La Puglia al Vinitaly, sei aziende da scoprire
Una Regione in grande spolvere, una superpotenza che ancora deve prendere coscienza di tutta la sua ricchezza. La Puglia è questo: insieme alla Sicilia e al Veneto è sempre stato il grande serbatoio del vino italiano. Ieri mttina ho girato tra aziende meno conosciute dal grande pubblico riscoprendo una regione eclettica, varia, talvolta incerta sui modelli da adottare (c’è ancora molto internazionale) ma stilisticamente ormai orientata su vini sapidi, freschi e senza eccessi di legno. In una parola: moderni.
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AMASTUOLA
Nata 14 anni fondata da Peppino Montanaro, imprenditore, che ha destinato gran parte dei suoi risparmi all’aricoltura. L’azienda agricola ha circa 400 tra Massafra, Palagiano e Crispiano. Di questi un centinaio sono vitati e compongono l’azienda vitivinicola, tutti a conduzione biologica certificata. L’enologo Giuseppe Bino, formatosi con Ezio Rivella a Montalcino, è tornato nella sua terra per lavorare.
Si producono circa 100mila bottiglie.
www.amastuola.it
Amastuola Bianco 2014 Salento igt
Minutolo e malvasia (75%)
Lavorato in acciaio
Franco cantina sotto i 5 euro
Senza solfiti aggiunti. Sulle fecce per qualche mese. Buona acidità, naso abbastanza discreto. Buon corpo, interessante.
Primitivo 2011 Puglia igp
Uva: primitivo
Vinificato in acciaio, un 30% circa in differenti contenitori di legno.
Franco cantina tra i 5 e i 10 euro
Naso molto ben impattante, gradevole e piacevole. Di grande freschezza, gradevole, sapido. Facile da bere.
Centosassassi 2011 Puglia igp
Uva Primitivo
Solo legno e cemento
Franco cantina: intorno 25 euro
Lunga macerazione. Nasce sul cocuccolo di una collina a 220 metri, risente della salanura, la salsedine portata dallo iodio. Un naso evoluto, ma in bocca è dinamico, piacevole. Chiusura piacevole e intrigante.
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LUCIO LEUCI
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L’azienda nasce con il nonno Lucio, mediatore di uve. Negli anni alla fine degli anni il figlio Pantaleo ’70 costruì la cantina Guagnano. Dalla metà degli anni 2000 Francesco Leuci decide di etichettare in proprio. La superifice è di 25 ettari, coltivati quasi tutti a negroamaro, tre di montelpulciano, chardonnay. L’enologo è Ennio Gagnazzo.
Montele rosso 2013 Salento it
Uva: montepulciano
Lavorato solo in acciaio metodo Kosher
Franco cantina sui 5 euro
Una buona polpa, sapido, lungo e fresco. Di ottima beva, con una chiusura precisa e appagante.
Terra Guaniani 2013 Salento it
Uva: negroamaro
Lavorato solo in acciaio metodo kosher
Franco cantina sui 5 euro
Naso ciliegioso. Al palato c’è buona freschezza confermata, sapido, minerale, davvero una buona beva. Piacevole e fresco.
Altura 2014 rosato Salento igt
Uva negroamaro
Lavorato solo in acciaio
Franco cantina: meno di 5 euro
Naso di frutta rossa, in bocca buon equilibrio tra fruttato e note minerali. Lungo e dissetante.
Varale 2013 Salento igt
Uva: negroamaro e montepulciano
Lavorato in acciaio e legno
Franco cantina: tra i 5 e i 10 euro
Naso ben in equilibrio tra note speziate e frutto rosso, fragola e lampone. Al palato è sapido, fresco, molto veloce, piacevole.
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BONSEGNA
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La cantina fu acquistata da Primo Bonsegna nel 1964 e iniziò a vinificare. Dal 1991 le redini sono passate al figlio Alessandro, ormai vicino alla sua quarantesima vendemmia. Si tratta di circa 20 ettari di vigneto, quasi tutto coltivato a negroamaro e primitivo. Si producono circa 150mila bottiglie.
www.vinibonsegna.it
Danze della Contessa 2014 Salento igt
Uva chardonnay
Lavorato solo in acciaio
Franco cantina: meno di cinque euro
Naso di mela, albicocca. Di buon corpo ma sostenuto da una buona freschezza. Ampio e lungo.
Baia di Uluzzi 2013 Salento igt
Uva: primitivo
Lavorato solo in acciaio
Franco cantina: meno di 5 euro
Gran bel naso dolce e piacevole, in bocca attacca sapido, salmastro, con un corredo di note balsamiche. Grande massa, caldo, ma sostenuto da una meravigliosa freschezza.
Primo 2012 Salento igt
Uva: primitivo e negroamaro a metà
Lavorato in acciaio e legno
Franco cantina: tra 5 a 10 euro
Naso speziato, balsamico, decisamente piacevole. Buona polpa fresca piacevole. In bocca si ritrova tutto, sostenuto dall’acidità. Chiusura amara, precisa e piacevole. Un vino da aspettare nel tempo perché sicuramente ci guadagna con l’evoluzione.
