La neve e i ristoranti: Osteria del Povero Diavolo a Torriana
di Leo Ciomei
Siamo stati bersagliati in questi giorni da resoconti e cronache più o meno interessanti sull’ormai consolidato successo di Identità Golose. Questo succedeva nel nostro micromondo gastronomico. Cosa leggeva e vedeva sui TG invece il resto della popolazione italica, dopo la sbornia collettiva sul naufragio del Giglio ? Il maltempo. Mai come negli ultimi dieci giorni siamo stati invasi da colonnelli dell’aeronautica, espertoni meteo, siti web, polemiche, protezione civile, ecc…
Tutti noi, chi più chi meno, siamo stati toccati da questa emergenza invernale. Ieri sera però leggendo l’ennesima notizia meteo sul Televideo (sì, nonostante internet, ci sono ancora affezionato) ho notato che veniva citato il paese di Torriana, sopra Rimini. Torriana, Torriana… cosa mi ricorda questo nome ?
Ma è il paesello dell’Osteria del Povero Diavolo dello chef Piergiorgio Parini !
Poveretti, ho pensato, chissà cosa stanno passando. Ho conosciuto questa estate sia lui che il patron Fausto Fratti e mi sono sembrate, indipendentemente dalla cucina (ottima, peraltro), belle persone. Stamani quindi ho chiamato l’unico (e chi se non l’infernale Maffin?) che poteva avere il cellulare di uno dei due, mi ha ringraziato della proposta e gli ha mandato subito un messaggio per sentire come andava.
Purtroppo la situazione è peggiore di come è mostrata dalla tv. Il ristorante è quasi irraggiungibile, situato com’è sul colletto sopra il paese. La neve ha raggiunto i due metri di altezza, sta nevicando praticamente da giorni e il miglioramento dovrebbe arrivare solo da martedì. Incrociamo le dita e speriamo che i tetti resistano a tale massa di neve.
Inutile dire che gli affari per questo primo periodo dell’anno sono compromessi. A noi non resta che dare massima solidarietà a questi amici in difficoltà e possiamo solo scrivere e promettere che andremo a trovarli appena sarà tutto finito.
Analoga situazione per Riccardo Agostini del Piastrino di Pennabilli, solita zona disastrata in Valmarecchia.
Un pensiero va anche a Niko Romito e al suo nuovo Casadonna, hotel/ristorante, di Castel di Sangro (AQ) anch’esso sommerso dalla neve, a Salvatore Tassa de Le Colline Ciociare di Acuto (FR) e a tutti i ristoratori delle Marche e dell’Emilia-Romagna, sicuramente impreparati a questa nevicata.
7 Commenti
I commenti sono chiusi.
D’accordo, un abbraccio a tutti…e forza!!!!
Un’altra bella botta per la ristorazione italiana, da noi si dice ” ‘a copp’ o cuott’ ll’acqua vulluta “(da sopra al cotto l’acqua bollita)…speriamo bene ;-))
Lello fai pubblicare le foto dei nostri ristoranti e trattorie sepolti dalla neve!
Ma quale neve, che dici Oreste!!! Se ti sente Caldoro… :-((((
Non scherziamo squadre usto fatto, perché c’e stato qualche morto! La vicenda non può finire così !
um caro saluto a Piergiorgio, ci vediamo a neve sciolta. Ciao lido
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