Inchiesta Stern sul'olio toscano. E' scontro
Firenze, 13 lug. – (Adnkronos) – «La Regione intervenga a sostegno dell’immagine dell’olio di oliva di qualità toscano nel mondo». L’appello è contenuto in un’interrogazione urgente che il consigliere regionale della Margherita Gianluca Parrini ha presentato al presidente della Toscana, Claudio Martini, sugli effetti negativiche per il prodotto oleario toscano possono avere i contenuti dell’indagine realizzata dal settimanale tedesco «Stern» con una specifica corrispondenza da Firenze. La rivista ha pubblicato la notizia relativa all’esistenza incommercio di olii etichettati come toscani ma, nei fatti, realizzati con il ricorso ad olive provenienti da Grecia e Tunisia. Una notizia che ha destato allarme fra gli operatori, anche in ragione dei pochi elementi offerti dal settimanale per inquadrare meglio la vicenda, tant’è che il Consorzio Chianti Classico (dal cui territorio vieneun pregevole olio certificato Dop) ha subito proceduto all’acquisizione di tutta la documentazione alla base dell’inchiesta.. «La vicenda riportata da Stern – sostiene Parrini – costituisce un gravissimo danno all’immagine dell’olio di qualità toscano, un prodotto caratterizzante la nostra agricoltura di pregio e, senza alcun dubbio, una dei principali biglietti da visita della nostra regione nel mondo intero».
Proprio in virtù di queste particolare caratteristiche del prodotto e del suo peso economico e commerciale per il comparto agricolo toscano, Parrini nella sua interrogazione invita la Giunta regionale e, nello specifico, l’assessore all’Agricoltura Tito Barbini «ad attivare immediatamente tutte le iniziative utili a tutelare l’immagine dell’olio di qualità toscano, specie di quello certificato la cui produzione avviene secondo rigorosi disciplinari che offrono le massime garanzie al consumatore». Iniziative che Parrini chiede «sia per confermare lo sforzo per la qualità del prodotto attivato nel tempo proprio dalla Regione, che ha anche promosso la costituzione di veri e propri percorsi conoscitivi della realtà produttiva territoriale con l’approvazione della legge sulle strade dell’olio, sia per rafforzare una strategia all’insegna della qualità che avrà sicuramente un notevole aiuto dalla prossima emanazione del nuovo decreto sull’etichettatura degli alimenti, che obbligherà i produttori e i commercianti a indicare la provenienza delle olive utilizzate per la realizzazione del prodotto finito».