Il nuovo progetto di ADI Design Museum e Prosecco DOC: Bottiglia d’Eccezione per il Compasso D’Oro
Il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC, partner ufficiale e Official Sparkling Wine di ADI Design Museum in vista della XXVII edizione del Premio Compasso d’Oro, ha realizzato una speciale bottiglia da 18 litri, formato Salomon, destinata a essere esposta negli spazi di ADI Design Museum per celebrare un momento fondamentale per ADI – Associazione per il Disegno Industriale: l’assegnazione dei premi Compasso d’Oro 2022, prestigiosa cerimonia che avviene con cadenza biennale dopo un’attenta selezione dei progetti considerati l’eccellenza del design italiano a livello nazionale e internazionale.
Data l’importanza dell’evento e viste le dimensioni eccezionali della bottiglia, è stata studiata una speciale etichetta frutto dell’unione tra l’immagine grafica del Consorzio e quella del museo. I nove calici raffigurati idealmente nel logo Prosecco DOC si fondono infatti con l’identità di ADI Design Museum, armonizzati in un innovativo unicum di forme e colori.
L’operazione, ufficializzata il 20 giugno proprio in coincidenza con l’assegnazione dei premi Compasso d’Oro 2022, non farà che rinsaldare il rapporto di partnership tra il rinomato Museo milanese e un nome sinonimo di maestria italiana riconosciuta a livello internazionale come quello del Prosecco DOC: una realtà di spicco nel mondo culturale e un’eccellenza enogastronomica, ancora una volta insieme nel rappresentare il valore e il grande prestigio del Made in Italy.
PROSECCO DOC, PROFILO DI UNA DENOMINAZIONE
La Denominazione e il Consorzio
La Denominazione di Origine Controllata Prosecco nasce nel 2009 dall’unione dei viticoltori, vinificatori ed imbottigliatori di 9 Provincie tra le regioni italiane Veneto (Treviso, Belluno, Padova, Venezia e Vicenza) e Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine) al fine di legare indissolubilmente questo vino al suo territorio di origine.
Prosecco, quindi, rappresenta un territorio caratterizzato da precise condizioni ambientali, dove si produce un vino secondo specifiche regole, che determinano tutti i passaggi della filiera: dalla definizione dell’area di produzione all’etichettatura.
Il Consorzio di Tutela ha quindi lo scopo di garantire la qualità del prodotto e di tutelare il consumatore, ma anche di valorizzare la produzione attraverso la promozione e la protezione della denominazione “Prosecco” in Italia e nel mondo, secondo una precisa strategia di sviluppo e marketing che in questi ultimi anni ha contribuito a fare del Prosecco la bollicina più famosa a livello internazionale.
Arte e cultura: uno dei pilastri dell’attività del Consorzio
Il Consorzio Prosecco DOC da sempre sostiene il mondo della cultura e dell’arte in molte delle sue espressioni. Negli anni, ha via via accresciuto il proprio impegno in attività volte a favorire iniziative culturali ed artistiche, con particolare attenzione alle arti visive, alla musica e allo spettacolo, intensificando la propria presenza nei settori culturali più diversi come quello museale o il mondo del cinema. Il Consorzio si è così creato una rete di connessioni e forti legami attraverso i quali è in grado di valorizzare il Genio italiano, riscontrabile nell’ampio patrimonio materiale e immateriale che il mondo intero riconosce al Bel Paese.
Produzione ed export
627,5 milioni sono le bottiglie di Prosecco DOC prodotte nel 2021, e di queste quasi l’80% sono vendute all’estero: i tre principali mercati che assorbono ca. i 2/3 della quota export sono UK, USA e Germania.
Il Prosecco DOC è prodotto nelle tipologie Spumante, Frizzante e Tranquillo. La tipologia Spumante è la più apprezzata e a seconda del residuo zuccherino, è prodotta nelle versioni Brut Nature, Extra Brut, Brut, Extra Dry, Dry e Demi-sec.
Nel 2020 è iniziata anche la produzione del Prosecco Doc Rosé Millesimato che in pochissimo tempo ha raggiunto ampi consensi: del totale bottiglie immesse nel mercato nel 2021, ben 71,5 mln sono di rosé.
Il Territorio
Il termine Prosecco DOC richiama il territorio di produzione di un vino straordinario le cui origini si fanno risalire alla piccola località nei pressi di Trieste che reca appunto questo nome. Spaziando su un totale di 28.100 ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Prosecco sta vivendo oggi una stagione di successi tale da condizionare i flussi turistici di consumatori che una volta innamoratisi del prodotto, partono alla scoperta del territorio che lo origina.
Un territorio generoso dal punto di vista dell’offerta culturale ed enogastronomica, ma anche di grande bellezza, dove i vigneti si alternano a boschi, prati, borghi e città incantevoli. Dalle Dolomiti alla laguna di Venezia, passando per le ville del Palladio e località preromaniche come Aquileia. Non a caso vi si contano una decina di siti riconosciuti dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, quasi a sottolineare la vocazione all’internazionalità di questa grande regione da sempre incrocio di popoli e culture.