La Cantina a Montoro, ottima cucina tradizionale per tutte le tasche
La Cantina a Montoro
via Parrelle 60
Tel. 0825502066- 338 8123458
Aperto a cena e domenica a pranzo chiuso lunedi
di Marco Contursi
L’autunno in montagna ha il fascino del rosso delle foglie e del marrone delle castagne.
Ma ci sono anche nocciole e funghi, a far divertire i palati dei buongustai, magari desiderosi di sapori terragni dopo le mangiate di pesce dei mesi estivi. La Cantina a Montoro è sicuramente uno dei luoghi ideali per chi ama il sottobosco e i suoi doni.
Cantina lo è davvero, quella del nonno di Ciro Grimaldi che con la compagna di vita Antonella De Carluccio, gestisce con passione questa calda osteria di (mezza) montagna.
Sapori genuini, molto autoprodotto (ortaggi, noci e nocciole, conserve), il resto comprato in zona. L’ambiente è caldo, tanta pietra viva alle pareti. Manca solo un camino. Peccato.
La cucina fa dimenticarne la mancanza. Ottima e di stagione, la zuppa di castagne e zucca. Gustose le tagliatelle ai porcini e gli gnocchetti con bolognese di suino nero e tartufo nero, a cui mancava un filino di succulenza, propria dell’adiposo porcello.
Tutti i prodotti utilizzati, sono della zona, le montagne, circostanti sono ricche di ogni ben di Dio. Il brasato ai funghi porcini, locali, era saporito e cotto bene (rosa al centro).
Squisite le patate di accompagnamento. Una fetta di torta alla zucca (la frolla, top) e un goccio di nocino hanno chiuso, degnamente, un pasto autunnale e piacevole. Coi primi freddi, in menù anche altre zuppe, e carni importanti.
E un assaggio di nocciole, da sgranocchiare a fine pasto. Ogni tanto si ha bisogno di una bella full immersion in sapori autentici e genuini. Conditi, in sala, da tanta cordialità e qui il mio plauso va a Ciro, ma anche alla gentile ragazza, che, munita di mascherina trasparente, spiegava con passione i vini, accompagnando alla spiegazione, un sorriso sincero.
Prezzo medio 30 euro.
p.s. cipolle ramate locali a gogò, ma io non ne mangio. Ma a chi piace, qui trova soddisfazione.
REPORT DEL 2 OTTOBRE 2019
di Marco Contursi
Montoro è una bella cittadina, che segna l’inizio della provincia di Avellino, venendo da Salerno. Famosa per la cipolla ramata e le patate, ha visto fiorire negli anni tanti locali che somministrano queste specialità orticole locali. Uno degli ultimi nati ma che si è distinto da subito per la qualità dell’offerta è la Cantina, della chef Antonella De Carluccio, siamo a pochi passi dal palazzo comunale.
L’ambiente è piacevole, una vecchia cantina rimessa a nuovo, l’offerta gastronomica, di chiara matrice locale, rispettosa della stagionalità dei prodotti, per gran parte irpini. Si inizia sicuramente col mallone asciatizzo, piatto contadino che vede tante erbe selvatiche (borragine, finocchietto, rapeste, tarassaco ecc) sposare le patate, accompagnato dalla pizza di granone, come da ricetta della nonna della chef. Molto buono.
Per chi ama la cipolla ramata, c’è solo l’imbarazzo della scelta: polpette di cipolla, zuppa di cipolle con polpettine, candele spezzate con la cipolla, frittata di cipolla. Per me che non mangio cipolla, né formaggio, tagliere di salumi irpini, una piacevolissima frittata con provola e salsiccia, un saporito uovo al tegamino con guanciale croccante, e un assaggio di baccalà, altra specialità di questo locale.
Non manca una buona selezione di carni, e contorni di verdure coltivate dietro casa dalla chef. Dolci casalinghi, carta dei vini (proposti con ricarichi umanissimi) che potrebbe migliorare, concentrandosi più sull’irpinia, e tanta gentilezza in sala. Si sta bene davvero, si mangiano cose buone e un piccolo inconveniente viene prontamente risolto. Da provare i liquori della azienda De Falco, a fine pasto.
Prezzo amico 20-25 euro e sia il menù che la carta dei vini li trovate coi relativi prezzi sul sito del locale www. lacantinamontoro.it. La recente entrata nella guida Oserie d’Italia di Slow Food, conferma, la mia impressione di un locale che vuol bene ai suoi clienti e al territorio. Bravi. Tornerò per provare la crostata con confettura di azzeruoli…….cosa sono? Andateci e vedrete….certe cose vanno assaggiate, non solo lette.
La Cantina
via Parrelle 60 Montoro (Av)
Tel. 0825502066- 338 8123458
Aperto a cena e domenica a pranzo chiuso lunedi
3 Commenti
I commenti sono chiusi.
Buongiorno Docente ONAS, i salumi irpini meritano l’assaggio o anche il viaggio… quanto agli azzeruoli, se sono piccole meline e non improperi, cercando di stare al suo passo campano, ho assaggiato recentemente un liquore in un’Osteria preparato con questo frutto… ma Lei qui non viene mai…
Caro amico,non vengo ma posso mandare qualcuno a nome mio a ricevere a mani basse…
Aspetto fiducioso la sua inviata, la farò sentire talmente benvenuta a Nord che chiederà gli arresti domiciliari, ha per caso un paio di manette rosa in velluto che le crescono… tornando seri la invito a stilare un elenco chiocciole a lei vicine che potrebbero rendere felice un toscolombardo errante.