L’Aglianico a Roma, gli assaggi imperdibili della prima edizione
di Gianni Travaglini
Per la prima volta…
Per la prima volta a Roma una panoramica pressoché completa delle varie zone di produzione dell’Aglianico, con una significativa rappresentanza dei produttori, per la maggior parte piccoli e sconosciuti al grande pubblico . Ma soprattutto per la prima volta la possibilità di poter confrontare in un’unica sessione territori e stili di vinificazione molto diversi tra loro. Non più solo Irpinia e Vulture dunque – le zone sen’altro più conosciute e quotate per la produzione dell’aglianico – ma anche Sannio Beneventano, Cilento, Casertano, Puglia, ….
Direi quindi che l’ampiezza delle tipologie e la diversità gustativa di questi vini sono stati il valore aggiunto di questo evento.
Entriamo nel merito..
Scendendo nello specifico, diciamo subito che se Irpinia e Vulture sono le zone di produzione più conosciute dell’aglianico, il motivo c’è. Salvo qualche piacevole e sorprendente eccezione dei vini provenienti dagli altri territori, i vini di queste due zone hanno mostrato in media livelli più alti di piacevolezza e complessità gustativa rispetto agli altri.
Il Vulture ha confermato il suo tradizionale stile di vini basati sul grande frutto e grandi estratti che sfociano in una struttura imponente. L’Irpinia ha risposto con vini in media meno fruttati e “polposi” ma con una gamma più ampia ed elegante di aromi e profumi.
Gli assaggi:
Aglianico dell’Irpinia
Il Cancelliere – Montemarano (AV)
Aglianico Irpinia DOC Gioviano 2015 – Il Cancelliere (Aglianico 100%). Tre anni di invecchiamento di cui un anno in botte grande. Profumi di frutta nera ( gelso, mora) e spezie. Sorso succoso tannino presente ma levigato, retrogusto amaricante, molto piacevole.
Aglianico Taurasi Nero Né 2012 – Il Cancelliere (Aglianico 100%). Cinque anni di invecchiamento di cui due anni in botte grande. Al naso intensi profumi balsamici ( anice, menta) e speziati, seguiti da frutta rossa (prugna) e cuoio . Sorso succoso dove emerge la frutta dolce, freschezza, sapidità in equilibrio con il tannino che converge in una beva seducente e avvolgente. Un gran bel vino.
La Cantina di Enza- Montemarano (AV)
Aglianico Irpinia DOC 2013 Passione – La Cantina di Enza (Aglianico 100%). Tre anni di invecchiamento di cui due anni in botte grande. Un aglianico con profumi delicati, fini di spezie rosse, sottobosco, terroso, il tutto giocato su sentori sottili ed eleganti. Al gusto emergono erbe amare, caffè con un sorso molto scorrevole e piacevole dove il tannino e l’acidità sono ben amalgamati, non aggressivi
Aglianico Taurasi DOCG 2011 Padre – La Cantina di Enza (Aglianico 100%). Tre anni di invecchiamento di cui due anni in botti di castagno e barrique usate. Al naso attacco molto balsamico (vernice, acetone) profumi delicati, fini di spezie. In bocca si rivela un vino raffinato, scorrevole e succoso con aromi ampi di radici, rabarbaro, legno di liquirizia, uno degli assaggi più belli.
Macchie Santa Maria – Montemiletto (AV)
Aglianico Taurasi DOCG 2012 – Macchie Santa Maria (Aglianico 100%). Due anni di invecchiamento in botte grande e due anni in bottiglia. All’olfatto toni molto fruttati di marmellata di frutti rossi, ma anche balsamicità (zenzero); al palato ritorno di confettura di frutti rossi (ricorda anche la caramella rossana), tannino molto presente, chiude con aromi terrosi e di erbe amare; abbastanza scorrevole e piacevole da bere.
Villa Raiano – San Michele di Serino (AV)
Aglianico Irpinia DOC 2013 – Villa Raiano (Aglianico 100%). La curiosità di assaggiare un aglianico che al posto legno viene affinato in acciao, cemento e anfora. Al naso sentori non molto intensi di erbe aromatiche e spezie. In bocca emergono erbe amare, radici con acidità e tannino abbastanza equilibrati, ma con il tannino più persistente, finale
Aglianico del Sannio
Fontanavecchia – Torrecuso (BN)
Aglianico del Taburno 2013 – Fontanavecchia (Aglianico 100%), alcol14%. Un anno di botte grande e 2 anni di bottiglia. Tante spezie al naso, poi erbe aromatiche ( rabarbaro), frutta macerata (prugna), note floreali di violetta; in bocca evidenzia aromi fruttati e dolci ( amarena), buona sapidità, un vino di piacevole beva.
