La staffetta natalizia di Compagni di Blogger | Il Mont Blanc a la moroise
Ecco la prima ricetta a cura di Cooking Planner per la settimana dolce di Compagni di Blogger.
E questa volta si raddoppia: Natale se lo merita! Una settimana non ci bastava e quindi abbiamo deciso, le mi compagne di avventure culinarie ed io, di dedicare una settimana intera ai dolci. Lo so, è un duro lavoro ma qualcuno deve pur farlo!!!! Mettetevi comodi e guardate con calma le varie proposte! Magari vi viene voglia di provarne una oppure vi mettete lì con l’unico scopo di guardare dei bei dolci … in ogni caso si potrà passare un po’ di tempo in maniera piacevole!I dolci natalizi sono un’infinità, specialmente in Italia. Ogni regione ha le sue punte di diamante ed è difficile decidere quale mangiare, normalmente “il dolce del pranzo di natale” si compone di almeno 4 o 5 proposte…un piccolo buffet insomma. Per non parlare poi dello sgranocchiamento continuo durante la tombola (che fai, non mangi un po’ di panettone mentre aspetti l’ultimo numero?), il mercante in fiera (e qui, gli struffoli e il torrone ci stanno benissimo) o sette e mezzo (io la frutta secca ripiena la mangerei, tanto per smorzare l’ansia da gioco). Chi più ne ha più ne metta, insomma. E allora, diamo il via a questa sfilata di dolci: insieme a me oggi c’è Assunta col suo magnifico panettone e il resto della programmazione ve lo lascio, come al solito, nel calendario!
Io avevo voglia di fare un mont blanc. Non è un dolce così comune per la mia famiglia (siamo terroni inside si sa, quindi tipicamente variano fra scauratielli, struffoli, porcedduzzi, cassate, zeppole con zucchero e limone, cannoli cilentani e cannoli di frolla..tutta robetta leggera) e proprio per questo mi interessava dare uno sguardo ad un dolce piemontese che ha tante influenze francesi (non voglio entrare nel merito di chi l’abbia inventato … è Natale e siamo tutti più buoni..poi magari ne riparleremo): il Mont Blanc. Devo dire che spesso ne ho mangiati di troppo dolci e non è mai stato uno fra i miei preferiti, pur provando una forte venerazione per marroni & co. Ma ho sempre pensato di non essermi mai imbattuta nella ricetta giusta. Poi però, in un famose negozio di gastronomia romana, mi sono imbattuta in diversi prodotti a base di marroni, francesi. Erano molto diversi fra loro e soprattutto molto diversi dalla cosiddetta confettura di castagna che si trova abitualmente al Supermercato. Da lì è scatta una piccola ricerca, che mi ha fatto capire la differenza fra patè di marroni, crema di marroni e spread di marroni (tutto francese ahimè)e girando e rigirando sul sito di quel produttore, ho trovato la foto di una ricetta di Mont Blanc creata per loro da Christophe Michalak (in questo momento mi accodo al gridolino di giubilo di tutte le donne che lo conoscono…ma non divaghiamo). Il nome è una garanzia e l’aspetto di quel mont blanc era meraviglioso. Così ho scritto alla ditta che, molto gentilmente, mi ha inviato la ricetta del mont Blanc a la moroise.
Io ho decisamente apportato delle modifiche, in ogni caso vi posso assicurare che usando i prodotti giusti e gli insegnamenti creativi di un pasticcere come Michalak…viene fuori un Mont Blanc davvero particolare.
Una semisfera di cioccolato fondente, ripiena di mousse al patè di marroni e di un inserto di more…..questa è la parte inferiore (tanto per cominciare). Una cascata di spaghetti di crema di marroni, con un inserto di panna montata, con al centro un cuore di meringa … questa è la parte superiore. Un dolce da dedicare ad un ospite speciale, o ad un’amica molto vicina (come, per esempio, alla mia cara Elena…).
Anche questa volta, Luciano Pignataro dixit…ecco l’abbinamento col vino!
“Ancora Moscato, stavolta d’Asti. Oltre l’omologazione, interessante la proposta di L’Armangia a Canelli: I Giao ha una bella beva, fa bene al palato e alla tasca.”
