La Mozzarella Dolce di Chicco Cerea e il Piccione Fuggito. Ma rimane il bacalà
di Tommaso Esposito
Chicco Cerea ce la metta tutta e porta con sé un video per rendere quaggiù l’atmosfera della sua cucina Da Vittorio in quel di Bussaporto nel bergamasco.
Ma lo sguardo coglie l’orizzonte della sala dove il ruscello scorre e il cielo comincia a essere sempre più terso.
Cosicché il profumo delle bufale prossime alla mungitura attraversa la grande tersa vetrata insieme ai raggi del sole riapparso al tramonto.
Luigi Cremona dice la sua sulla storia dei Cerea, che è bella e appassionante.
Poi si prepara la Mozzarella Dolce.
Che sta lì beata nel piatto.
Ma non è bufala.
Pare, ma non è.
Nasce dalla nappatura del latte che diviene maccaturo in cui raccogliere l’essenza semifredda.
L’accompagna un pomodoro confit e qualche linea di rosso lampone.
Complessa manovra.
Poi c’è il viaggio del piccione da Est a Ovest che viene appena descritto e veloce passa tra i tavoli.
Non si riesce ad accoglierlo né si assaggia.
Il Cremoso di patate con bufala, baccalà e le sue trippette al pomodoro invece sì.
Ed è buono.
Piacione.
Un commento
I commenti sono chiusi.
Devo dire che la mozzarella dolce della foto, rispetto a quella che ho visto fare da Naru, il loro pasticciere giapponese (dall’Oriente, infatti, arriva la tecnica dei fogli di caseina), lascia un po’ a desiderare all’aspetto. A Cuochi in scena, due settimane fa a Bergamo, molti l’hanno trovata geniale, altri disgustosa per la consistenza della pellicola esterna.