Il primo servizio del Refettorio di Napoli, con Massimo Bottura, Gennaro Esposito, Ciro Oliva e Pasquale Torrente
Una domenica speciale per alcuni senza tetto napoletani, nel chiostro della chiesa di Santa Caterina al Formiello, grazie a Food for Soul e a Made in Cloister, ma soprattutto grazie a Massimo Bottura, infatti, ieri partiva la prima esperienza del Reffettorio a Napoli. A differenza degli altri 4 Refettori (Milano, Rio de Janeiro, Parigi e Londra) quello partenopeo sarà un Social Tables (come quelli di Modena e Bologna). In pratica una volta a settimana, il lunedì, verrà offerto un pasto completo a delle persone indigenti.
Sono stato all’anteprima e mi sono reso conto che dietro c’è molto di più di offrire “solo un pasto” a chi ne ha bisogno. Il team di Food for Soul coordinati dalla brava Cristina Reni, svolge un compito, se possibile, ancora più importante. Un pasto, a chi non può permetterselo è vitale, come è vitale offrire un sorriso, una parola di conforto. Un luogo dove sentirsi a casa, immersi nel bello dell’arte. Davide De Blasio, responsabile di Made in Cloister che alla conferenza stampa di presentazione aveva detto: “Lou Reed diceva che il rock ‘n’ roll cambierà il mondo, io mi auguro che possa farlo l’arte”, ieri a lavoro come tutti gli altri.
Una minestra di cereali e verdure, la pasta alla norma, la faraona alla cacciatora, una tartelletta alla frutta. Gennaro Esposito e i suoi ragazzi dalle 09.00 di domenica hanno preparato il pranzo, con quello che hanno trovato. Pasquale Torrente “guastatore” sempre pronto ad aiutare tutti. Una pizza al forno di Ciro Oliva come benvenuto. Massimo Bottura emozionato, con la gioia negli occhi di un bambino che sta ricevendo il suo regalo di Natale.
Una giornata importante, dove più di tutto, mi ha colpito la voglia dei commensali di un gesto d’affetto. Dopo il primo ovvio impaccio iniziale, si sono sciolti. Si è parlato di cibo, di arte, di bellezza. Perchè è proprio la bellezza che salverà il mondo. Un progetto da sostenere assolutamente quello di Food for Soul (che letteralmente vuol dire “Cibo per l’anima”), perchè fa bene a tutti, non solo alle persone a cui viene servito un pasto e un sorriso, ma anche a chi quel sorriso lo fa.