La lasagna di Capodanno a Tenuta Montelaura
Lasagna che vai, paese che trovi
Paese che vai usanze che trovi. E’ proprio vero, basta spostarsi di pochi chilometri nella nostra regione che le tradizioni enogastronomiche cambiano. Anche per la ricetta della lasagna lo abbiamo potuto verificare.
Infatti, non vi dico la sorpresa con la quale ne apprendo la diversa tradizione tra mia madre e mia moglie, l’una di origini contradesi, un comune a otto chilometri da Avellino e a trenta da Salerno, l’altra montorese doc, a tredici chilometri da Avellino e a meno di venti chilometri da Salerno.
La lasagna di mia madre è fondamentalmente più sobria, quella di mia moglie è più “urlata”.
La lasagna di mia madre è fatta con pochi, semplici ingredienti, in quella di mia moglie c’è tutto,ma proprio tutto.La lasagna di mia madre è morbida, quella di mia moglie è croccantissima, al limite del bruciacchiato. La lasagna di mia madre è di un delicato colore rosso arancio,quella di mia moglie è di un forte rosso sangue. La lasagna di mia madre la posso mangiare quando voglio,basta chiederglielo e me la prepara, per quella di mia moglie,o devo aspettare Carnevale oppure devo sganciare cinquanta” euri” a mio figlio che se la fa preparare.
Insomma, è come sempre una questione culturale: da un lato prevale la mentalità contadina della semplicità e del risparmio, dall’altro la cultura della fascia costiera dell’opulenza e dell’esagerazione. Sembra stano che in due comuni, a meno di dieci chilometri l’uno dall’altro, ambedue appartenenti alla provincia di Avellino ci possano essere delle tradizioni enogastronomiche(e non solo) così profondamente diverse.
Ma ritornando all’argomento in quetione, al di là delle diverse “scuole di pensiero”, l’elemento che caratterizza fortemente la lasagna di mia moglie è l’aromaticità.
Infatti oltre alle varie polpette e polpettine, formaggi e formaggini, uova sode e uova battute,salami e salamini, lei usa molte erbe selvatiche aromatiche: timo, salvia,santoreggia,rosmarino ecc. ecc.. Per quanto riguarda il punteggio finale delle due lasagne,io non mi posso pronunciare (mia moglie è al mio fianco mentre scrivo),lascio a voi le considerazioni finali.
Lello Tornatore
7 Commenti
I commenti sono chiusi.
fantastica! come soffro:)))
Brava, Flavia!
DUE CHILI DI UNA E DUE CHILI DELL’ALTRA , GRAZIE .
POSSO AVERLE TRAMITE CORRIERE ESPRESSO, DICIAMO…. VENERDI’?
COSI’ , LONTANO DAL CAMPO DI BATTAGLIASUOCERA-NUORA, NEL CAMPO NEUTRO DELLA VERSILIA POSSO DECIDERE IO, SE FA PIACERE, QUALE SIA LA MIGLIORE:-)))
Se mi vieni a trovare te le conservo, e per fortuna che me lo hai scritto, perchè come potrai immaginare quella di mia madre è quasi finita.
Ciao Giancarlo
tra l’altro guardando il sito pare una tenuta mica da ridere. a marzo dovrei scendere per qualche giorno….. quindi. grazie a te.
Preferisco quella della mamma perché anche la ricchezza deve essere sobria,mai esagerata.Inoltre ,e non di poco conto,c’è il lato economico che non è di poco conto:mai pagare nessuno per assicurarsi qualsiasi favore da una signora.PS.Quale che sia a carnevale la lasagna non dovrebbe mai mancare.FM.i
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