La Toscana espugna l’Irpinia a Tenuta Montelaura
di Marco Contursi
Ci sono serate belle a prescindere, anche se sei influenzato e puoi apprezzare a metà i piaceri della tavola. Quella di giovedi sera a Tenuta Montelaura è stata una di queste: per la compagnia, per il clima allegro, per gli ottimi piatti di Flavia e per i vini che li accompagnavano. E dire che stavo per rinunciarvi a causa di un fastidioso raffreddore… Tanti gli amici del food intervenuti, da Luciano Pignataro ad Annibale Discepolo, Antonio Limone, senza dimenticare Mirko Balzano, Ciro Picariello, Mario Laurino, Remigio Aiello, Enza Lambiase, Carmine Capuano.
Che il posto sia molto bello lo sappiamo, che l’accoglienza di Lello, Luigi e Veronica sia calda e familiare pure, che Flavia in cucina sia una in gamba lo abbiamo capito da un pezzo anche se è troppo che non mi fa la torta al cioccolato con salsa calda all’arancia, ma è stato l’insieme che ha lasciato pienamente soddisfatti tutti gli amici intervenuti. E già, perché varcata la soglia della monumentale struttura si è tutti amici e si è trattati come tali.
Il Tema della serata era l’”Irpinia incontra la Toscana” e irpino era l’antipasto composto da mallone, pizza ionna ( con farina di mais) e dalle tomacelle su ketchup di pupacchie, una polpetta di fegato e formaggio per stomaci forti. Tutto davvero buono. Ottimo invece il pastiere montorese, declinato al maschile come mi chiarisce Lello.
Confesso, non visto, mi sono mangiato anche la sua fetta approfittando del fatto che si fosse alzato per salutare un amico. Questo è il rischio che si corre a stare seduti vicino a me e a lasciare il piatto incustodito. Su antipasto e primo, perfetto l’abbinamento con il greco di tufo e il fiano dell’azienda Petilia di Roberto e Teresa Bruno, intervenuti alla serata e di piacevole compagnia.
Buono pure il secondo primo, quello toscano, ossia i pici al ragù di castrato. Eccellente si rivela il secondo, ossia rosticciana e agnello di Mario Laurino serviti con patata alla cenere. Carne succulenta e gustosa che ha richiesto un bis doveroso.
Su pici e carne si è bevuto Rosso e Brunello di Montalcino di Tenuta Brunelli, buoni ma che scomparivano all’assaggio di un ultimo calice di Greco di Petilia come consigliato da Luciano.
Si è chiuso con una fragrante torta di ricotta e cioccolato e un goccio di passito di fiano, con la promessa di farne più spesso di serate cosi. Forse non ti fanno passare il raffreddore ma sono catartiche dalle tante arrabbiature e delusioni della vita di ogni giorno. Torta a cioccolato con salsa calda all’arancia per la prossima volta, ok?
Tenuta Montelaura
Via Due Principati, 101, 83020 Forino AV
Tel. 0825.762500
www.tenutamontelaura.it
[email protected]
Un commento
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…ho capito che i titoli-bufala fanno appeal, Luciano, ma così ottieni l’effetto contrario…chi vuoi che se la beva questa frottola??? :D