Kerner e Sylvaner, presentati i vini Valle Isarco di Riccardo Cotarella e Hannes Munter
Kerner e Sylvaner, presentati i vini Valle Isarco di Riccardo Cotarella e Hannes Munter
di Marina Betto
Sono il direttore Armil Gratl con l’enologo Hannes Munter insieme al nuovo consulente della Eisacktal Valle Isarco Riccardo Cotarella a presentare a gennaio 2021 i vini portabandiera Kerner e Sylvaner. In Alto Adige troviamo il territorio vinicolo più a nord d’Italia e la Valle Isarco vede tutti i vigneti terrazzati, siamo infatti immersi in un paesaggio fatto di montagne maestose dove le vigne si abbarbicano fino a 950m di altitudine.
Un posto magico dove l’incontro tra montagna e vigneto costruisce un cammino affascinante tra natura e uomo. La stretta Valle Isarco lambisce Bolzano fino a Bressanone, a Chiusa si trova la cantina cooperativa che quest’anno festeggia i 60 anni dalla fondazione. E’ la cooperativa più giovane e più piccola della regione, 150 ettari di vigna coltivati da 135 famiglie con un totale di 950 mila bottiglie prodotte e 14 varietà coltivate quasi tutte bianche. Le 28 etichette divise in due linee, Classica e la selezione Aristos sono affiancate da due edizioni limitate Sabiona di Kerner e Sylvaner, prodotti con le uve coltivate nel monastero benedettino di Sabiona culla spirituale del Tirolo.
Negli ultimi 3 anni il fatturato è arrivato ai 6 milioni di euro tutti conquistati nel settore Ho.re.ca italiano e il 15% estero; oltre 2 milioni di euro sono stati investiti per ammodernare la struttura e le proprie tecnologie.
Da quest’anno si lancia un nuovo progetto con un nuovo logo che focalizza il territorio, sono stilizzate in esso le montagne e un diamante, la pietra più preziosa e rara a simboleggiare Valle Isarco come punta di diamante con il suo stile classico che porta con se la tradizione e allo stesso tempo moderno perchè rivolto al futuro.
La vallata stretta a nord dalle Alpi austriache e a sud dalle Dolomiti vede i vigneti disposti a sud-est e sud su terreni scoscesi e ripidissimi con pendenze che raggiungono il 60%. Terreni leggeri e poveri con porfido nel sud della Valle Isarco poi concentrazione di fillade quarzifera a nord nella zona di Novacella , diorite a Chiusa dove si trova la cantina , queste differenze mineralogiche sono importanti per le diverse tipologie di uva. Il Kerner si trova nei vigneti della valle Isarco più settentrionale mentre il Sylvaner nella parte centrale. Qui l’escursione termica è notevole e favorisce la vite e la sua prosperità tra gelate e meteo estremo. Prendono vita così vini freschi e fruttati con un’insita eleganza, la consulenza di Riccardo Cotarella serve ad ampliare l’ottica produttiva sia in vigna che in cantina la sua grande esperienza aiuterà ad avere una diversa visione delle cose come ribadisce il direttore Armil Gratl. Una sfida che Riccardo Cotarella è stato lieto di accettare anche se ha ribadito il livello già molto alto di questi vini che hanno uno scarso margine di miglioramento. Nei suoi programmi futuri c’è l’ideazione di un Pinot Nero che non imiterà la Borgogna o il Trentino ” sarà un Pinot Nero di pura montagna, intanto godiamoci questi vini bianchi allegri che illuminano i mesi plumbei e cupi dai quali veniamo. Del Sylvaner più facile e godibile e del Kerner con i suoi eccessi aromatici da raccogliere in una cuffia di eleganza voglio esplorare meglio il potenziale di invecchiamento” così afferma Riccardo Cotarella. I tre Sylvaner proposti e degustati rappresentano un’escalation di aromi e completezza partendo dal Sylvaner 2020 della linea Classica vinificato in acciaio al Sylvaner 2019 della linea Aristos che fa una vinificazione 50% in acciaio e 50% in botti di acacia e rovere al Sylvaner 2018 Sabiona che fermenta 50 % in acciaio sulle bucce e 50% in tonneaux seguendo poi la maturazione 100% in tonneaux. Se nel Sylvaner 2020 della Linea Classica colpisce subito il profumo di mela, di fiori di acacia e di pompelmo e il sapore minerale come se si trattasse di un vino fatto sul mare, stuzzicante e con vena acida nel Sylvaner Aristos 2019 troviamo più spina dorsale e struttura note fumè e di frutta gialla, la susina matura e l’erba medica una bocca piena e generosa con una progressione acida abbondante che va a chiudere un sorso ben integrato con finale ammandorlato. Il Sylvaner Sabiona infine che vede la fermenazione 100% in tonneaux e anche l’affinamento per 15 mesi seppure vede il legno coinvolto maggiormente in questo vino non ha nessuna predominanza. I sentori di frutta matura, di cera e miele, di erba medica , di genziana e spezie, la bocca fitta e generosa piena e non banale mantengono un alone di freschezza e complessità dal finale succoso.
Il Kerner 2020 Linea Classica vinificato 100% in acciaio è un vino intenso e speziato ricco di sfumature intriganti; la frutta che vi si scorge al naso è la susina, l’ananas, il bergamotto, la mela renetta il passion fruit, il mango. Nella sua particolare trama olfattiva c’è anche l’incenso e lo zafferano appena raccolto. In bocca è agrumato e si avvertono le erbe cedrine come la melissa per un sorso accattivante e lungo. Il Kerner Aristos 2019 fermenta in acciaio dopo una breve macerazione sulle bucce mostra maggiore maturità ed evoluzione ma rimane una vena floreale tra quelle di zafferano e canfora e tanta dinamicità in bocca che risulta calda con una vena acida che non svanisce. Kerner Sabiona 2018 fermenta in botti di legno di acacia e matura in tonneaux per 15 mesi. Possiede quel pizzico di tropicale che rappresenta a pieno il carattere del Kerner. All’olfatto i fiori sono tanti poi vengono le sensazioni di torba,di genziana, il pepe bianco sfumature fumè. Il palato è succoso e sapido, elegante e complesso, persistente. La fermentazione avviene in fusti di acacia per il 50% e l’altra metà in tonneaux. Il legno lo arricchisce e dona complessità nota messa in evidenza dalla vena fumè che lo impreziosisce. Il prezzo di questi vini va dai 10 euro del Sylvaner linea Classica ai 30 euro del Sabiona Kerner 2018.
Cantina Valle Isarco Soc. Agri. Coop
Loc Coste 50 39043 Chiusa (BZ)
[email protected]
Kerner e Sylvaner, presentati i vini Valle Isarco di Riccardo Cotarella e Hannes Munter