattro libri e diverse serie podcast aggiudicandosi diversi riconoscimenti. Nel 2022 è stata nominata da “La Repubblica” tra i 40 under 40 più influenti del vino italiano. Nel 2023 ha pubblicato Intrepide: una serie podcast e un libro che affrontano il tema delle discriminazioni di genere nel mondo del vino. Nel 2024, con lo stesso nome, ha fondato una community, un podcast e un’accademia di formazione sui temi della parità di genere e dellaleadership femminile nelle aziende.

Intrepide è un libro che si legge con facilità perché scorrevole oltre che autentico. Se hai ascoltato Laura dal vivo almeno una volta, attraverso le pagine tornerai a sentirla parlare: nessun artifizio,nemmeno quello derivante della ricerca del vocabolo perfetto, “aulico”.

La prefazione di Maura Gangitano – saggista e opinionista italiana – introduce a quello che si traduce in un racconto corale cui Laura auspica quando, in conclusione, riprende il discorso di Abby Wambach.
La campionessa mondiale di calcio femminile, oggi icona per i diritti delle donne,intervenuta alla graduation delle alunne del Barnard College che ha invitato a “Smettere di essere cappuccetto Rosso”, in quello che poi è diventato un libro (Un branco di lupe). Così, Laura invita a farsi “branco”, radunandosi tra schiere di intrepide.

Le figure intervistate da Laura, tutte impegnate in maniera trasversale nel settore vino, sono selezionate con cura non solo per il ruolo e gli importanti risultati raggiunti – praticamente e simbolicamente -, ma anche per il tema che consentono di affrontare a favore dell’esplicazione di un pezzetto di questo mondo vasto e articolato. Dalla sostenibilità alla FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti), all’enoturismo e alla formazione di settore oppure, addirittura, alla versione femminile di una processione pasquale in Sicilia (perché vino e cultura, si sa, sono tutt’uno), inneggiando anche al sacrosanto “diritto di fallire” cui dedica uno dei capitoli.

Una lettura immediata e foriera di stimoli che consente di scoprire le difficoltà di donne di estrazioni e formazione molto diverse divenute spesso trampolino di lancio verso traguardi importanti che segneranno inevitabilmente lo sviluppo del ruolo femminile nel settore.

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