La Neviera a Bucchianico: la sede ideale per bere un Plateo 2009 di Agriverde
Ristorante La Neviera a Bucchianico
Via Capppellina San Camillo 6
Tel.0871.382145
www.ristorantelaneviera.it
di Andrea De Palma
Perché andare a Bucchianico? Piccolo centro di 5000 anime nella provincia di Chieti, a 365 mt sul livello del mare: intanto perché ha un gradevole centro storico, pulito e accogliente, e poi, motivo non da poco, puoi passare un fine settimana lontano da caos e godere di una vista mozzafiato, su un territorio incontaminato, ma soprattutto c’è Giulietta, non quella di Romeo ma, una quarantenne tutto pepe, fisico da maratoneta, e tanta voglia di emergere con il suo gradevole ristorante.
Il paesino risale al 1200 con un centro storico accogliente, facilissimo da raggiungere perché vicinissimo all’autostrada e pochi km dalle piste da sci , insomma, ce ne per un programmino interessante.
Tutto parte dai genitori che gli infondono la voglia di fare cucina e dar da mangiare, inizialmente fa esperienza in pasticceria, poi incontra il suo attuale compago Massimiliano e avviano un’enoteca con cucina; ma la passione prende il sopravvento e porta Giulietta a leggere e a studiare da autodidatta, e dal 2005 apre il suo ristorante in un angolo incontaminato dell’Abruzzo, dove in estate godrete di un panorama mozzafiato e aria purissima, un angolo di paradiso, dove buttare il telefono e dimenticarsi dello stress quotidiano: le foto sono più eloquenti delle parole.
L’occasione è un pranzo con l’amico Gianni di Carlo, persona squisita e vera, nonchè proprietario della cantina Agriverde.
Un’azienda completa che produce vini di ottima qualità, da sempre attenda all’eco-sostenibilità e al rispetto del territorio e delle sue tradizioni; ma è anche ristorante e centro benessere: non solo vino da bere ma vino da vivere per un’esperienza di benessere unica…
Arriviamo al ristorante, in un giorno di prima neve, scenari da fiaba, e poi si apre la porta, con Massimo che ci accoglie, ambiente caldo e rassicurante, tavoli ben apparecchiati e tanta serenità.
Giulietta predilige i prodotti del territorio e, anche se autodidatta, la sua cucina mostra una sufficiente conoscenza di tecniche e metodi molto moderni, ricercando sempre leggerezza e pulizia di gusto.
Esordio con Cannolo croccante e ricotta di mucca su gelatina di Gazpacho, sapore freschissimo che ravviva un palato anestetizzato dall’Inverno.
A seguire una Tartare di marchigiana allevata in Abruzzo, caviale di aceto balsamico e spugna di rabarbaro con maionese ai capperi: un piatto semplice e immediato dove nessun sapore si sovrapponeva, apparentemente scontato ma da fare invidia alla blasonata Fassona piemontese.
La carta dei vini è quasi tutta regionale, ma noi, decidiamo di restare in casa e partiamo con un Pecorino 2015 di Agriverde, pulito e floreale al naso con delicati sentori agrumati, ideale per contrastare anche la morbidezza e succulenza della carne.
Gli antipasti proseguono con Il Baccalà con “Pipidigno” (peperone), ventricina Vastese e cipolla bianca di Fara; un piatto essenziale e gustoso, momento della tradizione abruzzese, non può che strappare applausi.
Poi passiamo ad un Pancotto con petto di quaglia, fagiolo tondino del Tavo e aglio rosso di Sulmona, ricetta interessante ma sottotono in confronto alle altre.
Molto buona la Tagliatella fresca di Giulietta con ragu delicato di papera muta locale con zafferano di Navelli.
Con i piatti suddetti Massimiliano ci sbicchiera il Montepulciano Natum 2014 vino biologico vengano, contraddistinto da pulizia palato, nota tipica di pellame e cuoio nei profumi e sbuffi di rafano; la bocca è snella con buona acidità e pulizia tannica, con finale delicato e rinfrescante, un vino quotidiano da bere a tutto pasto.
Il meglio arriva con il Filetto di marchigiana di Pianella, stufato di cipolla di Fara Figliorumpetri e rape ripassate all’aglio di Sulmona: piatto succulento dalle note morbidissime dovute alla cipolla cotta stufate e tirate benissimo. Anche se sazio, ho finito piacevolmente il piatto.
E qui non poteva mancare il mitico Montepulciano Plateo 2009, vino di punta di Agriverde, ancora troppo giovane, al primo sorso sembra di avere cioccolato fondente in bocca; i profumi sfoggiano spezie a non finire come sandalo, china, note vegetali, resina ed erbe balsamiche; ingresso al palato sontuoso con spalla acida granitica, tannini importanti e ben lavorati dalla sosta prolungata in barrique nuove, molto sapido e minerale. Questo vino è ottenuto dalle uve provenienti dal vigneto Donna Mira, macerazione e fermentazione prolungata in acciaio e maturazione per 12 mesi in barrique nuove di varie provenienza.
Delizioso il dessert fatto con una Spugna allo yogurt acido con crema pasticciera Aurum, quenelle di cioccolato bianco e anice: finale eccellente con una ratafià di Praesidium.
Cantina Agriverde
Via Stortini 32/a
66020 Caldari di Ortona (Chieti)
tel.: +39 085 9032101
www.agriverde.it
Ristorante La Neviera
Via Cappellina S.Camillo 6
Bucchianico (CH)
Cell. 320/7773936
Tel. 0871/382145
[email protected]
www.ristorantelaneviera.it
Un commento
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Grazie Andrea !