Il grande successo di bollicine del Sud e la voglia di leggerezza


Bollicine del Sud, i banchi di assaggio

di Marina Alaimo

Il successo della prima edizione di Bollicine del Sud svoltasi l’1 giugno nella sala Beluga dell’hotel Romeo a Napoli è andato ogni oltre aspettativa. Gli spumanti italiani stanno vivendo un momento felice, abbiamo finalmente ben compreso la loro piacevolezza a tutto pasto. E la vasta offerta di interpretazioni legate ai diversi territori, ai molteplici vitigni tradizionali, e non, lo stile dei singoli produttori offrono ampissime possibilità di abbinamento con il cibo.

il Vesuvio dalla terrazza dell’hotel Romeo

Ma è soprattutto la voglia di leggerezza, di distesa convivialità che hanno attirato un pubblico numerosissimo  alla serata degli spumanti del Meridione. Le bollicine infondono allegria, sanno creare un clima disteso e festoso, quello che ha accolto con entusiasmo gli ospiti della sala Beluga. Grande protagonista è stata anche la città di Napoli, la cui bellezza esuberante ha fatto da cornice all’evento, in bella mostra tra le pareti finestra della elegante location.

lo spumante Rosaneti di Librandi

 

Maurizio Russo di Cantina del Vesuvio

 

D’Araprì

 

Bollicine del Sud, la sala

 

Anna Chiavazzo de Il Giardino Di Ginevra

 

Marialuisa Squitieri di Madrenatura Agricoltura Biologica

 

la cake designer Pina Pranzo

Ringraziamo i sommelier della FISAR che hanno svolto servizio.

i sommelier FISAR

Delegazione di Capri:
Giovanni Articolare, sommelier professionista
Roberto Acampora, sommelier professionista
Aniello Amendola, commis sommelier
Gabriele Massa, Master Sommelier Responsabile di servizio

Delegazione di Avellino:
Gerardo Perillo, delegato sommelier
Danilo Gaita, sommelier
Giovanni Soriano, sommelier
Daniele De Vito, commis sommelier

Bollicine del Sud

6 Commenti

  1. Evidentemente ho partecipato ad un’altra manifestazione.
    Io (con i miei amici) ho sofferto una disorganizzazione macroscopica.
    Non è stato possibile lavare il bicchiere dopo ogni degustazione; il bar dell’albergo, pur aperto, nella sala si è rifiutato di scacquare i bicchieri. La chiorma dei partecipanti ha fatto piazza pulita in qualche istante delle rarissime cose offerte per cui non è stato possibile mangiare un bocconcino tra una degustazione e l’altra. Il generosissimo Stefano Pagliuca, sia pure cù ‘a manella tirata, ha offerto qualche tarallo, buonissimo, a coloro che l’hanno elemosinato. Verso le 8 è giunta una treccia di mozzarella che sarebbe stata sufficiente per un massimo di 20 persone e 3 ricotte 3. Gli organizzatori disorganitissimi contavano certamente su una ripetizione del miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Ma Gesù non è arrivato!

  2. Caro Sanfedista
    mi dispiace per i disagi, sicuramente provocati dall’afflusso enorme che ha portato all’esaurimento anche dei 350 bicchieri disponibili. La prima volta ci può stare anche se i riscontri sono stati per la verità tutti molto positivi tanto che ripeteremo la manifestazione a fine anno.
    Mi dispiace anche che non hai potuto saziare l’appetito che, considerando le proporzioni, deve essere stato davvero da sanfedista: 22 chili di mozzarella bastano appena per venti persone? La prossima volta chiederemo alle Strade della Mozzarella di portarne 300 e a Pagliuca di trasferire la panetteria così potrai cenare e magari, se ti va, anche provare un bicchiere di spumante del Sud.
    Da buon Illuminista capisco la tua difficoltà con il sistema metrico decimale, consentimi dunque di considerarti mio gradito ospite, ho ancora credito in banca per un mutuo

  3. Il grande sud non si smentisce mai: dalle eccellenze del passato celebrate dai classici, ai magnifici vini di oggi, rispettosi della salute e dell’ambiente.

  4. una bran bella serata. I miei complimenti agli organizzatori e a tutte le persone che con passione e dedizione hanno saputo contribuire alla straordinaria riuscita della manifestazione. Se mi è concessa una battuta “storica” in risposta ai sanfedisti … si proprio a loro, che pur di “mangiarsi” qualche MOZZARELLA in più della chiesa, si accodarono al Cardinale Ruffo scagliandosi contro quelle che erano le più nobili idee rivoluzionarie che Napoli abbia mai avuto.

  5. Bollicine del Sud è stato un evento che ha entusiasmato tutti produttori che hanno partecipato, i ristoratori presenti e gli appassionati del settore.

    Eventi come questo concepiscono il concetto dell’obiettivo della scelta di qualità e della rappresentanza in degustazioni dei prodotti per la distribuzione e la vendita diretta. Io lo chiamo : Marketing Vivo ed è il format che più rende la comunicazione & la commercializzazione.

    Ovviamente gli ideatori e gli organizzatori hanno voluto arricchire le degustazioni di spumanti del Sud con l’assaggio di alcune produzioni tipiche del nostro territorio ma tengo a precisare che nelle degustazioni di vino troviamo solo ed esclusivamente il vino … quindi tutto il resto che ci viene offerto è davvero un arricchimento di sapere & di sapore.

    Waiting la prossima edizione di Bollicine & altre iniziative come questa.

  6. A me è piaciuta molto la qualità dei vini in degustazione, un pò meno la vocazione da locuste di alcuni (tanti) partecipanti (ma l’organizzazione non credo abbia grosse responsabilità!). Tra l’altro ho avuto il piacere di conoscere, insieme a mia moglie, la squisita Anna Chiavazzo, che ho incontrato di nuovo a Festa a Vico domenica sera!

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