Le 10 bistecche migliori di Roma? La classifica del Messaggero
di Ilaria Pipola
Per chi ama la carne questa è la classifica ideale, tratta da “Il Messaggero”, firmata dal gastronomo G.A.Dente, che indica secondo lui 10 locali a Roma, in cui si possono mangiare le migliori bistecche. Ma da dove deriva questa parola? Artusi, nel 1891, afferma che derivi dalla parola anglosassone “Beef steeak”, costola di bue, anche se in Italia indica varie tipologie dalla lombata, alla costata fino al filetto. Una diatriba, da sempre è la cottura. Gli intenditori indicano come perfetta, per gustare i veri sapori della carne, la cottura “al sangue”, portabandiera della famosa Fiorentina, ma non a tutti piace. Già all’epoca dei Medici a San Lorenzo si festeggiava in piazza con fuochi e carne alla brace, “casa” ideale per la cottura di una bella bistecca, che solo al pensiero già fa venire l’acquolina in bocca!
Come primo classificato Maxela, al Pantheon, “trionfo della filiera corta e manzo Fassone”, con il bancone del macellaio, dove scegliere la carne da mangiare, da 15 a 45 euro.
Secondo classificato immancabile Dal Toscano, zona Prati, locale storico con una carne d’eccezione, “buona la tagliata al balsamico, ma la fiorentina è il piatto da non perdere”, a 45 euro (fiorentina 1kg)
La Pampa è terzo, a Collatina Vecchia, un casale ristrutturato in cui “si comincia con il parcaccio di Black Angus americano appena affumicati e si continua con la griglia” (Austria, Usa, Argentina e Italia), da 40 a 50 euro
Quarto e quinto posto rispettivamente per Tullio, al centro, che propone carne toscana, dai 30 ai 40 euro, e Al Ceppo, a via Panama, dai sapori marchigiani, con “una carne di qualità unica”, da 28 a 60 euro.
Sempre al centro altri due locali, il sesto posto è per Hostaria Da Pietro, in cui la cucina romana incontra quella toscana, massima espressione nel filetto e nell’entrecote, da 22 a 26 euro, di seguito come settimo posto Girrarosto Fiorentino, direi il trionfo della carne, ottima anche la Chianina, prezzo medio per una Fiorentina da un kg 54 euro.
Ottavo posto per I Carnivori, in via Tuscolana, già il nome è tutto un programma, con bracieri e carni da tutto il mondo, da 18 a 40 euro, mentre il nono posto è per Baires, vicino piazza Navona, che propone carne argentina e un “tributo nazionale alla Chianina”, da 18 a 20 euro.
Io aggiungerei anche Ferro e Ghisa, Circonvallazione Aurelia, con una bella scelta di tagli per la griglia, a prezzi ragionevoli.
Per l’abbinamento vini d’obbligo un rosso strutturato e tannico come Barolo, Brunello, Barbaresco, ma direi che ogni vino rosso toscano è un binomio perfetto.
Un commento
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E Taurasi, Aglianico del Vulture o del Taburno, Falerno del Massico, Aglianici casertani e cilentani, Primitivo e Negroamaro. La bistecca con un rosso è il tripudio dei sensi….se è un rosso del sud ci piace anche di più. Brava Ila