Intuizione e genuinità: Anikò di Moreno Cedroni a Senigallia
di Fabiola Quaranta
Siamo nelle Marche, a Senigallia, prima colonia romana sul versante adriatico, anticamente terra di confine dei galli Senoni (da cui prese il nome). Il centro storico è attraversato dal fiume Misa, i cui caratteristici portici e le testimonianze delle dominazioni che furono rendono le vie di questa cittadina affacciata sul mare un salotto elegante, in estate palcoscenico di eventi culturali e di spettacolo.
Senigallia è anche la capitale gastronomica di questa regione, tappa obbligata per chi desideri arricchire conoscere ed approfondire la gastronomia di questi luoghi, che affonda le sue radici in una tradizione di mare (e non solo!) ben consolidata, ma che punta gli occhi sul futuro, oltre il blu dell’orizzonte che separa il cielo dal mare.
Moreno Cedroni, tra gli chef italiani più innovativi della cucina internazionale, è marchigiano, e a Senigallia rende onore con il suo bistellato ristorante La Madonnina del Pescatore, con la sua salumeria ittica Anikò, mentre nella baia di Portonovo ad Ancona, il Clandestino Susci Bar rappresenta un punto di riferimento per gli amanti del crudo.
In piazza Saffi un moderno chiosco in acciaio, tek, cristallo e legno trionfa come un elemento di design moderno in un ambiente antico, impreziosendone l’eleganza.
Anikò nel dialetto e nella lingua parlata di Senigallia, significa “tutte le cose”, nell’intuizione dell’eclettico chef rappresenta il gourmet alla portata di tutti, con i suoi “piattini” di qualità accompagnati da un buon cocktail o da un calice di vino fresco, cibo di qualità da consumare senza troppe formalità.
Il risultato è un prodotto eccezionale che colloca anche il frugale aperitivo in un’esperienza gustativa briosa, che celebra la bontà del cibo e ne esalta la bellezza.
Mi colpisce innanzitutto la cortesia del personale; le ragazze sono gentilissime, sorridenti e semplici, ancorché molto professionali.
Subito dopo vengo colta da un fremito di esaltazione quando il mio occhio cade sul menù e leggo Piatti, la versione solida dei desideri.
Effettivamente scegliendo tra le varie possibilità, comincio a nutrire il desiderio di assaggiare ed assaporare quelle che sulla carta appaiono come promesse di piacere.
Il Polpo cotto a 97° con cous cous, verdure e salsa verde è tenero e saporito, la verdure sono croccanti e la salsa ha un sapore antico. È un piatto che conquista per la sua bellezza, è un connubio di memoria e innovazione, fresco, estivo.
L’happy toast è divertente, salmone, provola e zucchine si fondono al pane profumato e morbidissimo, sei bocconcini di indiscutibile bontà.
Fish & Chips, spigola, patatine e mostarda di mandarino: tradizione e innovazione fuse in un piatto dove il pesce è protagonista per la sua qualità, per la naturale sapidità marina, per la frittura affatto unta, stemperata dalla mostarda che rallegra il palato e lo rinfresca, preparandolo al nuovo boccone.
L’hot dog di gambero, salsa bbq, accompaganto da patate con yogurt e senape è divertentissimo, appetitoso e lussurioso come il re dello street food, un piacevole tranello per la parte più ruspante delle mie papille gustative.
L’esplosione di sapore è nella frittatina ai frutti di mare e uova di pesce volante, quasi eccessiva nella sua essenza, un tripudio che investe e sazia, un piatto di sostanza travestito da gourmet.
Felice ordino il dessert, la versione dolce dei desideri; scelgo le due mousse, una al cappuccino e lingue di gatto, che non mi colpisce particolarmente, forse troppo dolce, comunque non rientrante tra le mie preferenze, l’altra al cioccolato, con olio e sale servita con dei meravigliosi grissini mi concilia con il mondo e mi fa sorridere.
Moreno Cedroni mi ha conquistato con questa sua idea di street food molto chic; è un approccio al cibo che lo nobilita anche nella sua versione più pop, non ingessata, uno stop & go di qualità che consiglio.
Anikò
Piazza Aurelio Saffi, 10 Senigallia
Tel. 375 5310872
ORARIO:
LUNEDÌ – VENERDÌ: 18:00 – 22:30
SABATO – DOMENICA:
11:30 – 14:30 / 18:30 – 22:30