La Confcommercio a De Luca: consentire l’asporto come in tutte le altre regioni italiane
Al Presidente della Giunta Regionale della Campania On.le Vincenzo De Luca
E p.c. All’Assessore alle Attività Produttive Dott. Antonio Marchiello
Onorevole Presidente, l’esperienza delle altre Regioni italiane sta evidenziando come l’attività di consegna a domicilio di preparazioni alimentari effettuata dai pubblici esercizi di somministrazione si stia dimostrando un servizio di grande utilità per la popolazione ed in particolare per gli anziani e per tutti coloro che hanno difficoltà ad uscire di casa per approvvigionarsi. Inoltre, nelle altre Regioni tale attività sta dando un importante contributo ad alleggerire la pressione sugli esercizi alimentari, riducendo le code ed il rischio di assembramenti. Peraltro, in tutte le Regioni, anche quelle più colpite, l’attività di consegna a domicilio da parte dei Pubblici Esercizi non è mai stata sospesa, per cui è ragionevole ritenere che essa non costituisca un fattore di rischio, se esercitata secondo le prescrizioni delle autorità sanitarie.
Le chiediamo perciò di voler valutare l’opportunità di consentire ai pubblici esercizi di somministrazione di poter esercitare l’attività di consegna a domicilio di alimenti e bevande, nel rigoroso rispetto di quanto previsto dalle normative igienico sanitarie e dalle prescrizioni per il contenimento dell’emergenza coronavirus, e restando ovviamente chiusi al pubblico. RingraziandoLa per l’attenzione e restando in attesa di un Suo cortese riscontro, Le rinnoviamo i nostri più cordiali saluti. Il Direttore Generale Dott. Pasquale Russo
2 Commenti
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ci sono migliaia di attività a rischio fallimento, poiche hanno spese e hanno famiglia, se il governo sia regionale che nazionale non fa qualcosa di concreto e immediat, se cioè non trova il modo per far avere loro liquidità, fra poco ci sarà la rivoluzione. E non scherzo.
Marco è una tragedia per tutti gli operatori! Chiederei almeno al Presidente della nostra Regione di uscire dal film delle battute a raffica, non fanno più ridere un paese che sta piangendo i suoi morti. E una volta uscito da questo loop comunicativo che cominci a ragionare sul da farsi, ma subito, senza roboanti e vuoti proclami, ma con idee e fatti.