La Margherita Verace la pizza intitolata Bono Vox, da Pizzaioli Veraci a Toledo
di Laura Guerra
Eccola, è la Margherita Verace con due bocconcini di bufala dop freschi al centro, la pizza gustata da Bono Vox, frontman degli U2, dopo il concerto evento al teatro San Carlo.
L’ha mangiata da Pizzaioli Veraci a Toledo preparata da Gianluca Nocerino, in sala Christian Capparella e Francesco Borrelli che hanno accolto la rockstar irlandese.
La pizza che gli hanno servito, abitualmente in menu, è in stile napoletano classico, cornicione morbido e pronunciato, impasto gustoso e fragrante guarnito da condimenti freschi, equilibrati nella generosità e completati da un bel giro di olio extravergine di qualità.
Il locale è uno dei tre attivi in città sotto il brand Pizzaioli Veraci: oltre a quello di Toledo, apertura seguita al primo nel quartiere Fuorigrotta, si è aggiunto l’ultimo in via Scarlatti al Vomero che vi racconto.
Da novembre dello scorso anno le sale luminose e ben arredate sono frequentate abitualmente dai napoletani – prevalentemente famiglie e comitive di giovani- della zona collinare.
Gli ambienti sono ampi e confortevoli, arredati nei colori mediterranei che danno eleganza e calore all’iconografia della di Napoli e della pizza. Gli spazi sono funzionali e rispettosi dei clienti, della brigata di lavoro, delle norme che ne regolano l’uso.
A partire della postazione per il gluten free organizzata in una stanza a parte in modo rigoroso, sicuro dove è all’opera il pizzaiolo dedicato Carmine De Stefano.
Al lavoro ai banchi e al forno dove ci sono Andrea Nocerino e Gennaro Brambilla, si affianca quello in cucina guidata dallo chef Gennaro Esposito.
Tutto è pulito, arioso: arredi lucidi, banchi specchiati, divise immacolate ed ordinate, si pratica un’idea di benessere che circola nel fare competente di tutti. E, arriva naturalmente nel piatto.
Oltre alla pizza il format prevede le immancabili fritturine croccanti e una bella scelta di piatti tipici napoletani, ho scelto la “Genovese”. Porzione abbondante e condita con generosità; gli ziti al dente al punto giusto ben sposati con la salsa di cipolla ramata, carne di manzo, pecorino.
Un piatto goloso, un vero comfort food capace di sottolineare la domenica appagando il palato per equilibrio e quantità di carne che lo rende un pasto completo.
Firma del menu sono le guarniture di salse e fondute che completano i piatti senza esagerare, strizzando l’occhio al foodporn.
Chiudo con i dolci di Sal de Riso serviti alla giusta temperatura.
La proposta è accompagnata da una lista delle bevande che pur prevedendo bibite e birre industriali, spazia senza esagerazioni verso le birre artigianali, buone etichette di vini campani e una piccola selezione di bollicine.
Da tutto l’insieme emerge come un filo invisibile il pensiero che sta alla base del progetto: partire dalla tradizione classica della trattoria e pizzeria partenopea e proporla in una formula più easy capace di attrarre i giovani e i turisti.