Impepata meccanica. Lo show di Marianna Vitale ed Egidio Cerrone
di Tommaso Esposito
Ottobre 2014.
Marianna Vitale proclamata cuoca dell’anno per la Guida I Ristoranti d’Italia de l’Espresso.
Egidio Cerrone, Puok e med, c’era.
E così tra Antonino Cannavacciuolo e Marianna Vitale non ebbe dubbi.
Scelse lei.
Galeotta Leopolda.
Così tanto per dire: Mme piace sta cheffa!
Cosa è successo da allora?
Presto detto.
Cioè, presto visto e mangiato.
Almeno per chi ha scelto di esserci al Teatro Hart di Napoli.
Impepata Meccanica.
Solito cooking show?
Macché.
Evento nell’evento.
Creato per la rassegna Wine & City curata da Donatella Bernabò Silorata.
Un po’ alla Don Pasta, un po’ alla Scabin.
E un po’ di autobiografia.
Un corto iniziale.
C’è Malcom McDowel disteso sul lettino costretto a guardare spaghetti.
E ddoje frittjure!
Una sorta di Kubrick ammescato.
Poi comincia l’esperimento.
Tra lo schermo e la sala.
Tra i frames e le poltrone.
Ti danno cinque ampolline.
Non è il sangue di San Gennaro.
E nemmeno ti si chiede cos’è.
Chiudi gli occhi.
Ti ritrovi altrove.
Tra gli scogli o gli agrumeti.
Acqua di mare, uova di riccio, anemoni, plancton, lime.
E via.
Nasce più o meno così Impepata di cozze.
Oppure Spaghettoni con gli anemoni di mare.
I piatti di Marianna Vitale.
Quelli che piacciono a Puok.
E così nasce pure il panino.
Sgombro marinato, zucchine e cipolla.
La cheffa si confessa.
A lei le piace il panino, il panzarotto e la zeppolella.
Quello che fa Puok è quello che piace a lei.
Flash cooking.
Cibo immediato.
L’emblema della felicità.
Cioè prendo, friggo, mangio.
Passaggio veloce.
Sorriso immediato.
E sorriderai anche tu quando ti porteranno panino e impepata.
2 Commenti
I commenti sono chiusi.
Sono almeno trent’anni che cerco di capire Marianna Vitale ed Egidio Cerrone, ma non sono riuscito mai a trovare un livello di spiegazione teorica che non sia l’esuberanza spermatozoica partenopea.
Puoi raccontare Napoli? Forse, ma solo dopo che hai scoperto il mistero della vita! Cioé, non si può secondo i canoni tradizionai borghesi. Perciò questa città e i suoi protagonisti, come in questo caso, riescono a mantenere la dimensione del viaggio, nello spazio e nell’anima.Evviva!
Peccato non esserci andato. Seguo entrambi da tempo e questo articolo rende molto l’idea di come sono Egidio e Marianna.
L’unica pecca è che pur essendo molto simpatico da leggere, racconta poco della serata, forse tende a farla intuire.
In questo senso ho apprezzato l’articolo del blog taste of vesuvio, forse più comprensibile a chi non era li’ quella sera.
Spero nel bis per non perdermi anche la prossima volta
saluti,
A.C.