La polenta concia: ricetta piemontese
di Floriana Barone
Polenta, burro fuso e formaggio: si chiama polenta concia ed è una specialità tipica della Valle d’Aosta, del Piemonte e della Lombardia. Un piatto molto ricco, preparato con l’aggiunta di alcuni formaggi caratteristici di queste regioni, come la fontina Dop, il maccagno biellese o diversi tipi di toma.
È conosciuta anche come polenta “uncia” e, cioè, “unta” e affonda le sue origini nella tradizione contadina.
La ricetta arriva dalla famiglia Beata di Loranzè (TO), un paesino diviso in due centri abitati, tra boschi di acacie e vigneti, che dista meno di 20 chilometri dalla Valle d’Aosta. Si usa preparare la polenta concia soprattutto nelle baite di montagna valdostane e in quelle dell’Alto Piemonte.
I formaggi, il burro fuso e un quantitativo leggermente maggiore d’acqua in cottura rendono la polenta molto morbida ed estremamente “filante”. E, dettaglio non trascurabile, per mantenere la polenta cremosa dopo la cottura, è preferibile lasciarla al caldo all’interno del pentolone.
Ricetta di Beata di Loranzè
Ingredienti per
- 1 kg di farina di mais
- 4 litri e mezzo d’acqua
- 700/800 g di formaggi morbidi, come toma o fontina Dop
- 125/150 g di burro
- sale q.b. per l’acqua
- un goccio d’olio extravergine d’oliva da aggiungere nell’acqua prima della farina
Preparazione
Tagliare a pezzettini i formaggi e accendere il pentolone d’acqua salata per la polenta, che deve essere alto e, possibilmente, in rame o in ghisa. Portare a ebollizione l’acqua e aggiungere prima un filo l’olio per evitare i grumi e, poi, la farina di mais a pioggia. Iniziare quindi a mescolare spesso con un cucchiaio di legno o con una frusta, fino a ottenere la consistenza ideale (ci vorranno circa 30/40 minuti). Nel frattempo, scaldare il burro a fuoco lento in un pentolino per farlo fondere. Quando la polenta è cotta, aggiungere i formaggi, girare bene per farli sciogliere, aggiungere il burro fuso e continuare a girare per amalgamare il tutto. Portare a tavola la polenta molto calda per ottenere l’“effetto filante". Al piatto di polenta si può aggiungere una spolverata di pepe nero.