Il Pinot Bianco del Collio con la cucina di Gennaro Esposito a La Torre del Saracino
di Antonella Amodio
Sette sono le cantine del Collio che si muovono insieme per valorizzare il Pinot Bianco: Castello di Spessa, Livon, Pascolo, Russiz Superiore, Schiopetto, Toros e Venica & Venica: cantine che guardano al futuro rivalutando il passato e che del trascorso hanno fatto storia con i loro vini.
La Rete del Pinot Bianco ha lo scopo di raccontare questo vitigno internazionale, che ha trovato nel Collio un habitat ideale per esprimersi in tutta la sua unicità e complessità, dove né il mare né la montagna, bensì la collina, la campagna più autentica e il paesaggio integro, poco conosciuto e con un grande cuore verde, recano un valore aggiunto da cui non si può prescindere.
Le caratteristiche si ritrovano nel bicchiere con sfumature diverse a seconda dell’areale di produzione e dal metodo di vinificazione. La prerogativa della longevità è il tratto distintivo di questo vitigno che in gioventù regala sensazioni di freschezza e verticalità impressionanti.
La cucina dello chef Gennaro Esposito a La Torre del Saracino ha dimostrato quanto il Pinot Bianco sia un vino “gastronomico” facilmente abbinabile con la cucina mediterranea, trovando armonia con ingredienti che sono anche ben lontani dal luogo di coltivazione del vitigno. Un’insalata di mare “insolita” apre la cena con il vino Pinot Bianco 2021 di Toros, dalle note fresche di erbe aromatiche e dal sorso salino e teso.
A seguire la Palamita leggermente affumicata con mousse di topinambur, formaggio di capra e kumquat si sposa con il Pinot Bianco Tàlis 2021 Venica&Venica, dove le note floreali eleganti si alternano al corpo armonico del vino.
Il Cipollotto Nocerino sotto cenere con spuma di papaccelle e peperoni cruschi esalta la verticalità e l’intensità aromatica del Pinot Bianco 2020 di Pascolo.
Il Totano e fagioli di Crotone trova matrimonio con il Pinot Bianco 2020 Schiopetto che all’olfatto ricorda la pesca bianca e la mela, mentre il sorso è di grande avvolgenza.
Il Risotto ai peperoni gialli con guazzetto di merluzzo e capperi fa emergere la complessità, la verticalità e la sapidità del Pinot Bianco 2020 Russiz Superiore.
Gli Spaghettini con colatura di alici, calamari e salsa al quinto quarto è associato al Pinot Bianco 2020 Livon, dove i profumi di foglia di pomodoro e fiori di campo abbinati al sorso fresco ed ampio non stancano ed invogliano la beva .
Per concludere, il Pinot Bianco 2020 Castello di Spessa è stato degustato sulla Cernia cotta sulla pelle con la sua essenza, curcuma e ricci di mare, esaltando il matrimonio perfetto tra cibo e vino, dove la complessità dei profumi con note di gesso e mandorla fresca, sono sostenuti da un sapore teso e molto persistente.