Il Pallagrello a Selvanova
La Fattoria Selvanova è una delle nuove realtà vitivinicole della Campania: 12 ettari di aglianico, cabernet sauvignon e pallagrello bianco, una moderna cantina, un agriturismo con ristorante e stanze che guardano al Taburno. Siamo affacciati sulla fondovalle Isclero dalle colline caiatine dove troviamo la nuova versione di Pallagrello Bianco curato da Guido Busatto e, in cantina, da Gennaro Reale. L’azienda è sul crinale di una collina alta 270 metri delimitata dal fosso Acquavigna che dà il nome al vino e dalla strada Silicata costruita dai Borbone per raggiungere le riserve di caccia della zona. Così una antica bufalara ristrutturata in pietra tufacea locale, cotto e legno, rivela ancora una volta le potenzialità di questo vitigno a vocazione terragna più che marinara la cui riscoperta sta riqualificando l’agricoltura e la qualità dell’economia di tutto il comprensorio.Antonio Buono ha così fatto un passo alla volta, senza fretta, partendo dall’ospitalità perché il vigneto è solo una parte della azienda e adesso si presenta con la seconda vendemmia, la prima ad essere effettivamente commercializzata. Una presenza per ora circoscritta al Pallagrello Bianco e al Cabernet Sauvignon Sopralago, unico esempio in Campania di questo vitigno internazionale vinificato e imbottigliato in purezza.Alla seconda uscita, parliamo della 2003, Acquavigna supera di slancio le incertezze olfattive e strutturali della prima vendemmia: ci sono tante erbe di campo e fiori bianchi al naso, in bocca è abbastanza fresco con spalle larghe e con una buona persistenza. Un bianco destinato a crescere sicuramente, da abbinare alla mozzarella di bufala di Aversa e alle zuppe contadine di Primavera, oppure anche al prosciutto e ai salumi non speziati. Gli appassionati napoletani possono provarlo ogni martedì di maggio dalle 10 alle 13 nella galleria Nuova Bianchi d’Espinosa di Sansone a via Morelli 33. Un modo discreto di affacciarsi in città in attesa del grande aglianico che si sta elevango nelle barrique.