La Pasqua in tavola, suggerimenti per i vini per le festività


La Pasqua in tavola

La Pasqua in tavola

di Gennaro Miele

Nelle festività pasquali è presente una ritualità comune in tutto il mondo, un linguaggio universale come quello gastronomico che nelle diverse regioni assume storie e tradizioni differenti ma ugualmente golose e attese da tutti. In questa settimana, in Campania, sono tre i momenti più importanti in cui sulle nostre tavole si ripropongono preparazioni pasquali. Partendo dal Giovedì Santo dove è doveroso non consumare carne ma piuttosto una ricca zuppa di cozze, magari con aggiunta di polipo, che ammorbidiscono con il loro sugo le classiche freselle. L’abbinamento con questa sfiziosa preparazione è un bianco di buona struttura come Foja un Greco del Sannio di Cantina di Solopaca. Il giorno della Pasqua vede a tavola protagonista la carne: l’entrée è dedicata al piatto santo, una ricca selezione di salumi accompagnati dalla classica ricotta salata, ad accompagnare questo importante antipasto possiamo spaziare dal Regina Isabella, bianco frizzante da uve Falanghina, della casa vinicola Mustilli, ad uno spumante rosato brut da uve Aglianico dell’azienda La Molara. Ogni festa non è tale se non ha un suo dolce identitario e per noi Napoletani il profumo del grano cotto, dei cedri e dell’essenza di fior d’arancio si sintetizzano nell’assaggio della Pastiera che validamente va accompagnata da un affascinante passito ischitano come il Sygnum di Cantine Mazzella da un blend di Biancolella, Forastera e Levante. Una festa senza una passeggiata non può dirsi tale e Pasqua non fa eccezione il Lunedì dell’Angelo infatti è l’occasione di una gita fuori porta portando con sé il classico Tortano Napoletano, preparazione ricca, un impasto speziato al pepe e cotto in forno e ripieno di salumi e formaggi, un vino dal tono morbido ma di buona struttura è l’ideale, come ad esempio il Piedirosso Sannio di Cantine Tizzano. Buona Calice e Buona Pasqua.