Il Primitivo al femminile di Plantamura a Gioia del Colle: tre etichetta e tanta qualità…
![Andrea De Palma e Plantamura Mariangele](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Andrea-De-Palma-e-Plantamura-Mariangele.jpg)
Andrea De Palma e Plantamura Mariangela
Dieci ettari e tanta passione a Gioia del Colle in Puglia per la famiglia Plantamura, una passione ereditata dai nonni e portata avanti con successo.
Questo vitigno è indiscutibilmente il più gettonato da anni, ha delle caratteristiche naturali di morbidezza e di piacevolezza di gusto che molti altri vini devono ottenere con escamotage in vigna o in cantina.
In Puglia Il Primitivo viene bene ovunque ma ci sono delle zone più vocate come una parte della provincia di Taranto e a Manduria: quest’ultimo si fa riconoscere con un frutto ricco nei profumi come la ciliegia e un sorso molto morbido dove prevale la liquirizia, mentre nel primo, sempre tanto frutto, ma è la struttura gustativa che prende il sopravvento con note di sapidità molto più incisive.
![Primitivi Plantamura](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Primitivi-Plantamura.jpg)
Primitivi Plantamura
Caratteristiche simili, ma più accentuate che si ritrovano nel primitivo esposti al mare come quelli di Nardò o di Copertino che si arricchiscono di note marine e amaricanti nei profumi.
Premessa doverosa per poter raccontare la passione di una famiglia e di tre donne (mamma Mariangela e le figlie Alessia e Chiara) con Vincenzo padre e marito produttori a Gioia del Colle e qui il Primitivo è tutta un altra storia, i terreni molto calcarei con roccia a trenta centimetri sulla Murgia le colline pugliesi che sono la spina dorsale fino a 500/600 metri sul livello del mare con tanta ventilazione e un micro clima ideale che permette di produrre un vino diverso, molto ricco di sentori di spezie nere (pepe, cannella) e piccoli frutti neri come il mirtillo, la mora, la ciliegia e l’amarena. La nota floreale è onnipresente in ogni cantina e rende questo vino molto raffinato.
![Plantamura Mariangela e la filgia Alessia](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Plantamura-Mariangela-e-la-filgia-Alessia.jpg)
Plantamura Mariangela e la filgia Alessia
Altra caratteristica è l’acidità e la sapidità come pure la mineralità che rendono la bevuta dinamica mai stanca o pesante, peculiarità che si ritrovano in altre zone di produzione sempre nella Doc come Acquaviva, Turi, Grumo Appula, Santeramo, Castellana Grotte e Cassano delle Murge.
In questo contesto la Cantina Plantamura sono degli artigiani veri (iscritti alla Fivi) che coltivano solo i loro dieci ettari e vinificano solo le loro uve. Può risultare strano ma è una delle tante aziende al femminile, per intenderci, dove le donne si sporcano le mani, vanno in campagna a potare la vigna compresa la vendemmia e la gestione della cantina. Mariangela ha saputo coinvolgere le due figlie che hanno preso a cuore tutto il lavoro e fra qualche anno prenderanno in mano l’azienda.
![Plantamura Vigneto San Pietro a Gioia del Colle](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Plantamura-Vigneto-San-Pietro-a-Gioia-del-Colle-1.jpg)
Plantamura Vigneto San Pietro a Gioia del Colle
Come per ogni vino artigianale ogni annata non è mai uguale alla precedente e questo è l’unico indicatore di qualità di un vino.
Solo tre le etichette prodotte, apparentemente semplici ma qui il vino lo si fa affinché finisca a tavola.
L’etichetta rossa è la versione che nasce da vigneti giovani è ha l’obiettivo di deliziare il palato senza stancarlo, ed è una lettura introduttiva ai successivi vini.
![Plantamura etichetta rossa](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Plantamura-etichetta-rossa-1.jpg)
Plantamura etichetta rossa
![Plantamura etichetta rossa](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Plantamura-etichetta-rossa-2.jpg)
Plantamura etichetta rossa
L’annata degustata è la 2019 abbastanza interessante con profumi puliti che mettono in evidenza il territorio con note di piccoli frutti rossi, pepe nero e sfumature floreali tutti sfumati ma molto netti; al gusto l’acidità rinfresca ed equilibra la nota morbida mai eccessiva in questa tipologia di Primitivo fermentato e affinato in solo acciaio.
Un vino che può deve essere anche apprezzato su piatti di pesce come un’impepata di cozze nere e pomodoro ma anche su Polpo alla Luciana o zuppa di pesce… provare per credere.
L’etichetta Nera 2019 è prodotta dal Vigneto San Pietro ormai rodato dopo vent’anni di onorata produzione.
Anche questo vino è prodotto solo in acciaio l’elevata qualità delle uve e un terreno ricco di sostanza gli conferisce tanta freschezza e piacevolezza al gusto.
Nei profumi ritrovo il timo e la menta che cresce spontanea fra i vigneti, segno inequivocabile di una coltura biologica e, non manca il frutto e segnatamente l’amarena come pure la spezia. Sentori che sono riproposti anche al gusto dove il frutto resta predominante, con tannini uniformi e setosi e tanta freschezza.
Sempre della stessa Etichetta Nera abbiamo aperto la 2013 figlia di un’annata calda e il frutto emerge bello maturo con note morbide e sempre contornate dalla onnipresente freschezza e sapidità e, in aggiunta emergono note salmastre. La beva resta comunque piacevole e dinamica: ci sono pregeresse degustazioni che dimostrano la longevità del Primitivo di Manduria.
![Plantamura etichetta nera](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Plantamura-etichetta-nera.jpg)
Plantamura etichetta nera
Finalmente passiamo al vino che mi ha sempre entusiasmato, l’Etichetta Bianca riserva 2017, ancora troppo giovane ma già pronto da bere subito o aspettarlo ancora per qualche anno.
![Plantamura Etichetta Bianca Riserva](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Plantamura-Etichetta-Bianca-Riserva.jpg)
Plantamura Etichetta Bianca Riserva
Nasce con fermentazione in acciaio dove matura per dodici mesi e poi affina in barrique nuove per altri dodici mesi.
Qui, il grosso lavoro è fatto dal vigneto ad alberello e il terreno argilloso una combinazione che partorisce un vino molto signorile nei profumi e al gusto.
La ciliegia matura si lega alle note floreali e ne scaturisce un pot-pourri di fragranze a cui si aggiungono sbuffi di liquirizia, spezia nera e salsedine.
Notevole al palato con la succulenza e il frutto che ti appagano. La piacevolezza intrinseca è la morbidezza del frutto che si lega a i tannini veri e ben integrati alle nuance balsamiche e di anice. Un vino godibile a tutto pasto ma soprattutto su formaggi stagionati e carni alla brace.
Non resta che andare a trovare la magnifica famiglia di Mariangela Plantamura.
![Andrea De Palma](https://www.lucianopignataro.it/wp-content/uploads/2022/01/Andrea-De-Palma.jpg)
Andrea De Palma
Azienda Agricola Plantamura
Via Vittorio Bodini
70023 Gioia del Colle BA
tel: 0803430044 – 3474711027
2 Commenti
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Bravo Andrea.
Grazie Enrico