Le Braci 2006 Negroamaro Salento Igt | Voto 90/100, winner a Radici del Sud
Azienda Monaci Severino Garofano
Uva: Negroamaro
Fascia di prezzo: 40,00 euro in enoteca
Fermentazione e maturazione: Acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 31/35
Ormai si può tranquillamente affermare senza tema di smentita che il Negroamaro Le Braci di Severino Garofano è diventato proprio un vino cult, apprezzato ovunque in Italia e all’estero. Non si contano, infatti, i copiosi riconoscimenti ricevuti in questi anni dai vari millesimi, non ultimo quello che riguarda l’annata 2006 che, dopo aver conquistato i Cinque Grappoli assegnati da Bibenda, l’indicazione di Vino Slow e la Corona attribuita dai Vini Buoni d’Italia, si è piazzata al primo posto, ex aequo con Alberelli de L’Astore Masseria, nella propria categoria alla recente manifestazione Radici del Sud da parte della giuria nazionale.
Di Severino Garofano poi, pioniere della viticoltura salentina, si è già detto tutto e si conosce tutto a giusta ragione, perché egli rappresenta il benchmark con cui ogni vigneron del Salento è destinato a misurare le proprie capacità. Come enologo ha contribuito a tracciare in modo determinante la strada del rinnovamento e del rilancio della vitienologia salentina, sfoderando sempre prodotti di eccellenza, soprattutto quando si è potuto cimentare col vitigno-principe ed identitario di questa terra, il Negroamaro. A proposito di questa specie autoctona salentina, Severino è solito affermare che: “Il Negroamaro è un vitigno prezioso. Mi sono innamorato del Negroamaro quando il mondo della produzione non era ancora pronto a fidarsi di quest’uva che dava vini densi, possenti, corposi, neri come un velluto. Fu un amore a prima vista per il rosato, che vantava, non a torto, di essere il vino simbolo del focoso Salento. E’ un vino dove vi sono colore, forza, poesia, dolcezza e profumi inconfondibili. Proprio il colore rende giustizia al suo fascino. E’ un vino che invoglia a sollevare il bicchiere all’indirizzo di persone felici”. E dopo aver dispensato per molti anni il suo innegabile sapere a cantine salentine e meridionali, nell’ambito di un solido progetto familiare dal 1995 Severino ha finalmente coronato il suo sogno di fondare una propria azienda che porta inciso il suo nome e che ora è guidata dai dinamici e competenti figli Renata e Stefano.
Le Braci Negroamaro Salento Igt 2006 è frutto di una vendemmia tardiva, con uve leggermente appassite sulla pianta. Dopo la fermentazione in acciaio, il vino matura in barriques di rovere francese nuove per dieci mesi e poi si affina in bottiglia per altri diciotto mesi. La gradazione alcolica raggiunge i 14,5° C.
Un millesimo, come si sta dimostrando nella sua perfetta evoluzione, espressivo, godibilissimo, e potenzialmente longevissimo. Il colore nel bicchiere è granato lumineggiante, con risvolti quasi aranciati. Dopo una breve sosta nel decanter, il vino ha un impatto olfattivo prorompente e accattivante. Si concede subito al naso con grande immediatezza come una bajadera. Un mix di erbe aromatiche, di viola, di lampone, di liquirizia, di noce moscata, di vaniglia, di tostato e di cioccolato si fondono all’unisono, conquistando la vetta del piacere. In bocca esprime sensazioni sublimate e leggermente calde dovute alla marcata alcolicità, ma questo non disturba affatto. E poi corre subito in aiuto una voluttuosa spinta acida che dona freschezza all’infinito.Tannini sobri e suadenti accarezzano tutto il palato ed estratti vincenti e polposi alimentano la beva. Piacevoli umori fruttati di prugna, di marasca e di sottobosco disegnano ghirigori autenticamente deliziosi. Il vino al gusto denota una regale sontuosità, morbidezza ed eleganza, pur nella sua esplicita, marcata e strutturata potenza. Il finale, lungo e pervasivo, è tipicamente varietale: una piacevole vena amarognola conquista il retrogusto come assalto alla fortezza. Vino eccellente dalla forte personalità, che dona emozione a chi lo beve. Da abbinare a piatti sostanziosi come le candele di Vicidomini al ragù di carne che ho assaggiato personalmente e formaggi stagionati a pasta dura come il Bitto valtellinese o il Bagoss di Bagolino.
Prosit!
Questa scheda è di Enrico Malgi
Sede a Copertino (Le) – Località Tenuta Monaci
Tel. 0832 947512 – Cell. 333 458408 – Fax 0832 1830364
[email protected] – garofano.aziendamonaci.com
Enologo: Severino Garofano
Ettari vitati: 16 + 20 in affitto
Vitigni: Negroamaro, Malvasia nera e bianca, Montepulciano e Chardonnay.