La Noggheje e gli altri salumi rari di Pietramontecorvino (FG)


i salumi Santoro

i salumi Santoro

di Marco Contursi

Siamo nei monti dauni, nel piccolissimo comune di Pietramontecorvino in provincia di Foggia. Qui viene prodotta la Noggheje, un salume raro. A mantenere viva la tradizione di questo salume antico è rimasto un solo artigiano, Pasquale Santoro che non ha dimenticato gli insegnamenti degli anziani norcini del posto.

Noggheje serata onas

Noggheje serata onas

La noggheje è un salume a pezzo intero che si ricava dal costato del maiale, che viene opportunamente rifilato, condito con solo sale e spezie locali (peperoncino, finocchietto), messo in un budello e appeso in ambiente fresco per almeno 4/5 mesi. Il risultato è un prodotto profumato e dal sapore antico, realizzato senza additivi chimici ma solo tanta sapienza e tanta pazienza.

Noggheje esposta

Noggheje esposta

E’ sicuramente il più rappresentativo dei salumi di questo paese della Capitanata che vanta un bellissimo Palazzo Ducale e una torre Normanna che vide tra i suoi ospiti pure Carlo d’ Angiò. Ricordiamo che in questa terra un tempo pascolavano liberi i suini neri, della pregiata razza apulo-calabrese, oggi sostituita dalle più prolifiche razze a manto chiaro, con cui vengono realizzati i salumi tipici del posto.

le salsicce

le salsicce

Ma ci sono anche altre specialità locali che meritano di essere raccontate, tra cui la soppressata che non è un insaccato a carne trita come il nome farebbe pensare ma, qui a Pietramontecorvino, un pezzo intero di polpa, aromatizzato con peperoncino e sale e messo in un budello naturale per almeno due mesi prima di essere consumato a fette con pane caldo locale e un generoso bicchiere di nero di Troia o di Cacc’e Mitt di Lucera.

salumi Santoro in fiera

salumi Santoro in fiera

Infine va fatta menzione delle costine essiccate che sono le tracchie del maiale, condite con abbondante peperone sia dolce che piccante, sale e messe ad essiccare, un tempo quando erano pronte venivano messe sotto sugna e tirate via da questo sottovuoto ante litteram nelle sere di inverno quando gli uomini sostavano vicino al camino, raccontandosi aneddoti e mangiando questo salume particolare, staccando la poca carne dall’osso con un coltello, e accompagnandola con pane tostato sul fuoco e vino rosso. Un bel modo di trascorrere le fredde sere invernali, tramandandosi oralmente usi e tradizioni di questa terra poco conosciuta nel resto d’Italia, rispetto ad altre zone della Puglia quali il Salento e la Valle d’Itria ma ricchissima di specialità gastronomiche come appunto al Noggheje, la soppressata e le costine salate. Salumi antichi che raccontano di un mondo agro-pastorale che va scomparendo, sostituito dalle più redditizie pale eoliche e dalla frenesia dei tempi moderni, che non prevede più la possibilità di sostare per ore vicino al focolare, parlando con gli amici di una vita e staccando pezzi di carne al peperoncino che richiedeva una corposa dose del robusto vino rosso locale per smorzare l’effetto piccante della capsicina, che ricordiamo essere solubile nei grassi e nell’alcol.

Un territorio, quello di Pietramontecorvino che merita di essere scoperto, facendo tappa al salumificio Santoro, magari telefonando a Pasquale per concordare una visita, e Pasquale saprà indirizzarvi anche ad un B&B di proprietà della sorella e ad alcune attività di ristorazione tradizionale della zona.

 

Salumificio Santoro
via Morzillo 15 Pietramontecorvino (Fg)
tel 3475765635

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