La Calabria al Vinitaly: otto vini da sballo


Vi propongo volentieri alcuni assaggio calabresi che ho avuto la possibilità di fare al Vinitaly 2025.

IPPOLITO 1845

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Ippolito 1845

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Gianluca Ippolito

Un grande classico,il Ripe del Falcio che nasce sui Colli del Mancuso a Cirò Marina giocato sull’attesa e sul tempo e in un fantastico rapporto fra qualità e prezzo. E un bianco fresco, profumato, eccellente

 

TERRE DI BALBIA

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Terre di Balbia

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Terre di Balbia

Ci spostiamo in provincia di Cosenza con questa azienda che punta dritta sui vitigni autoctoni di territorio, precisamente il Magliocco in versione rosato e poi un rosso che gioca di freschezza e di eleganza.

CANTINE VIOLA

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Viola a Saracena

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Cantine Viola a Saracena

Cantine Viola a Saracena è una azienda storica italiana, fin dal 1988 nella prima guida di Gambero Rosso-Slow Food. Beviamo il mitico passito e un buonissimo bianco di altezza, siamo nel Pollino: il Bianco Margherita ottenuta da Guarnaccia e Mantonico.

‘A VITA

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Francesco De Franco

Prima giornata di Vinitaly, la Calabria

Il Rosato 2021

Francesco De Franco è uno dei Cirò Boys che hanno svecchiato l’ambiente riuscendo a parlare dritti aslla nuova generazione (ormai di mezza età) di degustatori puntando su bottiglie di carattere, moderne, rispettando il carattere del Gaglioppo a Cirò e dunque distinguendosi per la biodiversità. Fantastico il rosato.

CONCLUSIONI
Ho sempre creduto nella Calabria sin dalle mie prime visite a Librandi e Ippolito nell’ormai lontano 1993: la varietà e la personalità dei vini è fantastica. I rossi esprimono una trama tannica elegante, fine, moderna con un colore autentico, sono freschi e durano nel tempo. I rosati hanno personalità e sono ben caratterizzati soprattutto adesso che si punta sulla evoluzione nel tempo. Sui bianchi bisogna crederci di più, soprattutto sul Pollino dove l’altezza e il clima rigido consente di realizzare tutti i progetti possibili e immaginabili. Una regione ancora da scoprire, con i produttori che riescono finalmente a fare rete e una istituzione che ci crede sino in fondo. Qui dove tutto è cominciato è lo slogan della presenza calabrese a Vinitaly, e dove tutto ritorna, aggiungo io

5 Commenti

  1. Manca qualcuno ma con aziende così si gioca facile.Come in ogni territorio ci sono delle eccellenze e qui siamo al top.Il problema è sempre quello:al sud manca la massa critica ovvero tante buone realtà per fare sistema e numeri per affrontare i mercati più agognati. FRANCESCO

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