La tana della sirena a Montecorice, la memoria dell’orto mare sulla costa cilentana
La Tana della Sirena a Montecorice
Via San Nicola a Mare 14
Tel.320 164 2666
di Marco Contursi
Non mi venite a dire che tutti i posti per mangiare sono uguali. Vuoi mettere un locale asettico con luci fredde e personale ingessato, magari al centro di una metropoli, con un “ristorante” che ha una terrazza sul mare delle ripe Rosse a Montecorice, tra alberi, burattini e una barca che ha fatto decenni di onorata carriera e oggi si gode il meritato riposo, facendo bella mostra di sé al centro sala? E dai…….”non confondiamo l’oro con la tolla”, direbbe un lombardo. E “ristorante” l’ho virgolettato, poiché questa è più una casa con cucina, si ha la netta sensazione infatti di venire a cena da vecchi amici.
E se su questa terrazza cucina una signora che ha fatto la storia degli ultimi 40 anni di ristorazione di questo tratto di costa cilentana, aprendo e lavorando in tanti locali di successo? E se in sala c’è un professore in pensione, che ha avuto come alunni gran parte dei pescatori che attraccano nel vicino porticciolo, e che quindi gli riservano sempre qualche fuoriclasse ittico? E se il vino è uno sfuso locale che scende giù bellino bellino? Se c’è tutto questo, le premesse per una serata da ricordare ci sono tutte, pure se non sei con la persona che ami ma con tre amici, ma poi, pensandoci, vale la pena di innamorarsi ancora?
Raffaella Gorga, ha sangue siciliano ma ormai è cilentana di adozione da sempre. Da 6 anni ha aperto questa terrazza agli amici che vogliono venire a trovarla. Si lavora solo su prenotazione, il menù lo decide il mare, la frittura di pesce non la trovi, e il prezzo è 30-35 euro, per un pasto che vede la pasta, servita per ultima. Perché per ultima? “Per non saziare troppo subito”, mi dice Raffaella, mentre il marito, Giuseppe Lembo, ex professore oggi in pensione, annuisce. A lui, figlio di un pescatore, tocca fare la spesa giù al porticciolo, da quelli che un tempo erano i suoi alunni, e che oggi fanno il mestiere di suo padre.
Raffaella fa una cucina pulita, leggera, con grande uso di erbe selvatiche, che conosce a meraviglia. Il pesce è freschissimo, e del mare antistante, il pane fatto in casa, da farine antiche, l’olio di una bella ragazza di nome Mariapia Paragano.
Io ho provato nell’ordine, un crostino di senatore cappelli, con un profumatissimo pesto di mandorle e finocchietto selvatico, delle inedite polpette di ortiche e uva passa, altre sfiziosissime di calamaro su cipolla di Tropea, una saporita melanzana ripiena di pesce balestra e sgombro, un saraghetto freschissimo in foglia di limone, una carnosa ricciola nera di fondale all’arancia e per finire maccheroncelli di grano risciola con cernia, mandorle e acetosella, buoni buoni buoni.
Abbiamo finito? No, c’è anche il dolce a base di carrube, cioccolato, arancia e finocchietto e un goccio di liquore al mirto fatto da Raffaella.
La sera su questa terrazza si sta da dio, un leggero venticello accarezza i capelli, mentre un soffice divano ti strizza l’occhio, tentatore. E poi ci sono i quadri di tanti pittori che Raffaella ospita, i burattini in legno e stoffa che fa il figliolo artista, e poi……e poi…..c’è sempre questa luna.
Ma come fate a non venirci? Ma come faccio a non tornarci? Ma come fa a non tornare?
Domande irrisolte, da annegare in un ultimo goccio di liquore all’anice stellato. Dopo quello al mirto, ci vuole un tocco esotico, per darti la buonanotte.
In mancanza di un bacio. O di un altro pezzo di dolce al cioccolato.
La Tana della Sirena a Montecorice
Via San Nicola a Mare 14
Tel.320 164 2666
4 Commenti
I commenti sono chiusi.
Un terrone che usa la parola “tolla” fa tenerezza quasi come quando si domanda se vale ancora la pena innamorarsi…
Quanto ad trittico di interrogative irrisolte se ne potrebbe parlare comodamente seduti all’aperto con vista sulla poppa, anche questa va interpretata…
Un’altra bella realtà&scoperta fuori dai circuiti frou frou, ha ragione Luciano, Marco Contursi scatenato, si sarà appena goduto una pietra di Maffiniana memoria…
https://www.youtube.com/watch?v=VrQVSuLOZ2k&feature=share Ma forse per il nostro Contursi “sornione”nei suoi excursus cilentani in notturna(gatta ci cova )andava bene anche Tintarella di Luna per chi non mangia formaggi ma la mozzarella si con “la pelle color latte” che sempre ricerca e spesso si imbatte in locali veri e sinceri dove le parole non contraddicono i fatti che poi sono piatti genuini dall’antipasto al dolce di carrube pianta spontanea lungo tutta la nostra costa.Ad maiora sperando in una partecipazione anche come ripescato e a fine stagione FM
Caro marco concordo sul fatto che la poppa vada interpretata con accurata riflessione, Caro Francesco, nell’attesa dell amico lombardo e della volpe cilentana, ci vediamo io e te per allenarci con qualche buon calice….
Intrigant.Un tête-à-tête pour un flûte a flûte au pays du Cilento: ça me va FM