Il grande boom di questo blog: 8,1 milioni di visite (+87,2% sul 2019), 5,7 milioni di utenti unici (+102%) e 11,8 milioni di pagine lette (+79,2%) negli ultimi dodici mesi


Il 2020 è stato un anno straordinario per tutte le attività legate a internet e anche noi ne abbiamo beneficiato oltre ogni più rosea aspettativa: 8,1 milioni di visite (+87,2% sul 2019), 5,7 milioni di utenti unici (+102%) e 11,8 milioni di visite (79%) sono la sintesi di un risultato straordinario che premia la competenza, la precisione, la passione, la pulizia morale della grande squadra che racconta ogni giorno con laicità la gastronomia italiana e internazionale.
Anche volendo togliere le 700mila visite raggiunte in un solo giorno (lo vedete dal grafico, il 24 aprile) con la lettera della ristoratrice di Apricena al presidente del Consiglio che fece scalpore, il risultato resta straordinario, confermato dalla diminuzione della “frequenza di rimbalzo” (chi entra naviga dentro e non lascia) che si attesta su un onorevole 72%.
Non sarà facile replicare questi risultati nel 2021, anche perchè frutto di anno complesso e difficile che ha tenuto le persone a casa.
Ma ci sono tante altre soddisfazion iche vogliamo condividere con voi, cari lettori.

Oltre ad essere stati visitati in TUTTI gli stati del mondo, registriamo un incremento nei primi dieci paesi che ci seguono, ossia, oltre l’Italia, gli Stati Uniti (California, Illinois e New York), Svizzera, Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Belgio Olanda e Canada.

E in Italia? Anche se voltiamo le spalle al mar Ionio e non alle Alpi, ormai la presenza nazionale è più che consolidata, per il quarto anno consecutivo è Roma la città che ci segue di più, quest’anno con un incremento del 69%, seguita da Napoli (+46%) e da un incredibile boom di Milano (+96,9%) che sfiora il milione di visite e tallona Napoli. A seguire Torino, Bologna, Firenze, Bari, Palermo.

Del resto la piantina dell’Italia canta da sola.

Ma ci sono altri due elementi che teniamo a sottolineare con molto orgoglio.
Il primo è l’età del pubblico che ci segue

Praticamente oltre la metà dei lettori ha meno di 44 anni, il 30% meno di 34 anni: un risultato straordinario nell’epoca in cui dilagano i social, a dimostrazione che un terreno di confronto, di approfondimento professionale alla fine paga sui tempi medio lunghi e che i like, anche se gratificanti per l’ego di chi li riceve, continuano ad avere lo stesso valore dei soldi a Monopoli.

Infine la notizia di quest’anno: per la prima volta il pubblico femminile supera quello maschile.

A questo bisogna segnalare un crescita dei social, con la pagina Facebook seguita da 118mila follower e quella personale da 34mila e una crescita anche su Instagram con 31,5mila follower. Tutto questo senza un euro di sponsorizzazione e nessun travaso da smanettoni.

Lo stile del blog continua ad essere quello di essere un servizio a voi lettori, cercare di raccontare senza pregiudizi e soprattutto senza condizionamenti pubblicitari, politici ed ideologici locali, prodotti, personaggi. Le recensioni non sono a pagamento e chi ci ha provato o usato il blog per favorire affari di terzi è stato allontanato trovando in qualche caso i lidi che si merita dove non si va tanto per il sottile su questi temi.
Anzi, per l’esattezza, neanche uno dei 28mila articoli è stato pagato e crediamo che sia proprio questo che rassicura il lettore che è il nostro vero utente.
Certo, possiamo sbagliare in un giudizio, ma l’errore non è mai dovuto a fattori che non siano la valutazione intrinseca.

Abbiamo raccontato la crisi del settore aggravato da una visione arretrata delle istituzioni e della politica, di un settore che per svilupparsi ha fatto a meno della politica e che per questo ha scontato la rappresaglia di un ceto politico ormai completamente slegato dalla realtà e in mano ad una ottusa burocrazia e che ricorda il sistema dei mandarini in Cina prima della rivoluzione democratica del 1911 di Sun Yat sen. Speriamo quest’anno di raccontare la rinascita e la vivacità dell’agroalimentare italiano e della sua gastronomia che da lavoro a tanti giovani e che al Sud costituisce una delle poche possibilità di riscatto e di non emigrare.

Buon Anno a Tutti Voi e alle persone a voi care!

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