Il Franciacorta di Corteaura
di Marina Betto
Nel primo bimestre del 2018 secondo le elaborazioni Vinitaly-Nomisma Wine Monitor su base doganale c’è stato il sorpasso dell’Italia ai danni della Francia negli Stati Uniti. Il dato è ancora molto parziale ma già il pensiero di essere primi in America ci spinge all’ ottimismo. Evidentemente i modelli di consumo ci prediligono e a determinare questo exploit sono i vini spumante ( +18,3%) a fronte del contemporaneo crollo dello champagne( -23,1 %). Lo spumante metodo classico che meglio ci rappresenta è senza dubbio il Franciacorta. Il territorio bresciano che si affaccia sul Lago d’Iseo con il monte Alto( 651m s.l.m.) che protegge i vigneti dai venti freddi sono una zona altamente qualificata per la coltura delle uve, lo attestano anche i monaci che si dedicavano qui alla viticoltura già nel “500. Lo spirito imprenditoriale lombardo ha fatto il resto con grandi capacità economiche e commerciali portando in breve tempo a riqualificare un’area geografica e delineando una filiera produttiva di grande qualità.
” Il Franciacorta è un vino complesso ma facile da bere” ama dire Federico Fossati, produttore di Corteaura. “Questa azienda nata nel 2009 ad Adro è la realizzazione di un sogno mio e di mia madre” continua Federico grazie all’incontro e alla sinergia di più persone come l’enologo Pierangelo Bonomi, uomo che vanta una grande esperienza nel campo della spumantizzazione sia in Franciacorta che in Trentino. L’ idea è quella di imbottigliare qualità, identità e facilità di beva, da qui la scelta dell’enologo di prolungare l’affinamento sui lieviti per raggiungere longevità e grande espressione nello spumante. L’ ultimo nato in casa Corteaura è il Franciacorta Docg Insé 2012 Pas Dosé uno spumante integro autentico perchè non dosato. Le regole della spumantizzazione sono poche ma precise per voler ottenere un buon risultato. Scegliere le giuste basi vino con grandi acidità, assemblarle, aspettare con lunghi affinamenti sui lieviti che vanno ben oltre i 18 mesi ( come ammesso dal disciplinare) e poi inserire la “liquer de expedition” che permette di aggiustare il tiro, smussare, levigare il vino personalizzando lo spumante. Questo ultimo passaggio non è previsto nella formulazione di un Pas Dosé che quindi deve nascere da uve più che eccellenti. Il profumo di un ottimo Franciacorta deve colpire, delineare lo spumante stesso; Insé Pas Dosé 2012 Corteaura profuma di agrume,arancia bionda e cumquat, ribes, erba tagliata, la sua spuma è corposa, la bocca diversamente mette in evidenza mineralità e sapidità con un leggera e piacevole effervescenza che invita ad un nuovo sorso lasciando un aroma nocciolato gradevole. Accanto ai piatti gourmet di Roy Caceres del Metamorfosi di Roma sono stati accostati tutti i vini spumante prodotti da Corteaura. ” Foglia di grano” con tonno ed erbe, fiori, avvolta con bieta cruda da mangiare con le mani é un boccone primitivo e raffinato, aromatico con Corteaura Franciacorta Docg Pas Dosé. ” Risotto rosso” cremoso e ben amalgamato con pistacchi e blu del monviso ricoperto da una sottilissima sfoglia di crudo di fassona con Corteaura Franciacorta Docg Brut.
” Pluma di maiale” avvolta come un pacchetto da radice di daikon e limone di pane evidenzia diverse consistenze di ruvidezza con il Corteaura Franciacorta Docg Rosé e il Franciacorta Docg Insé 2012 Pas Dosé e infine un boccone dolce di ” foresta nera” con Corteaura Franciacora Docg Demi Sec e Corteaura Franciacorta Docg Satèn 2012.
L’azienda produce solo vini spumante (100.000 bottiglie) di cui il 30% sono vendute all’estero.
Corte Aura s.r.l. Soc. Agr.
via Colzano 13 25030 Adro (BS)
[email protected]
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Assaggiato Al Vinitaly 2018 A Dir Poco Spettacolare! Nulla Da Invidiare Ai Concorrenti!