La pizza napoletana all’acqua di mare: Guglielmo e Valerio Vuolo da Fratelli Cuore a Firenze
Pizza napoletana tradizionale: è andata pure la serata con Guglielmo Vuolo – Consigliere nazionale, Fiduciario regionale e Capo Istruttore della Associazione Verace Pizza Napoletana (AVPN) – che, da pizzaiolo di terza generazione, ha portato la sua sapienza artigiana a Firenze, solo per una sera.
Guglielmo Vuolo prepara l’assoluto di marinara (video) https://www.youtube.com/watch?v=SdRbVxiGbBE
L’evento su Facebook è andato molto forte, superando abbondantemente il migliaio di follower (ancora sto a chiedermi come mai!) ed è stato facile far sold out: le prenotazioni online si sono chiuse in una decina di minuti! Guglielmo Vuolo arriva a Firenze dopo la bella serata degustativa del mese scorso con Giuseppe Pignalosa per cui qualcuno è riuscito a partecipar ad ambedue le serate, qualcun’altro s’è fatto tanta strada pur di poter partecipare alla degustazione: il trofeo va ad un partecipante che s’è organizzato per esser a Firenze il 16 maggio pur essendo residente a Vicenza ma devo citare, per il rilevante impegno chilometrico, anche gli amici Livornesi e l’amica (Salernitana) che vive a Cecina nonché una paio di di cinesi che hanno scoperto la degustazione da Facebook e son riuscite a rientrare tra i partecipanti confermati. La serata degustativa ha avuto luogo da Fratelli Cuore alla stazione di Santa Maria Novella ed il focus culturale era la pizza napoletana all’acqua di mare preparata da uno dei più integralisti e rappresentativi pizzaioli napoletani della pizza napoletana a Napoli, Guglielmo Vuolo che per l’occasione era accompagnato da suo figlio Valerio.
Ospitare un artigiano pizzaiolo rappresenta, per me, sempre una responsabilità: la logistica, il forno a legna da studiare e padroneggiare, le problematiche organizzative che si presentano a concordar tutti i dettagli, ma ce l’abbiamo fatta e quasi tutti hanno capito lo spirito della serata (non tutti, ma il consenso Staliniano non c’interessa e le critiche, se non pretestuose, sono uno stimolo a migliorare!).
Tutte le pizze in degustazione sono state preparate da Guglielmo Vuolo con impasto senza sale aggiunto, con sola acqua di mare purissima e certificata made in Italy: per la città di Firenze, quasi per tutti i presenti in sala una novità assoluta.
Abbiamo mangiato, in degustazione social come sempre (tavoli da 8, in comune)
- SCUGNIZZIELLI (straccetti di pasta di pizza fritti con ricotta di Bufala, cicoli di maiale Nero casertano e zeste di limone)
- COSTIERA (pizza al forno: letto di basilico e provola di Agerola, fiordilatte, ciuffetti di ricotta; a crudo olio al basilico e zeste di limone )
- ASSOLUTO DI MARINARA ( Pomodoro San Marzano dop, del Piennolo del Vesuvio, Pomodoro del Piennolo Giallo, Corbarino)
- MERGELLINA (pizza al forno: Fior di latte di Agerola, Pomodoro San Marzano essiccato al sole, Lupino gigante di variano Presidio SF, cipolle di Montoro, Basilcioiennolo del Vesuvio acqua e sale , alici fresche, origano degli Alburni,aglio dell’Ufita, trito di prezzemolo e semi di canapa)
- MARGHERITA CLASSICA (pizza al forno: Pomodoro San Marzano Dop, roulette russa di Mozzarella di Bufala o Fior di latte di Agerola e Mozzarella di Bufala affumicata, retroscorza grattugiata di Parmigiano Reggiano)
Hanno supportato la serata
- Oro di Napoli, birra chiara artigianale Maneba di Nello Marciano (Striano, Napoli)
- Coda di Volpe, Cantina Donna Chiara di Ilaria Petitto (Montefalcione, Avellino)
Sulla e con la pizza di Guglielmo Vuolo aziende del territorio campano
- le verdure e il pomodoro di Agriselva, azienda certificata in regime di lotta integrata dei fratelli Petrella
- la Mozzarella di Bufala campana Dop e i latticini della azienda la Baronia di Giuseppe Cutillo.
A me è piaciuta molto la pizza costiera: il limone va di moda ed è una moda che mi garba ! Ho trovato iconica, rappresentativa della tradizione napoletana verace, la margherita.
Io mi son divertito e, mi è parso di capire, Guglielmo Vuolo anche. Credetemi: è un gran lavoro, la tensione legata al far in modo che tutti possano divertirsi ed arricchirsi – sia i partecipanti, paganti, sia lo staff del pizzaiolo in visita – e mi pare che, tutto sommato, la serata sia riuscita. L’obiettivo culturale che mi pongo, con queste serate, di far conoscere la filosofia – meno la persona che Guglielmo Vuolo è molto poco celebrity, una persona schiva, solida e professionale, con i piedi per terra – della pizza napoletana interpretata da un artigiano di vecchia scuola che non è rimasto, comunque, al palo. E’ stato divertente venire a conoscenza del fatto che Guglielmo Vuolo ha vissuto a Firenze, da bambino, e quindi ritornava in città con una certa trepidazione: accompagnò suo padre, Enrico Vuolo, che startuppava la pizzeria di una storica attività ristorativa fiorentina, il Nuti in Borgo San Lorenzo. Volete sapere qual è la madeleine fiorentina di Guglielmo Vuolo? Lo zuccotto ! E’ stata mia cura rinverdire i ricordi dell’infanzia fiorentina: t’è garbato lo zuccotto di Vivoli, Guglielmo ? ;-)
NdS: sto già lavorando alla prossima serata degustativa !
Grazie all’amico Mauro Martelli per le foto.