Il Mont Blanc a la moroise
Prep Time: 1 hour
Cook Time: 30 minutes
Total Time: 1 hour, 30 minutes
Ingredienti
Per le semisfere di cioccolato
- 100 g di cioccolato fondente temperato
Per la mousse di marroni
- 150 g di pure di marroni
- 150 g di pasta di marroni
- 180 g di panna
- 2 cucchiai di rum
- 3 g di gelatina
Per l’inserto di panna
- 70 g di panna da montare
- 6 piccole meringhe
Per l’inserto alle more
- 125 g di more
- 3 g di gelatina in foglie
- 80 g di zucchero
- 40 g di glucosio
Per gli spaghetti di castagne
- 150 g di pure di castagne
- 150 g di crema di castagne
Attrezzi da cucina necessari:
- 2 stampi in silicone a forma di semisfere grandi da 6
- 2 stampi di silicone a forma di semisfere piccole per gli inserti
- 1 schiacciapatate
Procedimento
- Per le semisfere di panna e meringhe, montare la panna fresca, riempire le semisfera di dimensione piccola e riempirle con pezzi di meringhe. Riporre in congelatore per almeno 2 ore.
- Per l’inserto di more, mettere le more, lo zucchero e il glucosio in una pentola antiaderente e portare a bollore, su fiamma bassa. Far sobbollire per qualche minuto, passare il tutto al minipiemere e unire il folgio di gelatina messo precedentemente in riprendere in acqua. Versare il contenuto nelle semisfere piccole e mettere in freezer per almeno 3 ore.
- Per le semisfere di cioccolato, spennellare col cioccolato fondete 6 semisfere di silicone. Lasciar freddare qualche minuto e spennellare una seconda volta. Mettere in frigorifero per far indurire le semisfere per 30 minuti.
- Per la mousse di marroni, mescolare il purè di marroni, la pasta di marroni e il rum. Semimontare la panna, e sciogliere in un goccio di acqua la gelatina messa precedentemente a rinvenire in acqua. Unire la gelatina ad un cucchiaio di panna semimontata e poi mescolarla al resto. Unire una parte della panna al composto e man mano tutto il resto.
- Per gli spaghetti di marroni, mescolare il purè di castagne e la crema di castagne.
- Per il montaggio del dolce, tirare fuori le semisfere di cioccolato e riempirle per due terzi con la mousse di castagne- prelevare una semisfera piccola di gelatina alla mora ed inserirla nella mousse. Mettere in freezer.
- Schiacciare delicatamente il composto per gli spaghetti di castagne all’interno delle sei semisfere, dopo aver foderato il tutto con della pellicola (l’ho fatto epr evitare qualsiasi forma di schiacciamento al momento di sformare la semisfera).. Delicatamente, con un cucchiaio formare una piccola cavità, dove deve essere posizionata la semisfera piccola di panna e meringa. Mettere in freezer per qualche ora.
- Qualche ora prima di servire, sformare le due semisfere, unirle e metterle almeno 4 ore in freezer. Eventualmente decorare con un nastro e portare in tavola.
Notes
al tempo totale vanno aggiunti tutti tempi di riposo in freezer delle varie parti
Lunedì 10 Dicembre
Lombardia: Panettone Milanese alto di Assunta http://lacuocadentro.blogspot.it/
Piemonte: Mont Blanc a la moroise di Caris http://www.cookingplanner.it/
Martedì 11 Dicembre
Trentino Alto Adige: Stollen di Pasqualina http://pasqualinaincucina.blogspot.it/
Puglia, Basilicata: Cartellate di Tinuccia http://mollicadipane.blogspot.it/
Mercoledì 12 Dicembre
Emilia Romagna: Spongata di Daniela http://incucinamirilasso.blogspot.it/
Liguria: Pandolce Genovese alto di Sara http://www.cookandthecity.it/
Giovedì 13 Dicembre
Campania: Stuffoli di Maria http://commeamarostuppane.blogspot.it/
Campania: Raffioli alla cassata di Antoniahttp://www.appuntidicucinadirimmel.com/
Venerdì 14 Dicembre
Sicilia: Cucciddati di Rossana http://www.cookingplanner.it/
Calabria: Torrone di Teresa http://www.scattigolosi.com/
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Ciao
che differenza c’è tra crema, pure e pasta di castagne? Dove si possono reperire?
Grazie
Sì, c’è differenza! sono prodotti che presentano differenza sia di ingredienti che di produzione!il più semplice, il purè è solo castagne e acqua (tanto è vero che è anche leggermente amarostico!) Poi ci sono le creme e la pasta, che cominciano con presenza di zucchero, e marroni canditi! in francia fanno differenze su questi 3 prodotti ed è molto comune trovarne in giro (nelle gastronomie ben fornite, puoi trovarne di vari tipi francesi e il prezzo è paragonabile a quello di acune confetture di marroni commerciali)!
Ok,ma in Italia come li riconosciamo?