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VECCHIA TORRE
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Fu fondata nel 1959 da circa 50 soci a Leverano . Un numero che adesso è salito sino a 1200 soci che insieme coltivato altrettanti ettari. L’enologo è Ennio Cagnazzo. La cantina produce 100mila bottiglia.
www.cantinavecchiatorre.it
Vermentino 2014 Salento igt
Uva: vermentino
Lavorato solo in acciaio
Franco cantina: sotto i 5 euro
Naso di macchia mediterraneo e frutta a polpa bianca. In bocca note dolci ma chiusura sapida e fresca. Da frutti di mare.
Negroamaro rosato 2014 Salento igt
Uva: negroamaro
Lavorato solo in acciaio
Franco cantina: sotto i 5 euro
Bel rosato pimpante, con buona frutta rossa e piacevole lunghezza. Finale amarognolo, ripulente, che invita nuovamente alla beva. Molto abbinabile.
50 anniversario 2010 Salento igt
Uva: negroamaro syrah
Lavorato in acciaio e legno
Franco cantina: sui 5,50 euro
Rosso da Nuovo Mondo, tutto è esuberante: il naso fruttato e ovviamente pepato, l’alcol, la struttura. Il vino però è ben risolto dalla freschezza e dalla sapidità al palato che regala buona bevibilità. Tanta giovinezza anche dopo cinque anni. Da bere subito.
Barocco Reale 2011 Salento igt
Uva: primitivo
Lavorato in acciaio e legno
Franco cantina: sui sei euro
Bel naso balsamico, resinoso e fruttato. L’uva è leggermente ,ma piacevolmente surmatura, enorme mole di acidità e piacevolezza assoluta. Da aspettare l’estate prima di iniziare a tracannarlo a go go.
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SCHOLA SARMENTI
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L’azienda nasce ufficialmente nel 2000 anche se l’attività inizia dal nonno. Siamo a Nardò. L’obiettivo è produrre vini da vigneti autoctoni, preferibilmente da alberello. Lorenzo Marra e Alessandro Calabrese, cognati, conducono questa azienda. Conduzione biologica quasi tutta certificata. Sono circa 20 ettari e si producono circa 600mila bottiglie. L’enologo è Benedetto Loruzzo.
www.scholasarmenti.it
Fiano 2014 Salento igt
Uva: fiano
Lavorato in acciaio
Franco Cantina: sui 6 euro
Note agrumata e di mela verde che ritornano in bocca con molta piacevolezza. In questa fase è ancora prematuro, ma sicuramente con buone prospettive di evoluzione.
Masserei 2014 Nardò doc
Uva: negroamaro
Lavorato in acciaio
Fascia di prezzo: sui 5 euro
Rosato di buon corpo, fruttato, decisamente piacevole. Sapido, utile neli abbinamenti. Da bere subito.
Roccamora Negroamaro 2013 Nardò doc
Uva: negroamaro
Lavorato solo in acciaio
Franco cantina: sui 5 euro
Ottenuto da laberelli di 40 anni circa. Grande freschezza, bevibilità, frutta croccante e piacevoli note vegetali. Ha un grande allungo nel finale. Vino facile, allegro e da abbinamento.
Nauna 2011 Salento igt
Uva: negroamaro e primitivo
Lavorato in acciaio e legno
Franco cantina: 13,5 euro
Nasce da una grande selezioni di uva da viti antiche. Il Primitivo domina, anche perché raccolto in surmaturazione, il negroamaro bilancia in freschezza e note sapide. Nel complesso un vino imponente, caldo, di buona beva.
Diciotto 2012 Primitivo Salento igt
Uva: primitivo
Lavorato prima in acciaio e poi in botti
Franco Cantina: 31 euro
Appena tremila bottiglie ottenute da uve raccolte da laberello di 80 anni. Naso surmaturo, piacevole, lungo. In bocca è imponente, materico, al tempo stesso elastico e lungo. Da agnello alla brace.
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TENUTA GIUSTINO
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Da 9 anni ha operato Pulsano in provincia di Taranto, in procinto di trasferirsi a San Giorgio Ionico. La proprietà dell’azienda è la famiglia Papadopoli. L’enologo è Benedetto Lorusso, si coltivano 15 ettari per una produzione di circa 150mila bottiglie.
Illuminato Fiano 2014 Salento igt
Uva: minutolo
Lavorato in acciaio
Franco cantina, sui 5 euro
Bel naso semiaromatico, mela, macchia mediterranea. La beva è fresca, agrumata, molto fine ed elegante.
Iento Malvasia frizzante 2014 Puglia igt
Uva: malvasia
Lavorato in acciaio, metodo charmat
Franco cantina sui 5 euro
Note dolci al naso e in bocca, da frutti di mare.
Vecchio Sogno Negroamaro 2012 Salento igt
Uva: negroamaro
Lavorato in acciaio
Franco cantina: sui 6 euro
Bel frutto rosso ciliegioso, maturo ma non cotto. La lavorazione esalta la freschezza e lo rende decisamente abbinabile sulla cucina tradizionale. Tanno ben risolti ma presenti. Chiusura lunga, pulita, precisa.
Patù 2013 Primitivo Salento igt
Uva: primitivo
Lavorato in acciaio
Franco cantina: sui 6 euro
Un primitivo fresco, interessante, bevibile e dissetante. Decisamente un grande prodotto che si esprime al meglio sulla cucina tradizionale.