La dolce bufala di Moreno Cedroni a Paestum chiude con fuochi d’artificio la kermesse Strade della Mozzarella 2011
Moreno Cedroni irrompe allegramente a Paestum con la “bufala di bufala”, una caprese mascherata, alternata alla ricetta tradizionale. La mozzarella “pezzotto” inserita tra le fettine di pomodoro. È molto verosimile, ricorda quasi in tutto la vera bufala.
Al gusto ha un sapore neutro e la consistenza di un formaggio “ industriale”, scopriamo subito che Cedroni ha realizzato l’oggetto misterioso con il Bimby e che fa parte della sua ultima linea che ha dedicato alla creazione di prodotti a lunga conservazione. La mozzarella? Naaa! Signori, è seppia, olio di semi, acqua , crema di sedano e basilico frullati e poi messi in frigo.
Le sorprese continuano, Cedroni interroga il pubblico:”avete mai provato la mozzarella con una confettura?” esclusi un paio di casi, la risposta è negativa, tra me e me penso agli agrumi, Cedroni tira fuori una delicatissima gelatina di succo di pompelmo rosa. L’acidità sostenuta dell’agrume si alterna delicatamente alla tendenza dolce della mozzarella. Moreno è un vulcano in eruzione, avverte l’entusiasmo della sala e si sbizzarrisce in una spiegazione chimico – fisica: qui l’acidità è ph 4 o poco sotto, da 4 in su ,si passa alle acidità di prodotti animali. La testa riccia di Senigallia dimostra una conoscenza pazzesca dei prodotti dal punto di vista organolettico e dei relativi metodi di conservazione.
Qui l’ abbinamento è sottile, perché, continua Cedroni, non cerca contrasti molto forti ma, vuole dimostrare che esiste anche una scala di grigi, da creare lavorando di precisione, come un giocatore di fioretto. La dolce acidità della mozzarella e della gelatina di pompelmo rosa lievemente acidulo si sposano alla grande , il piatto è accattivante e molto succulento, l’abbinamento non ha sbavature, perfetto .
Cedroni è decisamente un “animale di scena”, a briglia sciolte, senza bisogno di microfono, cattura l’attenzione di tutta la sala che pende dalle sue labbra, non c’è bisogno neanche di anchor man, lui fa tutto da solo, va avanti e indietro, controllando tutto senza fermarsi un attimo.
L’ultima presentazione è un’esplosione di tecnica, irona, intelligenza, caso ed entusiasmo: “mousse di gianduia con uovo cotto, zucchero e panna montata: manca il croccante. Cedroni non si perde d’animo, crea con un abbinamento stupefacente, il sedano rapa croccante che di suo è un po’ amarognolo, ha quindi bisogno di un pò di zucchero. Cedroni procede bollendo il sedano rapa e tuffandolo in un bagno di sciroppo di zucchero, infornandolo per un ora, ottiene una sottile sfoglia croccante e caramellata. La nocciola richiama la nutella, ergo, il Wizard Chef s’inventa una spuma di nutella che,lasciando residui di bocca un pò grassi, va corretta con un tocco geniale: gelato al pepe nero di Sezchouan, frullato poi, e messo in infusione, acquisisce un sapore metallico, si passa la setaccio , il risultato è una freschezza inebriante.
In abbinamento strategico un tea nero poco zuccherato, simile al lap sou chong, dal tono più vanillato e rinfrescante, da intervallare con la degustazione. Cedroni è capace di creare suggestioni gustative con la sola parola, ha portato sorpresa, divertimento, serenità e leggiadra spensieratezza, lontano da qualsiasi sacralità. La preparazione di questo piatto è seducente, vuole conquistare completamente la persona e il suo palato. Un’operazione decisamente riuscita, effettuata con grande naturalezza, tecnica e professionalità.
I ragazzini dell’alberghiero assistono, per la prima volta in tre giorni,in silenzio, basiti quasi intimoriti. Cedroni invece, ha poco della star, si sofferma sull’importanza della formazioni degli studenti e con lo sguardo azzurro del mare di Senigallia, parte per una nuova avventura con uno sguardo ai maestosi templi all sue spalle, che , confessa candidamente, non conosceva.