#IORESTOACASA, UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 8: Pizza di scarole di Ciro Oliva, “Kai” di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
di Adele Elisabetta Granieri
La pizza di scarole, insaporita da alici sott’olio, capperi e olive con un grande Friulano del Collio: “Kai” di Paraschos. Per chi avesse bisogno di comfort ulteriore, le zeppole di San Giuseppe, fritte e piene di soffice crema pasticciera.
Pizza di Scarole, di Ciro Oliva
Per l’impasto:
800 g farina tipo 0
mezzo l acqua fredda del rubinetto
1-2 g lievito di birra fresco
Niente sale, lo abbiamo già nel condimento
Per il condimento:
2 scarole lisce sbollentate
1 cucchiaio di capperi
3 cucchiai di olive nere
100 g provola affumicata
15 ml olio evo
Procedimento:
Sciogliete il lievito di birra nell’acqua(una buona pizza non ha bisogno di tanto lievito, ma di tempo. Per ottenere un buon impasto occorre attendere dalle 12 alle 24 ore). Versate 600 gr di farina e mescolare con un cucchiaio grande. Continuate a impastare energicamente con le mani aggiungendo la farina restante in 2-3 ripresa. Quando l’impasto è liscio e privo di grumi, fate una palla e lasciatelo riposare per 30 minuti. Dividete l’impasto in due panetti e adagiateli in una bowl a lievitare 12 ore. Riprendete l’impasto e stendetelo su una teglia schiacciando con i polpastrelli.
Coprite la superficie della pizza con le scarole lessate. Aggiungete i capperi dissalati, le olive denocciolate e la provola affumicata e terminate con un filo d’olio extravergine abbondante. Richiudete con un altro l’altro panetto steso come il precedente e aggiungete un filo di olio evo. Cuocete in forno preriscaldato alla massima potenza (250-300°) finché non è dorata.
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Vino
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Venezia Giulia IGT “Kai”, Paraschos: un Friulano del Collio di grande carattere, in cui i profumi di miele, cera d’api e fiori appassiti si fondono ai richiami di muschio e agli accenni salmastri. Un vino dal sorso intenso, pieno e saporito.
Zeppole fritte, di Tommaso Alessio Di Muccio
250gr di acqua
80gr di sugna o burro
250gr di farina
6 uova
un pizzico di sale
crema pasticciera
amarene sciroppate
In una pentola mettete i 250gr di acqua con la sugna o il burro e portate ad ebollizione. Nell’acqua bollente aggiungete tutta la farina e con una spatola mescolate fino a che il composto non si stacca dalle pareti della pentola.
Far raffreddate il composto in una ciotola e aggiungete le 6 uova, una alla volta, lavorando l’impasto con una frusta o spatola. Mettete l’impasto in una a sac-à-poche con boccuccio a stella e formate delle ciambelle su dei pezzi di carta forno.
In una pentola profonda fate scaldare abbondante olio con una scorzetta di arancio. Friggete le zeppole in olio ben caldo aiutandovi a rovesciarle con la carta forno. Guarnite con crema pasticciera, amarene sciroppate e zucchero a velo.
Ricetta crema pasticciera
4 tuorli
mezzo litro di latte intero
180gr di zucchero
75gr di farina
stecca di vaniglia
Buccia di limone
Procedimento
Intiepidite il latte in un pentolino.
In una casseruola antiaderente, fuori dal fuoco, mettete i tuorli e incorporate lo zucchero e la farina a pioggia, amalgamando con una frusta. Versate il latte a filo avendo l’accortezza di non formare grumi aiutandovi con la frusta. Aggiungete la vaniglia e la buccia di limone. Ponete sul fuoco lento la casseruola e mescolate fino a che la crema non si sia addensata.
- Pasta e Patate con Fiano di Avellino
- Ribollita e Chianti Istine
- Pizza in teglia e Gragnano Ottouve
- Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
- Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
- Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
- Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
- Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
- Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
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- Brioscia col tuppo e Banana pancakes
- Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
- Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
- Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
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