La guida. Le vie dell’olio del Garda
di Carmen Autuori
Lo Spirito degli Ulivi, la scultura lignea ricavata dal tronco di un albero dell’artista Gianluigi Zampelli, fa capolino tra la magnifica vegetazione dei giardini di villa Borghese – Cavazza sull’isola del Garda. E’ una sorta di fermo immagine che con grande potenza visiva sintetizza il profondo legame di questo magnifico angolo d’Italia con l’olivicoltura che, quasi come un ricamo, ne delinea le tre sponde: bresciana, trentina e orientale (veronese e mantovana) e le rispettive colline.
La morfologia del territorio e le condizioni meteo-climatiche particolarmente miti sia per la presenza del lago sia per quella delle montagne, a nord, che fanno da barriera protettiva, rendono possibile una coltivazione tipica di un clima mediterraneo che a quella latitudine sarebbe impensabile.
“Garda deputavit ad olium” scriveva nel 835 un abate del Monastero di San Colombiano. Già nel Medioevo l’olio del Garda si distingueva per il suo alto valore commerciale rispetto agli altri oli e veniva usato sia nell’alimentazione che in medicina. La produzione estremamente limitata ne facevano un vero e proprio bene di lusso, appannaggio solo dei ricchi. Dobbiamo aspettare il Rinascimento per la coltivazione “a terrazze” che si affacciano sul lago, adatte alla coltivazione degli uliveti, per assistere ad una maggiore produzione dell’oro giallo gardesano. Un percorso in ascesa nel corso dei secoli fino ad arrivare al 1997, anno in cui l’olio extravergine di oliva del Garda ottiene la Dop.
A vigilare sulla corretta applicazione del disciplinare sia in termini di provenienza che in termini di qualità è il Consorzio di Tutela dell’Olio Extravergine del Garda Dop, riconosciuto dal Ministero per le Politiche Agricole e Alimentari e Forestali nel 2004 con sede a Cavaion veronese: la dicitura olio di Garda Dop può essere inserita solo dai produttori della filiera che hanno rispettato il disciplinare di produzione ed i relativi controlli. Il consorzio è formato da 470 soci, di cui 461 agricoltori, 23 molitori e 23 confezionatori.
Lo stesso, come spiegano il presidente Simone Padovani ed il vice presidente Andrea Bertazzi, assiste i propri soci fornendo formazione e assistenza tecnica, cercando di preservare la biodiversità del territorio anche grazie all’olivicoltura.
Lo spettacolo della fioritura degli ulivi che avviene tra fine maggio e la prima settimana di giugno potrebbe essere l’occasione per un itinerario all’insegna dell’olio del Garda. Una full immersion tra natura, storia, benessere, tradizione e gastronomia d’eccellenza, alla scoperta della parte più interna della zona gardesana.
Partendo da Bardolino, paese a forte vocazione turistica sulla riva veronese del Garda, a pochi minuti di macchina la prima tappa consigliata è la sede del Consorzio di Tutela, a Cavaion veronese. I locali sono immersi nel verde argenteo degli uliveti che in questa stagione si adornano di piccoli fiori bianchi a grappoli, le mignole, ai piedi di una bellissima villa di fine Ottocento, villa Trabucchi. L’immobile è parte di un complesso più ampio, di proprietà del comune, che è anche sede di varie associazioni attive sul territorio. Proprio nell’uliveto, trasformato per l’occasione in un accogliente salotto, potrete degustare le tre tipologie dell’extravergine del Garda, quello veronese, il bresciano ed il trentino, in pieno relax favorito oltre che dall’ambiente circostante dagli arredi in stile shabby, realizzati con pedane in legno e comodi cuscini. Vi verrà fornita una box degustazione contenente dei bicchieri per l’assaggio dell’olio, dei calici per il vino ed un grazioso cestino da pic nic in vimini con i prodotti locali, formaggio, succosi pomodorini, un croccante pinzimonio di verdure di stagione, pane cotto a legna il tutto impreziosito, ca va sans dire, dall’elegante olio gardesano.
La degustazione, magistralmente condotta dal giornalista e scrittore Luigi Caricato e oliologo (il termine è creato da lui stesso), vi proietterà in un mondo che non ha nulla da invidiare a quello del vino. Partendo dal presupposto che tutte e tre le tipologie si caratterizzano per l’aroma fruttato, più o meno intenso, di oliva fresca raccolta al giusto punto di maturazione che talvolta rimanda alle erbe aromatiche, al carciofo, alla mela verde, l’olio del Garda è sempre delicato e gentile al gusto: non primeggia l’amaro e il piccante che, però, troviamo nelle noti finale sempre in grande equilibrio. A dare le diverse connotazioni agli oli delle tre zone di produzione è sempre il territorio, per cui quello della riviera orientale avrà caratteristiche diverse da quella trentina o da quella bresciana pur provenendo dalle stesse cultivar, nel caso specifico soprattutto l’autoctona casaliva e in percentuale minore leccina.
Se volete ammirare la costa degli ulivi da un’altra prospettiva, quella del lago, imperdibile l’esperienza sul veliero San Nicolò che, varato nel 1925 a Bardolino, vi accompagnerà costeggiando le rive meravigliose punteggiate da uliveti, pompose bougainville, limoni e castelli che si affacciano maestosi dalle terrazze a picco sull’acqua, all’Isola del Garda. L’isola e la villa in stile neogotico veneziano che fa parte delle dimore storiche italiane, appartiene alla famiglia Cavazza imparentati con i Borghese.
