#IORESTOACASA, UNA RICETTA E UN VINO AL GIORNO 14: Pasta allo scarpariello e “Artus” di Mustilli


Pasta allo scarpariello

Pasta allo scarpariello

di Adele Elisabetta Granieri

C’è chi leggerà il Decamerone e chi scriverà “Le mie prigioni”, noi abbiamo pensato di suggerirvi una ricetta e un vino al giorno, affinché la cucina, il buon cibo e il buon bere ci siano di conforto nel trascorrere qualche serata a casa. Le ricette saranno semplici, da realizzare con ingredienti facilmente reperibili andando a fare la spesa come previsto. Quanto al vino, saranno suggerimenti di massima, da sostituire con quello che avete già in casa, che trovate facendo la spesa ordinaria o che potete acquistare online.

Di tradizione napoletana, lo scarpariello era il piatto povero dei calzolai (O’Scarpar) di in una delle zone più popolari della città: i Quartieri Spagnoli. Ho abbinato “Artus” di Mustilli, un Piedirosso saporito e di carattere.

Ingredienti per 4 persone:
ricetta di Marco D’Amico

400 g di zit, mezzani, penne o spaghettoni
300 g. di filetto di pomodoro
1 spicchio di aglio
Olio extravergine d’oliva q.b.
Sale q.b.
Abbondanti foglie di basilico fresco
Formaggio grattugiato (sia parmigiano che pecorino)
Peperoncino

Pasta allo scarpariello

Pasta allo scarpariello

Procedimento:

Fate imbiondire in una padella lo spicchio di aglio in un fondo d’olio, aggiungete il pomodoro, un pò di basilico, un pizzico di sale e un pò di peperoncino e lasciate cuocere a fuoco lento per circa 15 minuti.
Nel frattempo lessate la pasta, avendo cura di scolarla quando mancano ancora 3/4 minuti di cottura (in modo da completarla nella padella con il sug e conservate un po’ d’acqua di cottura che servirà per risottare la pasta. Versate la pasta nel sugo ben caldo, con un mestolo di acqua di cottura e completate la preparazione con diverse manciate di parmigiano e pecorino grattugiato. Saltate il tutto per qualche istante sul fuoco lento finché il sugo non si amalgama bene alla pasta. Prima di servire aggiungere qualche fogliolina di basilico, peperoncino e un filo d’olio a crudo.

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Vino
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Piedirosso del Sannio Doc “Artus”, Mustilli: un Piedirosso affinato in cemento, dai profumi di geranio e mirtillo, con delicati richiami di cera d’api, ginepro e salvia e un tocco leggermente pepato. Un vino dal sorso vivace, succoso e saporito.

Artus di Mustilli

Artus di Mustilli

  1. Pasta e Patate con Fiano di Avellino
  2. Ribollita e Chianti Istine
  3. Pizza in teglia e  Gragnano Ottouve
  4. Scammaro e Costa D’Amalfi rosato Tenuta San Francesco
  5. Polpo alla carbonara e “C” di Francesco Guccione
  6. Spaghetti con pomodoro grigliato e Colle Rotondella di Cantine Astroni
  7. Spaghettini con acqua di limone e provolone e Marenevedi Federico Graziani
  8. Pizza di scarole, Kai di Paraschos e zeppole di San Giuseppe
  9. Spaghetti alla Puveriello e Fiorfiore di Roccafiore
  10. Carciofi ripieni e Lambrusco Spumante MC Rose di Cantina della Volta
  11. Carciofi ripieni di brodo di pollo e Lambrusco Spumante MC Rosé di Cantina della Volta
  12. Pancotto broccoli e fagioli e Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino di Tenuta I Fauri
  13. Brioscia col tuppo e Banana pancakes
  14. Pasta allo scarpariello e Artus di Mustilli
  15. Danubio salato e Pietrafumante di Casa Setaro
  16. Polpette alla napoletana e Ariapetrina di Masseria Felicia
  17. La gricia e Rosantico di Podere di Pomaio
  18. Pitoni messinesi e Vignammare di Barraco
  19. Uova in purgatorio e Idea di Varvaglione 1921
  20. Gnocco fritto e Lambrusco di Sorbara Rito di Zucchi
  21. I taralli e il Prosecco Colfondo di Bele Casel
  22. Il gattò di patate e il Trebbiano d’Abruzzo Castello di Semivicoli di Masciarelli
  23. Il frico di patate e Sacrisassi bianco le Due Terre
  24. Cavatelli ai fagioli borlotti e Maschitano rosato di Musto Carmelitano
  25. Focaccia di Recco e L’Amiral di Maccario Dringenberg
  26. Pizza rustica napoletana e Moscato d’Asti Vite Vecchia Ca’d’gal
  27. Tortano napoletano e Pashkà di Casebianche
  28. Cacio, pepe e carciofi croccanti e Trebbiano d’Abruzzo Vigneto di Popoli di Valle Reale
  29. Fiadoni abruzzesi e Pecorino di Tiberio
  30. La zuppa di cozze del Giovedì Santo e il Piedirosso dei Campi Flegrei di Agnanum
  31. La pastiera e il fior d’arancio passito Alpianae di Vignalta
  32. Nepitelle calabresi e Greco di bianco passito di Cantine Lucà
  33. I crocchè senza panatura e il Brut contadino di Ciro Picariello
  34. Baccalà in cassuola e Piedirosso Colle Rotondella di Cantine Astroni
  35. Seppie e piselli e Vigna Lapillo rosato di Sorrentino
  36. Farinata di ceci e vermentino Solosole di Poggio al Tesoro
  37. Alici in tortiera e Greco di Tufo Torrefavale di Cantine dell’Angelo
  38. Carciofi in cassuola e Lacryma Christi bianco Territorio de’Matroni di Cantine Matrone
  39. Sfogliatelle e Passito di Pantelleria Ben Ryè di Donnafugata
  40. Bombette pugliesi panate ed Es di Gianfranco Fino
  41. Calamari ripieni e Vermentino di Gallura Clos di Atlantis
  42. Mezzi paccheri fave, guanciale e pecorino e Cerasuolo d’Abruzzo Giusi di Tenuta Terraviva
  43. Torta di rose e “Regina di felicità” di Cascina Baricchi
  44. Pastiera montorese e Aglianico Magis di Antico Castello
  45. Braciole ripiene al sugo e Aglianico del Taburno Vigna Cataratte di Fontanavecchia
  46. Ravioli capresi e Costa d’Amalfi Rosato di Tenuta San Francesco
  47. Spaghettoni burro e lievito di Riccardo Camanini e Chardonnay di Isole E Olena
  48. Pasta ricotta e ‘nduja e Cirò Rosato di Cataldo Calabretta