Aglianico del Taburno Riserva 2009 Vigna Cataratte – Fontanavecchia (Aglianico 100%), alcol 15%. 4 anni di invecchiamento di cui 14 mesi in barrique. Frutta nera matura al naso; in bocca evidenzia toni fruttati e leggermente surmaturi di visciola e amarena, in parte bilanciati da tannini vivi ma non sgarbati; un finale di bocca con toni molto pepati e persistenti; un vino un po’ troppo sbilanciato su toni dolci ma comunque piacevole da bere
Aglianico di Castel Del Monte
Tormaresca – Minervino Murge (BT)
Aglianico DOC Bocca di Lupo 2014– Tormaresca
(Aglianico 100%)
Nel contesto degli assaggi effettuati, questo vino è quello che più ha sorpreso per la diversità gustativa mostrata; parere condiviso dallo stesso produttore che attribuisce tale diversità sia ai metodi di lavorazione ma soprattutto all’impronta territoriale che effettivamente accomuna i sentori e gli aromi di questo vino a quelli provenienti da altri vitigni pugliesi (Nero di troia, malvasia nera e negro amaro).
Diversità che si manifesta al naso con profumi di macchia mediterranea e soffi balsamici mentolati. In bocca denota grande concentrazione ( derivante anche da uve in leggera surmaturazione e dall’uso della barrique) e aromi di confettura di frutta nera, cioccolato e spezie unite ad una acidità che sorregge la beva.
Aglianico del Vulture
Tenuta I Gelsi – Monticchio Bagni (PZ)
Aglianico del Vulture Basilicata DOC 2012 – Tenuta I Gelsi (Aglianico 100%). Al naso profumi di frutti rossi (ciliegia, amarena) e spezie dolci. In bocca attacco fluido,scorrevole ma con tannini vibranti, astringenti, sicuramente un vino non costruito , che rappresenta correttamente il territorio.
Aglianico del Vulture DOCG 2013 Calaturi – Tenuta I Gelsi (Aglianico 100%). Al naso spezie, erbe (rabarbaro),frutta nera (gelso, mora) e spezie dolci. Ingresso in bocca molto agile e piacevole, con tannini levigati che configura nell’insieme un vino armonico.
Aglianico del Vulture DOCG 2012 Calaturi – Tenuta I Gelsi (Aglianico 100%). Profumi eleganti di frutta nera e spezie. In bocca evidenzia toni più austeri rispetto ai profumi, tannini un po’ più scorbutici rispetto ai precedenti, terrosi; sorso succoso con grande struttura ma anche dinamico, infine un vino che rende sicuramente meglio se accompagnato con il cibo.
Michele Laluce – Venosa (PZ)
Aglianico del Vulture DOC 2013 Zimberno – Michele Laluce (Aglianico 100%). Al naso di spezie nere, macchia mediterranea e profumi balsamici (erbe officinali). Al palato emerge frutta nera (gelso) con retrogusto amaricante (rabarbaro);i tannini sono levigati ( influisce la lavorazione in Tonneau).
Aglianico del Vulture DOCG 2012 Le Drude – Michele Laluce (Aglianico 100%). Due anni in botte grande e uno in bottiglia. Al naso profumi di rabarbaro, zenzero,piccoli frutti neri (ribes, mirtillo). Al palato subito tannicità, aromi di legno di liquirizia; un vino che mostra profondità e territorialità conservando una freschezza di beva molto piacevole.
Aglianico del Vulture DOCG 2008 Le Drude – Michele Laluce (Aglianico 100%). Due anni in botte grande e uno in bottiglia. Profumi più caldi del 2012 ( anche surmaturi) al naso, confettura di frutta (gelso, mora, ribes nero). In bocca si avvertono tannini rotondi, frutta matura e spezie dolci, caffè; un vino un po sbilanciato verso le componenti fruttate e dolci ma ancora sostenuto da una buona acidità.
Grifalco della Lucania – Venosa (PZ)
Aglianico del Vulture DOC 2015 Grifalco – Grifalco (Aglianico 100%). Affinato in diversi legni: barrique tonneau e botte grande. Al naso rabarbaro, erbe aromatiche, frutta nera). Sorso molto dinamico e scorrevole,retrogusto di erbe amare, tannino delicato, grande piacevolezza di beva. Ottimo vino
Aglianico del Vulture DOC 2013 Damaschito – Grifalco (Aglianico 100%). Da vigne di 70 anni, affinato 24 mesi in rovere di slavonia. Al naso erbe aromatiche, spezie dolci (noce moscata, cannella). In bocca confettura frutta dolce (amarena e arancia amara). Beva piacevole, nonostante glia aromi un po’ troppo caldi a fruttati.
Musto Carmelitano – Maschito (PZ)
Aglianico del Vulture DOC 2013 Serra del Prete – Musto Carmelitano (Aglianico 100%). Al naso sentori di spezie (zenzero), balsamico (lavanda) e liquirizia. In bocca un gusto avvolgente con ritorno di rabarbaro,acidità, frutto maturo e croccante, tannino fitto e saporito, tutto integrato in un amalgama molto piacevole e armonico.