Una volta sbarcati nel delizioso porticciolo potrete immergervi, in totale autonomia, nel parco la cui natura selvaggia conserva tutta la flora caratteristica del lago e potrete ammirare anche la Casetta delle Fate, dove i bambini dell’antica casata vivevano il loro mondo incantato. La padrona di casa Alberta Cavazza che dal 2001, insieme ai fratelli, ha deciso di aprire le porte di casa ai visitatori, vi accompagnerà alla scoperta dei magnifici giardini all’italiana disegnati dalle siepi di bosso che ricordano lo stemma di famiglia interrotti per volere di Charlotte, la madre di Alberta che da quarant’anni cura questo paradiso terrestre, da roseti tra cui la rara rosa damascena e altre piante che le ricordano la sua terra d’origine: l’Inghilterra. Meravigliose le serre sia quella più esotica delle orchidee di rara bellezza che quella più nostrana che raccoglie magnifici gerani dei più svariati colori.
Chi ama coniugare il viaggio con una parentesi di benessere può soggiornare presso l’Hotel Caesius, a Bardolino. Qui ci si può rigenerare con un trattamento a base di acque termali ricche di magnesio e di calcio oppure, per non abbandonare il filo conduttore dell’itinerario, con un programma di benessere a base di olio d’oliva.
La cucina dell’hotel offre una ricca proposta che, sebbene legata al territorio, è frutto di un’attenta ricerca che tiene conto del benessere anche a tavola. Consigliamo i tortelli con ripieno di capesante e spuma di radicchio e il petto d’anatra in olio cottura.
Non si può lasciare la riviera veronese del Garda senza la visita ad un frantoio, a tal proposito farà al caso vostro Fratelli Turri. La famiglia Turri è un solido punto di riferimento del settore oleario che dal 1951 porta avanti storie di olio ma anche di tradizione. All’interno della moderna struttura potrete visitare il Museo del Castaldo che raccoglie gli antichi attrezzi contadini ripercorrendo la storia non solo dell’olio ma anche quella dell’antica civiltà rurale.
Vi accoglierà con grande garbo e disponibilità, da perfetta padrona di casa Laura Turri, che è stata fino allo scorso marzo presidente del Consorzio di Tutela e a cui va il grande merito di aver unito ben tre regioni in un’unica realtà, l’ente consortile, a dimostrazione che l’unione d’intenti è un grande valore aggiunto per il territorio. Laura è stata anche la fondatrice dell’associazione le Donne dell’Olio, e non è poco in un settore che è declinato soprattutto al maschile. E prima di salutarla non dimenticate di comprare qualche bottiglia di Olio Turri, porterete a casa l’eleganza ed i profumi di questa terra, il tutto racchiuso in una bottiglia.
Prima di ripartire consigliamo una tappa per la pausa pranzo al ristorante La Tavernetta di Corte Torcolo, sempre a Cavaion Veronese. Potrete gustare l’asparago bianco di Cavaion, le tagliatelle agli asparagi e la fogassa (quella di Cavaion è a marchi DeCo), una sorta di focaccia dolce all’ olio evo, aromatizzata con buccia di limone, cotta in padella che si gusta con il latte o con il vino. Il tutto accompagnato da Chiaretto di Bardolino Brut Doc Villabella e dal Lugana Doc Co’ Fer . Corte Torcolo è un antica cascina di origine cinquecentesche, anch’essa di proprietà del comune, è il cuore culturale del paese. Ospita, tra l’altro, il Teatro Arena Torcolo dove ogni anno in settembre si svolge WardaGarda,il festival dell’olio promosso dal Consorzio di Tutela.
Se invece siete diretti verso la riva bresciana del lago vi consigliamo di fermarvi a Polpenazze del Garda all’azienda agrituristica Roccolo Bertazzi, una piccola costruzione, che dispone di due camere per un eventuale soggiorno, sorta su un basamento di una torretta medievale e circondata da vigneti ed uliveti. Potrete degustare (ed acquistare) oltre all’ olio del Garda Dop, i vini tipici del territorio tra cui il Chiaretto, Il Groppello, gli spumanti Rosè o il Marzemino accompagnati dai formaggi della Valle Solia, da torta salate o da frittate di erbe spontanee. Da assaggiare la coppa, la pancetta, il lonzino di maiale accompagnati dal patè di olive e dalle olive sottolio home made.
Allora se siete alla ricerca del genius loci del lago di Garda, non soffermatevi sulle sue sponde, ma spingetevi verso l’interno, laddove il territorio imprime il suo DNA a cose e persone e, soprattutto, fa dell’olio del Garda una vera eccellenza italiana.
Consorzio di Tutela Olio Garda Dop
Via Intral Soletti, 4- Cavaion veronese
Tel. 045-7235864
Hotel Caesius Terme
Via Peschiera 3- Bardolino
Tel 045- 7219100
Tavernetta Corte Torcolo
Via Vittorio Veneto 1- Cavaion veronese
Tel 045-6116471
Azienda Agricola Roccolo Bertazzi
Via G. Zanardelli- Polpenazze del Garda
Tel.0365-674163