La pizza fritta di Pasquale e Gaetano Torrente a Lsdm Parigi
di Laura Guerra
Etonnante, sorprendente; fondante, che si scioglie in bocca; supér, superlativa. Sono solo alcuni dei commenti entusiasti raccolti fra i partecipanti al primo atelier gourmet “La Grande école de la friture à l’italienne” all’assaggio della pizza fritta di Gaetano e Pasquale Torrente.
Il laboratorio, organizzato da LSDM – Le Strade della Mozzarella e moderato da Enzo Vizzari, direttore delle guide Espresso, ha portato al Grand Tasting al Carrousel du Louvre, il sapore autentico di un piatto nato a Napoli in tempo di guerra da pochi ingredienti poveri: farina acqua un po’ di lievito per un impasto farcito di ricotta fresca, provolone, cicoli di maiale e pepe, chiuso a forma di calzone e fritto in abbondante olio. “Era una merenda popolare – ha raccontato il patron del Convento di Cetara – nata per saziare la fame, si friggeva per strada in grandi pentoloni di ferro”.
La versione contemporanea di Pasquale Torrente prevede la generosa aggiunta di mozzarella di bufala e frittura utilizzando Frienn olio di semi di girasole altoleico, senza olio di palma, con aggiunta di essenza di rosmarino che ne stabilizza la temperatura a 180 gradi.
In abbinamento Enzo Vizzari, che ha appena firmato la Guida Vini 2017 Espresso, ha proposto un Franciacorta Brut, Bellavista Grand Cuvée Teatro della Scala 2011.
Lo chef friggitore affiancato dal figlio Gaetano, in cucina ad Erbusco alla locanda “Pane Burro e Alici” ha servito al pubblico parigino in sala le alici della costiera amalfitana su pane di Matera e burro francese, merenda che esalta i i sapori mediterranei in un perfetto incontro di gusto Cetara-Parigi.